Come se non bastasse la sciagura di Ibra & C., c'è la nuvola nera di Fantozzi che aleggia sul Milan dalla sera di Zagabria. Storia di un tragicomico mese tra papere, simulazioni e cartellini rossi
Dalla dormita di Gabbia + rosso a Musah contro la Dinamo al rosso a Pavlovic ieri passando per i tuffi di Theo Hernandez, l'incredibile collana di sventure che stanno mandando il Milan all'inferno
Da mercoledì 29 gennaio a ieri sono passati 32 giorni: poco più di un mese, che nel calcio significa giocare, se fai le coppe, 6 o 7 partite. Quelle che per l’appunto ha giocato il Milan partendo da Dinamo Zagabria-Milan, ultimo match della fase iniziale di Champions League del 29 gennaio, e finendo con Milan-Lazio di ieri. Ebbene: mentre il suo massimo dirigente Zlatan Ibrahimovic era impegnato a rilasciare interviste ai media di tutto il mondo in cui spiegava che al Milan, grazie al trust di cervelli messo assieme da Gerry Cardinale - il cervello dei cervelli -, lui e Furlani e Moncada stavano scrivendo la storia del club (e a ben pensarci diceva il vero: 9° in classifica dopo essere stato scavalcato dalla Roma, il Milan è finito adesso nel mirino dell’Udinese che si è già spostata in corsia di sorpasso pronta a lasciare al Diavolo il 10° posto: un modo come un altro di fare la storia), mentre tutto ciò accadeva, dicevo, il Milan inteso come squadra andava incontro, nei decisivi match in cui era impegnato, a una serie di disavventure che nemmeno volendo sarebbe stato possibile provare a concentrare in così poche partite. Per chi l’avesse dimenticato.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a PALLA AVVELENATA di Paolo Ziliani per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.