De Bruyne squarcia il velo: "Niente Mondiale per club, sono in scadenza e se mi faccio male sono finito". Modric, Müller, Sanè, Di Maria: come lui ce ne sono decine. E poi c'è il mistero dei prestiti
Più il torneo FIFA si avvicina e più si fa chiaro il rischio fregatura: per i club, per i calciatori, per gli sportivi. Infantino esige che le squadre schierino la migliore formazione: campa cavallo
Che il Mondiale per club stia diventando un mezzo incubo per tutti e rischi di rivelarsi all’atto pratico, come dicono a Roma, una sòla, cioè una fregatura (per tutti: calciatori, club, appassionati), stanno cominciando ad accorgersene in molti. Ieri è venuto allo scoperto uno dei calciatori più forti, esperti e intelligenti del panorama europeo, Kevin De Bruyne del Manchester City che il 28 giugno, quando il Mondiale sarà in corso da due settimane, compirà 34 anni. De Bruyne, che a Manchester è in scadenza di contratto (si era parlato di lui come possibile acquisto del Napoli su suggerimento, si era letto, di Conte), ha messo il dito nella piaga di un problema che si presenterà inevitabilmente per tutti i giocatori che come lui sono arrivati a fine contratto. “Non giocherò il Mondiale per club - ha detto - perchè sarebbe un rischio inutile: se mi infortunassi, che cosa accadrebbe? Nessuno a quel punto si prenderebbe cura di me”.
Come scrivo da tempo, una delle anomalie del torneo varato dalla FIFA è il fatto di svolgersi a cavallo del 30 giugno, cioè tra la fine di una stagione agonistica e l’inizio della successiva. Inutile dire che tutti i giocatori che il 30 giugno vanno a scadenza di contratto si trovano davanti a un dilemma: giocare o non giocare? Dall’1 luglio gli svincolati diventano padroni di se stessi e non sono più “proprietà” del vecchio club. E giustamente De Bruyne fa notare: “Se gioco e mi faccio male, poi chi si prende cura di me?”.
Ma non ci sono solo i giocatori a scadenza di contratto: ci sono anche quelli in prestito che fino al 30 giugno sono alle dipendenze del club X e dall’1 luglio tornano alle dipendenze del club Y. Per fare un esempio: Veiga in prestito alla Juventus con chi dovrebbe giocare il Mondiale, con la Juventus o col Chelsea? Infantino ha provato a correre ai ripari istituendo due sessioni straordinarie di mercato: la prima dall’1 al 10 giugno e la seconda dal 27 giugno al 3 luglio, quest’ultima solo per definire le spinose questioni dei calciatori in scadenza. Ma non è detto che trovare una soluzione sia così semplice; parlando di prestiti, per fare un esempio, contratto alla mano la Juventus ha tutto il diritto di disporre di Veiga (e di Kolo Muani, di Conceiçao, di Kalulu) fino al 30 giugno, così come il Chelsea ha tutto il diritto di disporre di Veiga dall’1 luglio in poi. Se gli interessi dei due club non coincidono, il problema diventa irrisolvibile.
La prima conseguenza di questo autentico guazzabuglio è che al Mondiale, oltre a De Bruyne, nessuno sa se vedremo in campo - solo per fare alcuni nomi - Modric del Real Madrid, Thomas Muller e Sanè del Bayern, Koke, Witsel, Azpilicueta e Reinildo dell’Atletico Madrid, Di Maria e Otamendi del Benfica, Sancho del Chelsea, gli stessi Acerbi, De Vrij, Correa e Arnautovic dell’Inter e molti altri.
Ma la verità è che ad essere preoccupati, e molto, per l’alto rischio di infortuni che un torneo del genere comporta alla fine di una stagione massacrante come lo sono ormai tutte le stagioni di tutti i grandi club europei, non sono solo i calciatori a fine contratto: lo sono tutti i giocatori (e anche se non lo ammettono, tutti i club). Al Mondiale negli USA, che verrà giocato in condizione meteorologiche infami (per informazioni rivolgersi ad Arrigo Sacchi e agli azzurri che presero parte alla spedizione al mondiale “USA 1994”, quello che perdemmo in finale ai rigori contro il Brasile), arriveranno giocatori logori, scarichi sia fisicamente che mentalmente, spremuti come limoni. E poichè il rischio di infortunarsi, alla luce di tutte le considerazioni fatte, è alto, più che a giocare ci sarà la corsa a non giocare. Quando scrivevo che al Mondiale per club vedremo in campo formazioni imbottite di rincalzi e di giovani della Primavera, lo facevo anche alla luce della preoccupazione che lo stesso Infantino ha implicitamente ammesso di avere e che lo ha portato a inserire nel regolamento l’articolo 4 comma 2, peraltro scontato, che obbliga i club a “schierare in ogni partita la migliore formazione possibile”. Un articolo inutile e che lascia il tempo che trova: chi decide infatti quale sia di volta in volta la miglior formazione che l’Inter può schierare, Infantino o Inzaghi? O la migliore formazione schierabile dal City, Infantino o Guardiola?
Come più volte ho scritto, la partecipazione al Mondiale per club arrecherà alla fine più danni che benefici ai club che vi prendono parte: e comprometterà in modo serio il buon andamento della stagione 2025-26 con i giocatori che rientreranno dalle vacanze pochi giorni prima dell’inizio dei campionati. De Bruyne ha lanciato il sasso nello stagno. E comunque sia, dal 14 giugno negli USA ne vedremo delle belle.
Sempre più ammirazione per De Bruyne, fuoriclasse indiscusso dentro e (forse ancor di più, ed è tutto dire...) fuori dal campo di gioco.
👏🏻
Questo mondiale x club si sta prospettando come il più grande torneo di amichevoli della storia.