Klopp: "Il Mondiale per club è una follia, provocherà infortuni in serie". Luis Enrique: "Campi disastrosi, problemi anche in allenamento". Bellingham: "Preoccupato per le ginocchia"

A maggio avevo scritto: "Prima Inter e Juve tornano a casa e meglio sarà per tutti" e il mondo dei tifosi si era ribellato. Oggi però a denunciare i rischi che gli atleti stanno correndo sono tre big

È triste dirlo, ma poichè in Italia il tifo obnubila la mente di 99 appassionati di calcio su 100 e i soli ragionamenti possibili - visto che il cervello diventa un optional - sono quelli fatti con la pancia, per cui se io scrivo articoli critici e avversi al Mondiale per club in cui sono impegnate Inter e Juventus, i tifosi di Inter e Juventus la prendono sul personale e pensano che io voglia sminuire i loro club e il palcoscenico su cui i loro eroi si stanno esibendo in mondovisione (il ragionamento sotteso è: se invece di Inter e Juventus al Mondiale ci fossero Napoli e Roma, o Milan e Atalanta, Ziliani non scriverebbe mai queste brutte cose sul torneo, anzi lo magnificherebbe), perfettamente consapevole di avventurarmi in un campo minato faccio precedere oggi questo mio articolo, a mo’ di atipica introduzione, da tre ritagli di giornale: il primo riguarda l’ex allenatore del Liverpool Jurgen Klopp, il secondo l’allenatore del PSG Luis Enrique e il terzo il giocatore del Real Madrid Jude Bellingham. Il filo conduttore che li lega sono le dichiarazioni rese in questi giorni dai tre personaggi sui problemi e le complicazioni che il Mondiale per club sta avendo, ed è destinato a provocare, sui calciatori che lo stanno disputando (e quindi automaticamente su tutti i club). Io sono un giornalista che non ha mai giocato in serie A e non ha mai allenato squadre di professionisti, quindi potrei dire cavolate; al contrario Jurgen Klopp, Luis Enrique e Jude Bellingham qualcosa di calcio dovrebbero masticarne: difficile dunque che dicano fesserie.