Come vi avevo anticipato: la Juventus andrà in Champions portata in carrozza dagli arbitri e tanti saluti a Bologna, Lazio, Roma e Fiorentina che non hanno il brand
Dopo una stagione di vergognosi errori sempre a favore di Madama, la ciliegina sulla torta è arrivata ieri con Doveri (e Marini e Mariani al VAR) in Bologna-Juventus 1-1: scandalo vero, ma tutti zitti
Uno scandalo a cielo aperto che si ripete a ogni stagione: la Juventus portata in carrozza dagli arbitri al traguardo che per diritto divino le spetta. Che in tempi di vacche magre come questi è - quando si dice fare sacrifici - il 4° posto valido per accedere alla Champions e alla cascata di milioni (minimo 50) che l’UEFA garantisce come quota base a ogni club partecipante. Ne scrivo da sempre, quest’anno come tutti gli altri anni, e a dire il vero mi sono anche un po’ stancato: perchè se ai club che puntualmente, sistematicamente, immancabilmente vengono penalizzati da questa indegna stortura, questo andazzo va bene, nel senso che nessuno fiata e tutti stanno zitti, la mia denuncia rimane fiato sprecato. E tuttavia, visto che il campionato è agli sgoccioli e ieri è andata in onda la 35^ puntata col solito, indegno scandalo arbitrale a favore della Juventus consumatosi grazie all’incommentabile direzione di Doveri in campo e di Marini e Mariani al VAR in Bologna-Juventus 1-1, completo oggi, per senso di dovere nei confronti di chi mi legge e mi segue, il cahier de doléance relativo al campionato col verme 2024-25 aggiungendo l’appendice relativa alle nefandezze avvenute nella partita di cui sopra. L’aggiunta la troverete in coda all’articolo che avevo scritto tre settimane fa, il 14 aprile, all’indomani della vergogna di Juventus-Lecce 2-1 quando l’arbitro Zufferli a metà primo tempo non concesse un rigore al Lecce e non espulse lo juventino Veiga per un clamoroso fallo di Veiga su Krstovic, e che ripubblico oggi. Come si dice in questi casi: per non dimenticare.
Aggiungo solo che se la Juventus avesse trovato in questo campionato arbitraggi, come dire, normali, avrebbe oggi qualche punto in meno del Milan e sarebbe inseguita al 9° posto della classifica dal Como e dal Torino. Leggete l’articolo e poi ditemi se esagero.
Questo è il pezzo scritto il 14 aprile scorso e aggiornato oggi dopo l’ultima vergogna di Bologna-Juventus 1-1 di ieri.
Se a Bologna, Lazio e Roma può interessare: gli arbitri hanno portato punti alla Juventus in almeno 10 partite. Senza sfregi al regolamento Madama avrebbe meno punti del Milan
Dalle mancate espulsioni (Kalulu e Koop/Bologna, Veiga/Lecce) ai rigori contro risparmiati (McKennie/Monza, Gatti/Como) a quelli a favore regalati (Luperto/Cagliari), benvenuti alla fiera degli orrori
APR 14, 2025
Ogni anno mi ritrovo a scrivere più o meno lo stesso pezzo: la Guida Michelin degli errori arbitrali a favore della Juventus. Che avvengono ormai con così tanta regolarità, puntualità, sistematicità da essere considerati ormai da tutti inevitabili se non addirittura necessari. Alzi la mano chi si è stupito o anche solo sorpreso sabato sera quando a metà primo tempo, sul risultato di 1-0 per la Juventus, l’arbitro Zufferli non solo non ha fischiato un rigore a favore del Lecce dopo che Veiga ha trascinato a terra in area Krstovic, non solo non ha espulso Veiga per fallo da ultimo uomo (il Lecce avrebbe giocato due terzi di partita in 11 contro 10 e in caso di trasformazione del rigore, partendo dal risultato di 1-1), ma è addirittura riuscito a fischiare una punizione a favore della Juventus. Per la cronaca, Zufferli è l’arbitro che alla 23^ giornata, in Juventus-Empoli, con l’Empoli in vantaggio 1-0, aveva dapprima concesso un rigore ai toscani per un fallo in area di Di Gregorio su Maleh salvo poi revocarlo (!) perchè richiamato al VAR da Camplone e Marini a rivedere un fallo di mano commesso da Anjorin dell’Empoli a inizio azione per un pallone rimbalzatogli sotto il braccio. Cose che non si vedono nemmeno su Marte: ma così è, nel campionato italiano col verme.
