Contrordine: la Juve "Favolosa" e "Gran Signora" di cui l'Istituto Luce ci aveva parlato dopo il rocambolesco 2-0 al Manchester City è una squadra penosa e come sempre salvata dagli arbitri

Incredibile ma vero: a fronte dei favori pro-Juve che accadono ad ogni match da mezzo secolo, è cominciato il "dalli all'Atalanta" per il mani di Kossounou a Cagliari: ormai si spara sulla Croce Rossa

Qualcuno penserà che il 2-2 col Venezia, decimo pareggio su 16 partite fin qui giocate dalla Juventus, sia stata la sconfitta di Giuntoli e del suo scombiccherato mercato; oppure di Motta e del suo inefficace modulo di gioco; o ancora dell’inadeguatezza tecnica della rosa bianconera che dovrebbe comunque bastare per mettere sotto, all’Allianz Stadium, il Venezia ultimo in classifica con 27 gol incassati in 15 partite (che diventano 29 dopo il match di Torino). E invece no. Sapete chi è, primo fra tutti, il vero sconfitto dell’ennesimo flop rimediato da Madama in questo campionato horror che segue i tre campionati horror giocati dalla Juventus nella nefasta era del “Max Allegri II”? Sono i giornali sportivi italiani. Più in generale i media dell’Istituto Luce (DAZN e Sky compresi) che non più tardi di quattro giorni fa, dopo la vittoria della Juventus in Champions (2-0) sul peggior Manchester City degli ultimi vent’anni, un City che pure nel match di Torino aveva dominato in lungo e in largo mangiandosi almeno tre gol fatti con Haaland, Gundogan e Doku prima di essere punito da Vlahovic, ci avevano raccontato la favola di una Juventus stellare capace di compiere un capolavoro tecnico di cotanto livello e di cotanta portata. Direte: stai un po’ esagerando. E invece no, non sto esagerando. Queste sono le tre prime pagine di giovedì di Gazzetta dello Sport, Tuttosport e Corriere dello Sport.