Diritti-tv, allarme rosso: in Francia sono ancora invenduti, da noi gli abbonati sono sempre meno e DAZN rischia di fare la fine di Mediapro
Mentre la Ligue 1 a due mesi dal via del campionato rischia già di tracollare, la Serie A è di fronte al baratro degli abbonati in pauroso calo e del continuo rincaro dei prezzi: urge una benedizione
Non so se lo sapete, ma in Francia in quanto a diritti tv sono messi malissimo: sono alla canna del gas e per una volta non è un modo di dire. Ma venendo a noi: per evitare di fare la loro fine sarebbe il caso che in Italia qualcuno si desse una mossa per porre un argine allo smottamento in atto ormai da anni, che come in Francia rischia di travolgere tutto e tutti. Invece niente. Anzi, non più tardi di qualche giorno fa l’Ad della Lega De Siervo è tornato a ribattere il chiodo e a ribadire il concetto che se i grandi campioni stranieri non vengono più a giocare in Serie A, impoverendo così il nostro campionato, la colpa è della gente che fa pochi abbonamenti a DAZN e a Sky e dei tanti appassionati che si danno alla pirateria e vedono le partite col pezzotto sottraendo soldi (“Un miliardo ogni anno”) al movimento. Pensate un po’ la profondità d’analisi. Il Titanic affonda e l’orchestra dei nostri mammasantissima insiste imperterrita a suonare la solita musica. La pirateria uccide il calcio. Detto e ripetuto da chi il calcio lo sta uccidendo da decenni.
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