Fatta questa premessa, e sempre che al Bologna FC 1909, alla Società Sportiva Lazio, all’AS Roma, all’ACF Fiorentina e all’AC Milan la cosa possa interessare, questo è un succinto elenco di 10 partite - non ho voluto allargarmi troppo - in cui gli arbitri con i loro errori, o se preferite orrori, hanno permesso alla Juventus di vincere partite che avrebbe dovuto pareggiare (2 punti in più alla volta) e di pareggiare partite che avrebbe dovuto perdere (1 punto in più alla volta). Se per Madama fosse stato usato il regolamento valido per gli altri 19 club, oggi la Juventus sarebbe nona inseguita a pochi punti da Udinese e Torino. Come si dice in questi casi: contenti voi, cari Bologna e compagnia cantante, contenti tutti.
JUVENTUS-CAGLIARI 1-1 (5^ giornata, arbitro Marinelli). Il gol della Juventus viene segnato su un rigore concesso dopo che la palla, colpita di testa da Gatti, sfiora il polpastrello di Luperto in caduta dopo l’impatto con lo juventino senza che nessuno nemmeno se ne accorga. Un rigore che in qualsiasi altro campionato non verrebbe mai fischiato: da noi, se va a favore della Juventus, sì. Infatti il VAR (Paterna e Marini) chiama Marinelli a rivedere l’azione e glielo fa concedere. A dir poco ridicolo. Un punto regalato.
JUVENTUS-LAZIO 1-0 (6^ giornata, arbitro Sacchi). Nel finale di partita, con le squadre ancora sullo 0-0, mentre un’azione d’attacco della Juventus si sta esaurendo Douglas Luiz, già ammonito, colpisce con un pugno Patric a palla lontana. È un gesto violento da rosso diretto che sfugge all’arbitro: un gesto violento che Di Paolo e Guida al VAR avrebbero l’obbligo di segnalare all’arbitro perchè provveda all’espulsione. Ma non lo fanno. La Juventus, che avrebbe dovuto finire la partita in 10 contro 11, nei minuti finali segna poi il gol della vittoria che difficilmente sarebbe arrivato se i bianconeri si fossero ritrovati in inferiorità numerica. Ingiustificabile. Due punti regalati.
LECCE-JUVENTUS 1-1 (14^ giornata, arbitro Rapuano). Su una palla spiovente in area, Cambiaso ha un posizionamento infelice e per rimediare all’errore sbilancia con una spinta del braccio alla schiena Dorgu che sta saltando, squilibrandolo vistosamente e impedendogli di colpire di testa. Rapuano non fa una piega. Ci stava il rigore. Un punto regalato.
JUVENTUS-BOLOGNA 2-2 (15^ giornata, arbitro Marchetti). Ci sono due clamorosi falli da espulsione commessi da due juventini che Marchetti non vede (o meglio: non giudica fallosi) e su cui il VAR - la premiata ditta Mariani & Di Paolo - fa finta di niente. Nel primo tempo Kalulu commette fallo da ultimo uomo su Odgaard lanciato a rete: Mariani lascia correre. Nel secondo Koopmeiners entra in spaccata a tacchetti spianati su Fabbian ma per l’arbitro, ancora una volta, non è nemmeno fallo. Così la Juventus, che avrebbe dovuto finire la partita con due uomini in meno, resta in 11 e nel recupero segna il gol del pareggio. Inaudito. Un punto regalato.
JUVENTUS-VENEZIA 2-2 (16^ giornata, arbitro Giua). All’ultimo minuto di recupero, con il Venezia in vantaggio 2-1, su un’azione d’attacco della Juventus ci sono Candela e Douglas Luiz che si trattengono a vicenda a due metri dalla porta veneziana. La palla dopo una respinta e un rimpallo finisce sul braccio di Candela che è appoggiato al fianco dello juventino. Giua non ha esitazioni e fischia un rigore comico. Inutile dire che al VAR (Meraviglia e Di Bello) nessuno fiati. Inenarrabile. Un punto regalato.
MONZA-JUVENTUS 1-2 (17^ giornata, arbitro Massa). Nel finale di partita, col Monza all’attacco alla ricerca del pareggio, c’è un tiro di Ciurria da fuori area che McKennie respinge col braccio all’altezza del gomito e allargando visibilmente il braccio in direzione della palla. È un rigore indiscutibile: ma Massa, che pure è perfettamente posizionato, non lo fischia e al VAR Fabbri e Maresca esaminano l’azione e concludono che si tratti di respinta di spalla. Oggi le comiche. Due punti regalati.
