In principio fu Calciopoli. Poi il patteggiamento per le sim svizzere di Moggi ufficializzò che la FIGC era diventata il Paese del Bengodi per ogni malfattore

Nessuno lo ricorda, ma dopo la B (2006) la Juventus patteggiò 300.000 euro di multa per le sim svizzere del suo d.g.; vennero poi i 718 mila del Grande Inciucio, Fagioli, Tonali e oggi Inzaghi e Calha

Se anche voi volete iscrivervi al “Club degli Indignati dell’Ultima Ora” per la blanda sanzione (1 giornata di squalifica) inflitta dalla giustizia sportiva a Simone Inzaghi e Calhanoglu per le frequentazioni con i tifosi malavitosi dell’Inter, mettetevi pure in coda: ma sappiate che il club è già sold out, solo posti in piedi. Se invece volete smarcarvi dal gregge, fare una cosa intelligente e aderire all’unico club per cui valga la pena mobilitarsi, sappiate che al “Club degli Indignati della Prima Ora” c’è posto per tutti; anzi, quasi nessuno ne conosce l’esistenza. Perchè riunisce gli indignati non contro i tesserati colpevoli ora di una malefatta, ora di un’altra (partite vendute, scommesse, bestemmie, rapporti non consentiti), ma contro chi gestisce e manovra l’indegno baraccone della giustizia sportiva italiana: e cioè la FIGC che tutti ritengono essere l’acronimo di Federazione Italiana Gioco Calcio e invece è l’acronimo di Federazione Italiana Gioco Corrotto. Perchè la verità è che sono la stessa FIGC e la stessa Procura Federale a ergersi non a protettori delle regole e dei corretti comportamenti ma a protettori dei reati e dei malfattori che li commettono. E per quanto vergognosa sia la squalifica di 1 giornata con cui la Procura Federale ha concluso il patteggiamento con i due tesserati dell’Inter implicati nell’Inchiesta “Doppia Curva”, in confronto alle nefandezze avvenute in passato in tema di patteggiamenti benedetti dalla FIGC quella di Inzaghi e Calhanoglu è una quisquilia.