Gli esuberi Juve non erano un tesoretto, erano un macigno: Giuntoli in trappola, da loro non arriverà una lira
I 9 fuori rosa di Madama, da Chiesa ad Arthur, da Rugani a Djalò, gravano a bilancio per 89 milioni: ma la strategia suicida adottata dal club sul loro conto non li rende in alcun modo monetizzabili
Come tutti sanno, il 30 giugno la Juventus ha acquistato Douglas Luiz dall’Aston Villa per 50 milioni: 28 pagati in contanti e 22 pagati dando a conguaglio due giocatori, Iling jr. valutato 14 milioni e Barrenechea valutato 8. Benché si tratti chiaramente di un unico affare (che in origine era saltato: McKennie, inserito in un primo momento a conguaglio assieme a Iling jr. aveva rifiutato il trasferimento; l’operazione era poi stata ricucita inserendo al suo posto Barrenechea e alzando la quota del contante da corrispondere al club inglese), la Juventus ha reso noto con tanto di comunicato ufficiale di considerare l’acquisto di Douglas Luiz e le cessioni di Iling jr. e di Barrenechea tre operazioni separate. Informando di avere portato a termine due plusvalenze: una di 11,9 milioni per Iling jr. e una di 5,5 milioni per Barrenechea.
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