JUVENTUS-EMPOLI 4-1 (23^ giornata, arbitro Zufferli). Ne ho già parlato in premessa: nel primo tempo con l’Empoli in vantaggio 1-0 Zufferli fischia un rigore per l’Empoli (fallo di Di Gregorio su Maleh) ma poi lo revoca perchè Camplone e Marini lo richiamano al VAR per mostrargli un pallone che a inizio azione è rimbalzato sotto il braccio di Anjorin. Trasformando il rigore l’Empoli sarebbe potuto andare sul 2-0. Per la cronaca, più avanti Zufferli espellerà Maleh.
COMO-JUVENTUS 1-2 (24^ giornata, arbitro Abisso). Al minuto 80, sul risultato di 1-1, c’è un clamoroso rigore a favore del Como: mentre Duvikas entrato in area palla al piede sta per controllare e tirare a rete, Gatti con un tocco di mano gli sposta il pallone che l’attaccante greco a quel punto non riesce più calciare. Al VAR a controllare l’azione ci sono Guida (quello che ha detto che preferisce non arbitrare il Napoli perchè vuole vivere tranquillo) e Maggioni: e incredibilmente Maggioni prende il coraggio a due mani e dice quello che vedono tutti. “Guarda che gli toglie il pallone, lui lo può stoppare ma Gatti gli toglie il controllo, con il braccio lo tocca prima che vada in marcatura”. “Per me no”, taglia corto Guida che dà l’okay ad Abisso perchè faccia riprendere il gioco.
JUVENTUS-VERONA 2-0 (27^ giornata, arbitro Marchetti). All’ultimo minuto del primo tempo, sullo 0-0, il Verona segna un bellissimo gol con Suslov. A inizio azione c’è un fuorigioco di Faraoni, ma sul suo cross la palla è stata respinta in uscita da Di Gregorio che ha così rimesso in gioco il Verona e Suslov autore del susseguente gol. Ma al VAR Pezzuto e Fabbri richiamano Marchetti e gli fanno annullare la rete perchè la respinta di Di Gregorio non dev’essere considerata, a loro dire, una giocata. Peccato però che il portiere non giochi con i piedi ma con le mani; e che le sue possibili giocate si riducessero a due, parare in presa o respingere la palla di pugno. Di Gregorio aveva giudicato più prudente la seconda opzione che ogni portiere ha a disposizione in caso di uscita alta. Il Verona sarebbe andato al riposo sull’1-0: invece niente.
JUVENTUS-LECCE 2-1 (32^ giornata, arbitro Zufferli). L’episodio di due giorni fa di cui ho parlato in apertura di articolo: cioè il rigore a favore del Lecce per chiaro ed evidente fallo di Veiga su Krstovic che Zufferli ha trasformato in punizione per la Juventus con la benedizione di Mazzoleni e Massa (pensate che potenza di fuoco!) al VAR. Oltre al rigore, Veiga avrebbe dovuto essere espulso e il Lecce avrebbe giocato i restanti due terzi di partita in 11 contro 10. Invece, guardate qui sotto la faccia di Giampaolo.
E questa è l’aggiunta di oggi, lunedì 5 maggio, all’indomani di Bologna-Juventus 1-1 valida per la 35^ giornata.
BOLOGNA-JUVENTUS 1-1 (35^ giornata, arbitro Doveri). Alla mezzora del primo tempo McKennie in ritardo interviene in corsa da dietro su Freuler che è in anticipo e ha il controllo del pallone e lo atterra colpendolo sulla gamba sinistra. È rigore netto anche visto dalla tribuna ma Doveri fa subito cenno che è tutto regolare; e Marini e Mariani al VAR non hanno naturalmente nulla da eccepire. Qualche minuto dopo Savona, scavalcato da una giocata di Orsolini al limite dell’area - il cosiddetto sombrero -, respinge la palla volontariamente con la mano vanificando la chiara occasione da gol del bolognese: sarebbe punizione per il Bologna e espulsione per lo juventino ma Doveri ancora una volta dice che non è successo niente.
Dimenticavo: sabato c’è Lazio-Juventus. Se volete divertirvi e accettate il mio consiglio, preparate i pop corn.
Bologna-Juve e' un classico degli orrori arbitrali. Fatico a ricordare una partita al Dall'Ara dove la Juve non sia stata piu' o meno avvantaggiata
Oltre ogni limite della vergogna!
Ormai mi sono così stancato di vedere le partite della serie A che riguardano la juve che mi affido solo ed esclusivamente a questo canale per documentarmi, non serve altro: i miei occhi mortali hanno già visto troppo. Di certo servirebbe a nulla seguire Dazn o leggere la gazzetta..
E prepariamoci ai peana che dedicheranno alla divinità juventina per l'accesso alla Champions 2025/26..