Gli anni passano, l'Italia continua a fare pena ma i nostri c.t. dicono che i risultati sono buoni e si stizziscono se qualcuno osa dire il contrario
Se Mancini dopo il flop del mancato Mondiale 2022 rivendicava le 37 partite giocate senza perdere, Spalletti ammette il fallimento di una sola partita: con la Svizzera. Di certo così non si va lontano
Che Spalletti non stesse bene lo si era capito alla vigilia di Italia-Francia quando rispondendo alla domanda su chi fosse a suo giudizio il Sinner della nazionale aveva risposto Maldini. Ma non Paolo Maldini, come tutti avevano sperato che il c.t. intendesse dire abbracciando nel suo giudizio l’intera storia della nazionale di calcio: no, proprio il Maldini di oggi, il 23enne Daniel Maldini figlio di Paolo, 15 presenze in tre anni di Milan, 18 nello Spezia, 8 nell’Empoli e 18 in due stagioni nel Monza: in tutto 58 partite (più della metà spezzoni) e 8 gol. Con tutto il rispetto per il giocatore, pochissima cosa. Dopodiché, giunti al momento della partita, si scopriva che Spalletti aveva preferito lasciare Sinner, pardon Daniel Maldini, in panchina. Per farne giocare undici tutti più bravi di lui. Per la precisione:
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