PALLA AVVELENATA di Paolo Ziliani

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Dal Milan dei grandi trofei dell'era Rocco e dell'era Berlusconi al Milan dei Grandi Maleducati di Red Bird: un club che non rispetta nessuno e tradisce tutti, a cominciare da tifosi e allenatore

Dal Milan dei grandi trofei dell'era Rocco e dell'era Berlusconi al Milan dei Grandi Maleducati di Red Bird: un club che non rispetta nessuno e tradisce tutti, a cominciare da tifosi e allenatore

Dopo il peccato mortale del benservito a Maldini, Red Bird e i suoi inetti dirigenti non hanno fatto altro che inanellare risultati pessimi e comportamenti irrispettosi, indegni della storia del club

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Paolo Ziliani
gen 01, 2025
∙ A pagamento
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Dal Milan dei grandi trofei dell'era Rocco e dell'era Berlusconi al Milan dei Grandi Maleducati di Red Bird: un club che non rispetta nessuno e tradisce tutti, a cominciare da tifosi e allenatore
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Se il Milan dell’era Rocco verrà sempre ricordato come il Milan dei primi grandi trionfi europei (1963, la prima Coppa dei Campioni vinta da un club italiano contro il Benfica di Eusebio seguita da quella del 1969 contro l’Ajax di Cruijff) e il Milan dell’era Berlusconi verrà ricordato come il Milan dell’età dell’oro, quella dei grandi campioni e dei trionfi internazionali mietuti in serie (con 7 Champions vinte il Diavolo è il club europeo più titolato in Europa dopo il Real Madrid), il Milan dell’era americana che dopo il fondo Elliott ha visto salire al proscenio il fondo Red Bird verrà ricordato in modo un po’ diverso: passerà alla storia come il Milan dei Grandi Maleducati. Detto e scritto proprio così, con tanto di lettere maiuscole. Direte: per come si stanno mettendo le cose, con la squadra che già a dicembre è rotolata all’8° posto della classifica e con una società sempre più allo sbando, questo Milan potrebbe anche essere ricordato come il Milan dei grandi flop e dei grandi fallimenti. In realtà le sconfitte, anche le più brucianti, passano in secondo piano; perchè sbagliare e perdere, nel calcio come nella vita, ci sta: quello che non ci può stare, soprattutto se ti chiami AC Milan e hai alle spalle 125 anni di storia unica e irripetibile - storia di grandezza vera, intendo - è appunto comportarti da cafone da strapazzo, da autentico maleducato come il Milan, nelle persone di ognuno dei suoi massimi dirigenti, dal proprietario (peraltro indebitato) Gerry Cardinale al presidente Paolo Scaroni, dal CEO Giorgio Furlani all’uomo di fiducia del boss Zlatan Ibrahimovic al direttore dell’area sportiva Geoffrey Moncada, si è comportato sia nella vicenda che ha riguardato l’allenatore Fonseca sia in una miriade di altri tristi e avvilenti momenti che hanno contraddistinto questa disgraziata e per certi aspetti aberrante stagione.

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