Douglas Luiz alla Juventus per McKennie, Iling e 20 milioni: tornano le plusvalenze fittizie? La Consob: "Madama già fuorilegge"
Tutto prosegue come ai bei tempi di Agnelli e Paratici: già a novembre la Consob ha aperto un procedimento per plusvalenza illecita nello scambio Cambiaso-Dragusin. "Tutto regolare", assicura Ferrero
“C’è qualcosa di nuovo oggi nel calcio, anzi d’antico”. Di cosa parlo? Parlo di calciomercato. E più esattamente di calciomercato della Juventus. Il club che sta tagliando tutti i ponti con l’ingombrante e imbarazzante passato (l’ultima sforbiciata: quella data a Massimiliano Allegri), che sta vivendo il suo Anno Zero, l’anno della rifondazione targata Giuntoli-Motta, ma che ancora non sembra in grado di tagliare il cordone ombelicale che la tiene attaccata all’ardita e illecita pratica delle plusvalenze fittizie. Una pratica fuorilegge. Che infatti le è costata cara nella stagione 2022-23. Madama ancora oggi si sta leccando le ferite.
Il calciomercato non è ancora ufficialmente aperto (scatterà l’1 luglio) e il modo in cui la Juventus iscriverà a bilancio le operazioni di compravendita lo scopriremo solo leggendo i suoi prossimi bilanci. Di certo, da quel che si legge qualche perplessità spunta fin da ora; perchè il modus operandi sembra non essere affatto cambiato, e parliamo del modus operandi che nella primavera scorsa portò alla penalizzazione di 10 punti del club e alla squalifica per 8 anni dei suoi 4 massimi dirigenti Agnelli, Paratici, Arrivabene e Cherubini: le plusvalenze fittizie. Una pratica illecita che la Juventus di Agnelli e Paratici aveva elevato a sistema. Una pratica che la Juventus di Ferrero e Giuntoli sembra non aver ancora messo da parte. Almeno stando a quel che quotidianamente i giornali ci raccontano.
Stiamo leggendo, da giorni, che la Juventus è a un passo dal perfezionare l’acquisto del brasiliano Douglas Luiz dall’Aston Villa. Il club inglese lo valuta 65 milioni. E poichè la cifra è troppo alta per il club bianconero, che ha l’obbligo di effettuare un mercato al risparmio abbassando sia il monte-ingaggi sia il monte-ammortamenti, Giuntoli si è accordato con Monchi - d.s. dell’Aston Villa - per abbassare la cifra inserendo nell’affare il cartellino di McKennie, valutato 30 milioni, e il cartellino di Iling jr. valutato 15. Sono 45 milioni: che detratti dai 65 della valutazione di Douglas Luiz portano a 20 i milioni che effettivamente la Juventus dovrà pagare al club inglese. Ora, premesso che 30 milioni per McKennie (che avendo un solo anno di contratto con la Juventus, a febbraio 2025 costerebbe zero) e 15 per Iling jr. (idem come sopra) sembrano cifre folli, questo è quel che sta succedendo: o almeno che ci stanno raccontando.
Domanda: se la trattativa andrà in porto, come sembra, come la iscriverà a bilancio la Juventus? Lo farà considerandola un’operazione unica, di permuta di giocatori con conguaglio di 20 milioni a favore dell’Aston Villa, o lo farà registrando tre operazioni separate e distinte: A) acquisto di Douglas Luiz dall’Aston Villa per 65 milioni; B) cessione di McKennie all’Aston Villa per 30 milioni; C) cessione di Iling jr. all’Aston Villa per 15 milioni? E se userà, come pare, questa seconda opzione, iscriverà a bilancio plusvalenze sia per McKennie sia per Iling jr.? McKennie ha ancora un anno di contratto e pesa a bilancio per poco meno di 5 milioni di ammortamento; venduto a 30, la plusvalenza sarebbe di 25 milioni, mentre per Iling jr., cresciuto nelle giovanili, la plusvalenza sarebbe totale, di 15 milioni. In quanto alla voce spese, dei 65 milioni spesi per Douglas Luiz a bilancio 2024-25 finirebbe solo la prima rata di ammortamento, 13 milioni. Questo vorrebbe dire che l’affare Douglas Luiz apporterà alla Juventus un beneficio di bilancio, per la stagione 2024-25, di 27 milioni: i 40 delle plusvalenze di McKennie e Iling jr. meno i 13 della prima quota di ammortamento di Douglas Luiz.
