Brindo allo scudetto n. 4 del Napoli. Sì, avete capito bene, n. 4
Arriva dopo il titolo n. 3 vinto da Sarri e De Laurentiis nel 2018. E che il 4° titolo arrivi stasera, domani o domenica nulla cambia: vince il calcio del bel gioco, della classe e dell'onestà
Non so se lo scudetto arriverà stasera o domani o domenica. Qualunque sarà il momento io brindo al Napoli e festeggio col Napoli e con tutti gli amanti del calcio lo scudetto numero 4 della sua storia. E sì, lo so, starete sorridendo e dicendo ma no, c’è un errore, lo scudetto che sta per arrivare è il numero 3, non il numero 4. E invece no, non c’è proprio nessun errore: io festeggio oggi lo scudetto numero 4 del Napoli che si aggiunge a quelli del 1987 di Bianchi e Ferlaino, del 1990 di Bigon e Ferlaino e del 2018 di Sarri e De Laurentiis. E se qualcuno eccepisce e mi fa notare che nell’Albo d’Oro della Serie A alla casella 2018 c’è il nome della Juventus, rispondo che non m’interessa: se un club come la Juventus, che negli ultimi vent’anni ha avvelenato i pozzi dando vita a un’associazione a delinquere riconosciuta tale dalla Cassazione che falsava i campionati e manipolava gli arbitri e che fu retrocessa in B per disonestà, cosa che si sta ripetendo oggi, può esporre nel suo stadio un numero di scudetti falso rivendicandone due che le furono perquisiti e tolti ai tempi di Calciopoli ed esibendo senza vergogna una parte della refurtiva sottratta alla collettività, allora io oggi mi prendo il diritto di celebrare assieme al Napoli di Spalletti, Osimhen, Kvaratskhelia, Lobotka e Di Lorenzo il Napoli di Sarri, Mertens, Hamsik, Jorginho e Koulibaly.
Che vinse con superiorità indiscussa e regalando spettacolo a piene mani il campionato 2017-18: e non importa che Albo d’Oro e classifiche non lo certifichino. Quello scudetto fu conquistato davvero dal Napoli a dispetto di arbitri che da vicino ci vedevano male e fu un’impresa straordinaria, superata oggi, a distanza di cinque anni, solo dall’impresa ancor più straordinaria compiuta dai ragazzi di Spalletti. E come dice il titolo di quella famosa commedia, “Aggiungi un posto a tavola”, mi piace immaginare che a Napoli, oggi o domani e per giorni e settimane ancora si festeggino Kim e Koulibaly, Di Lorenzo e Ghoulam, Zielinski e Jorginho, Lobotka e Hamsik, Meret e Reina, Kvara e Insigne, Osimhen e Mertens, Politano e Callejon. Perchè a differenza di chi bara e trucca le carte, il Napoli ha sempre giocato pulito: e ha sempre onorato lo spettacolo, anche se quest’anno ha esagerato perchè così si gioca solo in Paradiso, come si diceva del grande Bologna dello scudetto 1964.
Oggi, sa sarà oggi, o domani, non ha importanza: quando lo scudetto numero 4 arriverà sarà un grande giorno per tutti gli sportivi che amano il calcio. Ha vinto la squadra migliore e lo ha fatto con classe, padronanza ed eleganza bissando il trionfo di cinque anni fa, quello targato 2018. Siete d’accordo vero? Cin cin al 4° titolo della storia del Napoli! E naturalmente, cento di questi scudetti.
Diciamo che manca anche un 5, quello di Ancelotti e ci sarebbe anche un sesto di Mazzarri. Il sistema c'è sempre stato, ergo restituire il maltolto. Io fuì Diabolicus su Twitter, saluto Paolo e tutti i suoi follower.
Non c’è stata alcuna condanna, ma non è che lo scudetto del 1990 avesse meno rogne di altri, vedi monetina di Alemao e il conseguente 2-0 a tavolino e per finire con Verona-Milan arbitrata da Lo Bello figlio.
Finisco facendo i complimenti al Napoli per questo campionato vinto e strameritato.