Come volevasi dimostrare: Vlahovic sostituito per scelta tecnica. Dusan è l'antitesi del centravanti che Motta vorrebbe avere

Il nuovo allenatore juventino vuole andare in gol come a Bologna al termine di azioni fitte, insistite e ragionate in cui il centravanti sia un po' 9 e un po' 10. Un equivoco venuto ora allo scoperto

Se Manzoni valutava in 25 lettori i destinatari dei suoi scritti, non saprei dare un numero ai miei: meglio sorvolare. Premesso questo, aveva fatto discutere, nella ristrettissima cerchia di voi che mi leggete, l’articolo “Attenzione: se per vincere il 3° scudetto il Napoli ha dovuto aspettare 33 anni, per vincere il 4° potrebbe bastarne uno, l'anno appena trascorso” in cui, pronunciandomi forse con eccessivo anticipo, non più tardi di sette giorni fa scrivevo: “Mi scuso con i tifosi di Juventus, Milan e Roma che probabilmente non saranno d’accordo, ma mi sbilancio e dico che lo scudetto 24-25 sarà una questione a due tra Inter e Napoli”. In particolare, e comprensibilmente, il fatto di aver escluso dai candidati allo scudetto la Juventus aveva trovato molti in disaccordo: dopo una campagna acquisti da 200 milioni in cui Giuntoli aveva centrato almeno tre dei suoi obiettivi d’inizio mercato (Koopmeiners a 60 milioni, Douglas Luiz a 50 e Nico Gonzalez a 40), sottostimare le chances di Madama pareva azzardato. Ebbene, a distanza di una settimana, e dopo il secondo 0-0 casalingo consecutivo contro una big, il Napoli dopo la Roma, in modo ancor più convinto ribadisco che - interferenze arbitrali permettendo - non vedo la Juventus in grado di partecipare alla lotta per lo scudetto: non quest’anno. E per un motivo sopra tutti, di cui ho parlato a lungo nei due mesi del calciomercato e che forse ricorderete: un motivo che ha un nome e un cognome, quelli di Dusan Vlahovic.