Le stesse cose le stiamo leggendo anche a proposito dell’affare Koopmeiners, che Giuntoli vuole regalare a Motta e che l’Atalanta vende a non meno di 65 milioni. Che sono troppi per la Juventus che sta per chiudere il bilancio 2023-24 con uno spaventoso passivo di oltre 200 milioni. E allora? E allora lo schema è lo stesso: la Juventus prova ad abbassare i 65 milioni inserendo nella trattativa il cartellino di Soulè, che valuta 40, oppure quello di Huijsen, che valuta 30. Vedremo cosa risponderà l’Atalanta: ma a qualunque quota si abbassi l’asticella, la curiosità sarà vedere se la Juventus iscriverà a bilancio l’operazione come atto unico di permuta di giocatori con conguaglio a favore dell’Atalanta (che potrà quindi iscrivere questo conguaglio a “sua” plusvalenza), oppure se lo farà registrando due operazioni distinte e diverse: A) acquisto di Koopmeiners dall’Atalanta per 65 milioni; B) cessione di Soulè all’Atalanta per 40 milioni (con plusvalenza totale e immediata riportata a suo attivo a bilancio).
Per chi non lo sapesse: questo modus operandi è considerato dalla Consob totalmente illegale a maggior ragione per società quotate in borsa come lo è la Juventus. Secondo il principio contabile internazionale IAS 38, infatti, le permute (scambi di giocatori) non possono mai essere considerate operazioni separate e distinte, ma un’operazione unica di contemporanea cessione e contemporaneo acquisto di giocatori. E una permuta (è la Consob a dirlo) può consentire l’iscrizione a bilancio di una plusvalenza solo in presenza di “sostanza commerciale”, cioè nel caso ci sia una somma di denaro effettivamente pagata a titolo di conguaglio. Solo questo conguaglio può diventare plusvalenza, e naturalmente solo a vantaggio del club che lo riceve. Per maggiore chiarezza: per la Consob gli scambi di due o più giocatori non possono mai essere considerati operazioni indipendenti, ma operazione unitaria, di permuta, in rispetto del principio della “prevalenza della sostanza sulla forma”.
Tornando a bomba: è su questi binari che si sta muovendo la Juventus? Sembra proprio di no. La società bianconera sta anzi continuando imperterrita a iscrivere a bilancio plusvalenze non consentite. E a denunciarlo non sono io (non ne avrei l’autorità) ma è stata la Consob. Lo raccontai in un articolo del 14 novembre scorso intitolato: “Consob: la Juventus continua a truccare i bilanci. Plusvalenze fittizie (Cambiaso-Dragusin) & altre illegalità” e in un successivo articolo del 23 novembre (Juventus, Ferrero agli azionisti: “Facciamo ancora le plusvalenze di prima ma tranquilli, è la Consob che si sbaglia) in cui scrivevo: “Così come Andrea Agnelli esponeva allo stadio 38 scudetti dicendo che erano quelli che spettavano alla Juventus e che era la Federazione a sbagliare contandone 2 in meno, così oggi il nuovo presidente Gianluca Ferrero mette a bilancio plusvalenze non consentite e spiega - lo ha fatto stamattina nell’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio - che sono plusvalenze legittime; e anche se la Consob non è d’accordo, non c’è alcun problema: tra noi e la Consob - assicura Ferrero - c’è una “dialettica aperta”. E quindi va tutto ben Madama la marchesa”.
“La Consob - scriveva quello stesso giorno Il Sole 24 Ore - ha deliberato il 25 ottobre scorso un provvedimento di “accertamento delle non conformità del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022 e del bilancio consolidato semestrale al 31 dicembre 2022” per violazioni dei princìpi contabili internazionali. È una coda dei rilievi già sollevati che riguardano soprattutto le plusvalenze sul calcio mercato, per le quali la società e gli ex vertici sono stati indagati dalla Procura delle Repubblica di Torino (…) Una delle ultime contestazioni della Consob riguarda una cessione incrociata di calciatori con il Genoa, Dragusin e Cambiaso. Nel luglio 2022 la Juventus ha venduto Radu Dragusin per 5,5 milioni, rilevando una plusvalenza di 3,7 milioni inserita nel bilancio a giugno 2023. A quella cessione è seguito l’acquisto dal Genoa di Andrea Cambiaso per 8,5 milioni. Secondo la Consob “la Juventus non avrebbe potuto rilevare quella plusvalenza e avrebbe pertanto dovuto registrare i diritti alle prestazioni sportive di Cambiaso a un valore di carico inferiore di 3,7 milioni”. Il club replica “di aver costantemente operato nel rispetto delle leggi”.
Comodo no? Ci sono leggi che esistono per tutti. La Juventus come suo solito non le rispetta. La Consob la denuncia. La Juventus dice che la Consob si sbaglia e continua a fare come vuole. E nessuno dice niente. Come dite? Il presidente Gravina? Il procuratore federale Chinè? Ssst, dormono. E che nessuno li svegli: stanno sognando il brand.
mi permetto di linkare questo:
https://soundcloud.com/user-219928411/se-vogliamo-che-tutto-rimanga?utm_source=www.radici-press.net&utm_campaign=wtshare&utm_medium=widget&utm_content=https%253A%252F%252Fsoundcloud.com%252Fuser-219928411%252Fse-vogliamo-che-tutto-rimanga
Ma con questa nuovo organo del governo che vigilerà sulle società le regole cambieranno (possibilmente più severe e ferree) o come sempre chiuderanno gli occhi?