Dalla 'Ndrangheta nella Curva juventina alle infiltrazioni mafiose nella Curva interista: le strane distrazioni di don Beppe Marotta
Il calcio italiano non cambia mai: l'ennesima figuraccia che ci svergogna agli occhi del mondo. Club che combattono la pirateria tv e poi foraggiano la pirateria da stadio a danno dei tifosi perbene
Non so se l’avete realizzato: ma qui siamo alla quadratura del cerchio. Siamo davanti a un mondo, quello dei club italiani di calcio, che da un lato dichiarano guerra alla pirateria televisiva che sottrae denaro e risorse all’intero movimento e dall’altro blandiscono e foraggiano la “pirateria da stadio” (leggi il bagarinaggio appaltato alle cosche mafiose dei tifosi) che non solo sottrae denaro e risorse al club ma danneggia e penalizza fortemente la parte sana della tifoseria impossibilitata a trovare biglietti se non a costo di pagarli a prezzi esageratamente gonfiati, a volte anche raddoppiati o triplicati. Leggere l’intercettazione tra il capo ultrà interista Marco Ferdico (tratto agli arresti) e l’allenatore Simone Inzaghi lascia interdetti: l’ultrà si lamenta perchè la società ha dato agli ultrà “solo” mille biglietti per la finale di Champions a Istanbul col Manchester City, ce ne servono 200 in più, fa sapere; Inzaghi, che teme di non avere il supporto degli ultrà, gli risponde “Parlo con Ferri, con Zanetti, con Marotta… poi ti faccio sapere”, e alla fine i biglietti che arrivano ai malavitosi - sottratti ai tifosi perbene e con denaro sottratto alle casse del club - sono 1.500; tutto ciò, dicevo, non so come la pensate voi ma a me fa veramente schifo.
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