"Ho visto lei che spia lui, che insulta lei che infama me". Moggi, Galliani, Giraudo e quelli del Giornale: le tristi spy-story di calcio-giornalismo
Pezzi che stanno per uscire e vengono bloccati, soffiate, pugnalate alle spalle tra colleghi, inchini ai boss del pallone e poi "tutto chiarito, vediamoci più spesso". Quando l'informazione deraglia
Metti un giornalista della testata X che informa un dirigente della società Y che un suo collega della testata X sta per pubblicare un pezzo che risulterà indigesto alla società Y. Storia di un articolo che non vedrà mai la luce. Brutta cosa? Sì, brutta cosa. Come un’infinità di altre che purtroppo erano ordinaria amministrazione ai tempi di Calciopoli: e forse (anzi, senza forse) lo sono ancora.
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