Amare la musica e il pallone, il Genoa e l'Italia e volerlo gridare al mondo: Jack Savoretti e il capolavoro di "Miss Italia"
Giunto all'apice della carriera, il cantante italo-inglese ha voluto dare alla luce il suo 8° album con 13 stupende canzoni in italiano. Una storia di amore e nostalgia che merita di essere raccontata
So benissimo che nel calcio italiano stanno succedendo cose a dir poco importanti: la Juventus che volta definitivamente pagina dopo Allegri (e Agnelli), il Milan che prova a farlo archiviando dopo Maldini anche Pioli, la Roma che accende un cero a Santa Atalanta sperando le regali un insperato lasciapassare per la nuova Champions, l’Europa che ancora incredula applaude Gasperini dopo il folgorante, abbagliante trionfo dell’Atalanta in Europa League ai danni dell’invincibile armata (si pensava) dei tedeschi del Leverkusen; e ancora il cambio di proprietà all’Inter che rende incerti i rinnovi di contratto milionari a Lautaro & company, De Laurentiis indeciso se affidarsi a Conte o a Pioli o a Gasperini o a Italiano, l’Europeo che batte alle porte, le scelte di formazione Spalletti… Sì, mi è perfettamente chiaro che le cose che bollono in pentola sono un’infinità e che è di questo che vorreste sentir parlare: come sicuramente farò. Oggi però voglio concedermi una licenza, sicuro di non deludervi, per parlarvi (non spaventatevi) di musica, di Italia, di nostalgia, di emozione, di struggimento e perchè no anche un po’ di pallone: e cioè per parlarvi di Jack Savoretti, al secolo Giovanni Edgar Charles Galletto Savoretti, 40 anni, nato a Londra, cantante inglese con cittadinanza italiana, che gli appassionati di musica certamente conoscono, tutti gli altri probabilmente no.
Ricopio pari pari da Wikipedia: “Jack Savoretti è di origini anglo-italiane; suo padre Guido, un mediatore marittimo, lasciò Genova trasferendosi in Inghilterra per evitare ritorsioni dopo essere stato testimone di una rapina; nella metà degli anni 70 prese parte a due film di Duccio Tessari: “Zorro” e “La madama”. Sua madre, Ingrid Hepner, è un'ex modella di origini tedesche, ebree e polacche, attiva nel jet set londinese degli anni 60/70. Suo nonno paterno, il medico Giovanni Savoretti (da cui prende il nome), fu uno dei partigiani firmatari che parteciparono alla liberazione di Genova dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale (gli è stata dedicata una via nel comune di Lavagna, e a Genova una targa su cui è inciso il suo nome è situata in Via XX Settembre)”. Ancora: “Savoretti vive nellOxfordshire, è sposato con l'attrice britannica Jemma Powell con cui ha avuto tre figli, è perfettamente bilingue italiano-inglese e si dichiara molto tifoso del Genoa (il videoclip del brano Home è stato interamente girato allo stadio Luigi Ferraris di Genova, durante una partita della squadra)”.
Se oggi, prendendomi una licenza-premio, metto un po’ da parte il pallone (ma nemmeno tanto, come vedrete) per parlarvi di musica e di Jack Savoretti è perchè questo straordinario cantante di rock melodico autore di capolavori assoluti come “Changes”, “The way you said goodbye”, “Breaking the Rules”, “Blinding Lights”, “Dreamers”, “Better off without me”, “Soldier’s Eyes”, “Things I thought I’d never do” - e mi fermo qui perchè potrei andare avanti all’infinito - ha appena pubblicato un album intitolato “Miss Italia” che prende il nome da una canzone della raccolta il cui refrain, a dire il vero, recita: “I miss Italia”, e cioè “Mi manca l’Italia”.
Un album intriso di amore-struggimento-nostalgia per il nostro (e il suo) Paese e nei cui testi ritroviamo qua e là anche un accenno all’amore per il pallone. Di tutto ciò vorrei parlarvi adesso, ma non prima di chiedervi di ascoltare “Miss Italia”, tanto per farvi un’idea - se non lo conoscete - di Jack Savoretti, della sua voce, del suo sentimento, di quel che appunto mi piacerebbe dirvi di lui. Una canzone scritta in stato di grazia in cui alla fine sentirete addirittura le voci in sottofondo degli storici telecronisti che cantarono le imprese di Mennea e dell’Italia campione del mondo al Mundial 1982.
