Il record dimenticato del Como 84-85: due soli gol subiti in casa grazie a Bruno 'O animale, "Tarzan" Annoni e altri supereroi

Il ritorno del Como in A 21 anni dopo l'ultima volta riapre lo scrigno dei ricordi e degli aneddoti su un club che a metà anni '80 visse il suo quinquennio d'oro proprio nell'era di Maradona e Zico

Quando il Como Calcio, o “Como 1907” come da dicitura ufficiale, visse il suo periodo di massimo splendore a metà anni Ottanta con le cinque consecutive stagioni trascorse in Serie A nel bel mezzo degli anni d’oro del calcio italiano - gli anni di Maradona e Zico, di Platini e Falcao, di Rummenigge e Krol, gli anni del dopo Mundial 82 in cui la Serie A era il paradiso in terra per i campioni e i fuoriclasse di tutto il mondo, figuriamoci per gli sportivi italiani che potevano godere di tanto ben di Dio -, quando il Como calcava il palcoscenico dei giganti, dicevo, io avevo da poco compiuto 30 anni, avevo già il tesserino amaranto di giornalista professionista in tasca e dopo gli inizi al “Guerin Sportivo” a Bologna ero arrivato a Milano alla redazione sportiva del “Giorno” diretto a quel tempo da Guglielmo Zucconi, grandissimo giornalista e padre di Vittorio (La Stampa, Corriere della Sera, Repubblica, Radio Capital), l’ottimo giornalista che molti ricorderanno, scomparso cinque anni fa. E poichè vissi quegli anni da cronista andando ogni giorno dove il giornale mi mandava, di quel Como ricordo ancora tantissime cose: tanti fatti, tanti personaggi. Fatti e personaggi che oggi, nel giorno del ritorno del Como in Serie A avvenuto ventun anni dopo l’ultima volta (2002-03, il Como di Preziosi e Fascetti in cui giocavano Ferron e Tarantino, Pecchia e Binotto, Caccia e Nick Amoruso e in cui finì la sua carriera Daniel Fonseca), riaffiorano alla mia mente prepotentemente e ancora col sapore di allora, il sapore di un calcio e di un movimento che pur essendo a quei tempi anni luce avanti a tutti, rivisti con gli occhi di oggi non sembrano veri per quanto appaiono (e forse erano) semplici, ingenui, quasi naïf.