"Comando io, sono il boss e tutti i resti lavorano per me". Cinque mesi dopo il proclama di Ibra nella notte (infausta) col Liverpool, la sola cosa rimasta sono "i resti": del Milan che non c'è più
Aggiungere altro a quanto scritto fin da subito in questa stagione horror sul povero Milan messo nelle mani di un guitto e trasformato in barzelletta non ha senso: meglio riascoltare lui. Anzi Lui.
In attesa di Como-Napoli di oggi a mezzogiorno, importantissimo per vedere in che condizioni - non solo di classifica - spedirà il Napoli ad affrontare la sfida scudetto di domenica prossima con l’Inter, e in attesa di Cagliari-Ajaventus di stasera, altro match destinato a dare un indirizzo più chiaro alla lotta per il 4° posto-Champions (io un’idea su chi arriverà 4° già ce l’ho), mi sono chiesto quale potesse essere, senza correre il rischio di cadere nella ripetitività, il migliore commento alla giornata di ieri. E dopo averci a lungo riflettuto ho pensato che nulla potesse andar meglio di questi 81 secondi di parole pronunciate dal numero 1 del Milan Zlatan Ibrahimovic una vita fa (ma neanche tanto) ai microfoni di Sky. Era il 17 settembre 2024 e di lì a poco il Milan sarebbe stato asfaltato dal Liverpool a San Siro. Ma il Liverpool in tutto questo non c’entra: c’entra quel che è successo dopo, i rovesci in serie del Milan fino ad arrivare a Feyenoord e Torino dei giorni nostri.
Cinque inenarrabili e interminabili mesi passati col nostro eroe, Zlatan Ibrahimovic, indefessamente impegnato (sono parole sue) a “fare la storia”. E visto che c’è davvero chi gliela lascia fare, che dire: lunga vita a lui (anzi a Lui: dopotutto è di Dio che stiamo parlando) e auguri di cuore ai milioni e milioni di tifosi del Milan sparsi in ogni angolo del mondo. A occhio e croce, ne hanno bisogno.
Che pena....stà rovinando quanto di buono aveva fatto come calciatore. Ma la colpa non è sua è di chi glielo permette
le schifezze di questo campionato non consistono solo in alcune inettitudini di alcuni dirigenti societari ma nelle varie governance federali, i problemi del Milan sono interni e sinceramente in quanto appassionato di calcio non interessano molto, ciò che trovo ripugnante per cui mi sto allontanando sempre più dal calcio itagliota sono le chiare evidenti e inconfutabili schifezze attuate in campo da arbitri e VAR, vedere per credere il rigore concesso gratuitamente all'Udinese che vince 1a0 e ieri la mancata espulsione di Mikitarian, se prima era la J a spadroneggiare adesso e l'Inter di Marotta che pare faccia paura alla classe arbitrale.