Sono tanti, e anche illustri, i divi della musica internazionale che vantano origini italiane più o meno lontane: il padre di Madonna, Silvio Ciccone, è abruzzese di Pacentro in provincia di L’Aquila; il nonno di Lady Gaga, Antonino Germanotta, si trasferì negli Usa nel 1908 da Naso, un piccolo comune in provincia di Messina; LP, ossia Laura Pergolizzi, ha genitori di origine italiana: i suoi nonni materni erano napoletani, quelli paterni palermitani.
Sono molti gli artisti con sangue italiano nelle vene, ma Jack Savoretti è tra tutti quello che con più passione rivendica, con vero orgoglio, la sua italianità. Al punto che oggi, all’apice della sua carriera, ha voluto dare alla luce un album con 13 canzoni tutte in italiano, alcune in duetto con artisti famosi come Natalie Imbruglia, Carla Morrison, Zucchero, Miles Kane, una più bella dell’altra e tutte intrise di un sentimento e di un amore per quel che il nostro Paese per lui rappresenta commoventi e coinvolgenti. “Come posso raccontare / Questo strano bel paese / Al mondo? / Non la superficie delle onde / Ma quello che sta a fondo”, dice nella bellissima “Come posso raccontare”, la canzone che nel refrain ripete: “Io sarò sempre qualcuno di un po' strano / Uno che canta in inglese ma sogna in italiano”. In “Canzoni romantiche” Savoretti racconta la sua frenetica vita di autore-compositore dove le tappe in Italia, in particolare a Genova e dintorni, sono obbligatorie per la sua ispirazione: “Notte dopo notte / giorno dopo giorno / Sempre la stessa musica /Londra-Milano, Parigi-New York / Sempre la stessa musica / Ma io scrivo canzoni romantiche, romantiche, romantiche / Per tutti quelli che proprio come me hanno bisogno di vivere”.
Oltre ad amare così tanto l’Italia (ha collaborato e cantato con Elisa) e a volerlo urlare al mondo intero, Jack Savoretti ama profondamente, visceralmente - essendone tifoso - il Genoa. Sempre da Wikipedia: “Il 1° settembre 2016 Jack Savoretti ha tenuto nel borgo di Portofino un concerto a ingresso gratuito. Questo "Special Event" ha rappresentato una forma di tributo ai luoghi di origine della sua famiglia, ai quali rimane sempre molto legato, essendovisi recato spesso in vacanza da bambino. Durante l'esecuzione del brano Home, cartoncini a forma di cuore rossoblu sono stati alzati al cielo dai fan, per ricordare la sua fede calcistica genoana”. E vale davvero la pena ascoltare Jack, nel video che qui vi propongo (di qualche anno fa), parlare non solo della sua intenzione di scrivere prima o poi una canzone sul Genoa, ma del fortissimo legame che esiste a suo dire tra calcio e musica, tra queste due passioni-emozioni così simili e così “affratellanti” e diffuse in ogni angolo nel mondo.
Ecco, chiedendovi scusa per essere uscito un po’ dal seminato, cioè dall’orticello del calcio tout court (dove prometto solennemente di fare ritorno già da domani), se avete avuto la pazienza di seguirmi vi ringrazio della fiducia (e della pazienza). Apprezzando da sempre questo artista italo-inglese, e conoscendone un po’ la storia, ho semplicemente avuto il desiderio di condividerla con voi. E se qualcuno avrà la curiosità di approfondire la conoscenza di Jack Savoretti, scoprirà un repertorio di canzoni - almeno per i miei gusti - meravigliose: che apprezzeranno anche i tifosi sampdoriani, perchè di fronte alla bellezza dell’ispirazione artistica il tifo si fa da parte e scompare.
“Quando il sole non c'è / Scrivo una canzone / Dolce vita con te / Due calci al pallone”.
Grazie Jack
P.S. Dimenticavo, e solo per tifosi genoani-Doc: qualche anno fa venne chiesto a Jack di compilare la squadra ideale del Genoa di tutti i tempi (o almeno degli anni che lui, nato nel 1983, ricorda). Questa la sua Top 11 (dove per forza di cose non può esserci Gudmundsson né alcun calciatore di queste ultime stagioni) di un Genoa schierato da mister Savoretti col 3-4-3.
Perin
Galante Signorini Criscito
Marco Rossi Eranio Thiago Motta Branco
Milito Skuhravy Aguilera
La musica è una mia grande passione e già conoscevo questo cantante però nn sapevo avesse fatto un nuovo album.
Lo ascolterò sicuramente, grazie x la dritta.
Non lo conoscevo, lo confesso, ma grazie. Grazie per questa dritta, non si finisce mai di imparare.