Alberto Rimedio come Enrico Toti: dice, conferma e ribadisce che l'Italia è passata grazie a un furto arbitrale
Nel dopo gara Antinelli scatena una controffensiva a 360° per convincere tutti che il rigore non c'era ("Da questa inquadratura si vede che non lo tocca") ma Rimedio gli tira la stampella in testa
Lo voglio dire. Sapete chi è per me, oggi, l’eroe del giorno all’indomani di Ucraina-Italia 0-0 che ha qualificato gli azzurri a Euro 2024? Non Spalletti, che accettando di sostituire Mancini a Ferragosto aveva assunto una decisione rischiosa e temeraria; non Gravina che pure - in collaborazione con Ceferin, suo superiore a casa UEFA - è riuscito nell’impresa di salvaguardare un altro “straordinario brand” dopo quello della Juventus, il brand della nazionale italiana. No, l’eroe del giorno dopo Ucraina-Italia 0-0 e il finale thriller che lo ha contraddistinto per via del solare rigore negato all’Ucraina dopo lo sventato intervento di Cristante su Mudryk, è Alberto Rimedio: e cioè il telecronista Rai che senza tanti giri di parole non ha esitato a dire subito, a replay appena passati e a partita non ancora conclusa, che a dispetto della decisione presa dall’arbitro Manzano e dal Var il rigore contro l’Italia c’era, che il contatto di Cristante con la gamba di Mudryk era netto e indiscutibile.
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