I prezzi di DAZN sono un oltraggio agli sportivi: ma il vergognoso silenzio di Palazzo, media e politici lo è di più
"Paghi 3 e prendi 1": è questo il vero slogan di DAZN che da un lato raddoppia il costo degli abbonamenti e dall'altro impoverisce l'offerta. Invece di scusarsi per i disastri, aggrediscono la gente
È ufficiale: il presidente federale Gravina, il presidente e l’ad della Lega Serie A Casini e De Siervo, il Ceo di DAZN Italia Azzi e il ministro dello sport Abodi stanno male e andrebbero curati. E sì, sono dei pazzi veri se è vero che a nessuno è venuto in mente, ammesso che a qualcuno di loro stia a cuore il bene del movimento che dirigono, di bloccare il folle listino prezzi che DAZN ha ufficializzato a inizio 2024 per i nuovi abbonamenti alla Serie A: prezzi che prevedono aumenti sconsiderati, rincari da camicia di forza, che in attesa della cancellazione del geoblocking annunciato dal Parlamento Europeo per il 2025, cioè fra un anno - quando sarà possibile vedere la Serie A e la Champions League abbonandosi a una qualsiasi piattaforma europea e scegliendo l’abbonamento e il costo più convenienti - non faranno altro che sortire un duplice effetto: da un lato scoraggiare chiunque fosse interessato ad abbonarsi, visto l’esorbitante costo dell’esborso, o per chi fosse in scadenza di abbonamento a rinnovarlo; dall’altro - e questo è il vero capolavoro - incentivare il ricorso della gente alla visione illegale delle partite ricorrendo al pezzotto, cioè all’abbonamento pirata.
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