Abodi e Malagò adesso devono schierarsi: o con Mancini o con Gravina
Le interviste dell'ex c.t. azzurro, che parla di ingerenze del presidente federale e della sfiducia avvertita sul suo conto, rendono necessaria una presa di posizione del ministro e del n. 1 del CONI
E adesso che fa, ministro dello sport Abodi? E lei, presidente del CONI Malagò? Adesso che Mancini ha raccontato di essersi dimesso per le sgradite ingerenze del presidente federale Gravina nella ristrutturazione dello staff tecnico azzurro, offeso per quella clausola d’esonero in caso di mancata qualificazione all’Europeo 2024 che il n. 1 FIGC ha voluto tenere viva nel contratto (“del tutto inutile, è chiaro che sarei stato io il primo a lasciare in caso di eliminazione”), perplesso per la sensazione di crescente sfiducia che ogni giorno di più avvertiva sul suo conto (“eppure era stato proprio Gravina a insistere perchè rimanessi al mio posto dopo la non qualificazione al mondiale in Qatar”), adesso che Mancini ha fatto sentire la sua campana, si può sapere, di grazia, in quale parte di campo pensate di schierarvi? Perchè o vi schierate con Gravina, e allora sarà chiaro il vostro pensiero: Mancini ha detto corbellerie, ha raccontato bugie e ha fatto bene il presidente federale a non chiedergli di ritirare le dimissioni; oppure vi schierate con Mancini, alla cui versione dei fatti credete, e allora diventa automatico cominciare a giocare contro chi ha indotto il c.t. azzurro a lasciare baracca e burattini a Ferragosto, a tre settimane dal doppio impegno con Macedonia e Ucraina già delicatissimo ai fini della qualificazione a Euro 24.
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