Flop DAZN: la narrazione dei media che esaltano gli ascolti più bassi mai visti nella storia mentre Sky non ha perso un abbonato, ha risparmiato e chiuderà il 2024 in attivo
Lodano la "Signora regina della tv" celebrando i 902 mila spettatori di Juventus-Roma ma non dicono che un anno fa sempre al 3° turno lo stesso match ne fece 1.582. Il boomerang dei super dati di Sky
Premesso che ognuno è libero di fare informazione come meglio crede dando importanza a un argomento e non dandone a un altro, è con sorpresa che mi sono imbattuto ieri sul Corriere dello Sport in un articolo dedicato agli ascolti del calcio in tv: un tema cui dedico da sempre (e chi mi segue lo sa) grande attenzione e sul quale, visto che tocca da vicino gli interessi di milioni di sportivi, cerco di documentarmi al meglio pur tra mille difficoltà (una su tutte: il rifiuto di DAZN di rendere noto il numero dei suoi abbonati). Una sorpresa, dicevo, dovuta al fatto che il Corriere dello Sport, come anche la Gazzetta, Tuttosport e i quotidiani d’informazione in genere, non si era mai mostrato granché interessato all’argomento. Ho letto quindi con molto interesse il pezzo a firma Giorgio Marota che dall’occhiello sembrava promettere bene: “In calo la fruizione delle partite in streaming: tutti i dati”, diceva alludendo ai bassi ascolti d’avvio di stagione di DAZN. Dopodiché il titolo del pezzo andava però subito da tutt’altra parte: “È ancora la Signora la regina della tv”, si leggeva. Con sottotitolo rafforzativo: “Ogni turno 4 milioni di spettatori. Nei primi tre la Juventus di Motta è stata la più vista su DAZN e Sky”.
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