A 24 ore da Barcellona-Inter una riflessione sull'imprevisto finale shocking dei nerazzurri: dove le colpe più che di Inzaghi sembrano di Marotta e dello staff medico
L'Inter è la squadra con l'età media più alta sia in Serie A che in Champions: Barcellona e PSG in confronto sono asili nido. E però, all'Inter sembrano scoppiati tutti: e a fine aprile non è normale
Il fatto che domenica, al fischio finale di Inter-Roma 0-1 che sanciva il possibile addio dell’Inter alla speranze di conquistare uno scudetto ritenuto fino a un mese fa più che a portata di mano, i 70 mila di San Siro abbiano tributato alla squadra soltanto applausi significa molto: significa che i tifosi hanno apprezzato (e non dimenticano) gli otto mesi, quelli da agosto a marzo, in cui la squadra li ha fatti gioire, divertire e in certe partite addirittura impazzire; motivo per cui, anche se nel giro di una settimana la Coppa Italia è sfumata e lo scudetto si è improvvisamente allontanato, nella speranza che in Champions le cose vadano meglio il popolo nerazzurro - almeno quello che va allo stadio - ha scelto di manifestare a giocatori e allenatore non il malcontento e la delusione per i passi a vuoto delle ultime settimane, ma l’apprezzamento e l’affetto per tutto quanto ricevuto prima.
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