Il progetto del Nuovo Corso Juve è fallito: a dirlo è John Elkann che dopo Motta licenzia il vero responsabile, Giuntoli, il Mosè che doveva portare tutti alla terra promessa
Avuta carta bianca dalla proprietà, Giuntoli non ne ha combinata una giusta: scelta dell'allenatore, acquisto di giocatori, svendita dei giovani, milioni sperperati. A scriverlo però ero soltanto io
Il 27 marzo scorso, in un pezzo scritto su Substack e intitolato: “Tragicommedia Giuntoli: per la 2^ tranche degli acquisti di un anno fa la Juve deve sborsare 82 milioni. Più altri 100 se vorrà riscattare Conceiçao, Kolo Muani e Veiga (o comprare i loro sostituti)”, i cui passi essenziali riprenderò più avanti, tra le altre cose scrivevo: “Forse l’avrete letto: nella tradizionale lettera annuale agli azionisti Exor, John Elkann con una mossa che parla da sola non ha speso una sola parola sul conto della Juventus, mai citata. Ha parlato di Stellantis, Ferrari, Philips, Cnh, Clarivate e di altri satelliti minori della galassia Exor ma di Juventus niente. L’Anno Zero del club di cui Elkann parlò in toni entusiastici nella lettera agli azionisti scritta un anno fa sta concludendosi fra le macerie del grande progetto fallito: e si sta già materializzando lo spettro di un ennesimo aumento di capitale che la proprietà aveva dato ordine di scongiurare”.
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