Domanda: il Milan senza Maldini può funzionare meglio del Milan con Maldini?
Detto che se il club rossonero è tornato credibile in Italia e in Europa il merito è di Paolo, l'impressione è che la sua uscita di scena abbia liberato energie nuove e attivato un dinamismo diverso
È possibile dire che senza Maldini, che ha meriti enormi rispetto alla rinascita del Milan tornato a essere club serio e stimato, anche in campo internazionale, dopo le stagioni-barzelletta dell’ultimo Berlusconi e della proprietà cinese (?) dello sconosciuto Yonghong Li, le cose al Milan stanno andando bene e potrebbero persino migliorare rispetto alle ultime stagioni, quelle dello scudetto 2022 e della semifinale Champions 2023, traguardi che sono stati superiori a qualsiasi aspettativa considerato lo stato pietoso in cui il Milan versava ormai da un decennio? La domanda non vuole essere irrispettosa: Maldini - e quel che rappresenta Paolo come leggenda vivente del calcio - è stato fondamentale per attrarre a Milano, sponda rossonera, giocatori che senza la sua presenza, la sua credibilità, il suo carisma non avrebbero forse mai accettato di vestire la maglia del decaduto AC Milan. Da Theo Hernandez a Tomori, da Leao a Tonali, da Maignan a Giroud, alzi la mano chi pensa che sarebbero oggi giocatori del Milan se a contattarli fosse stato, per dire, Marco Fassone.
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