La protesta perfetta di Thiago Motta: "Nasca che richiama Doveri al VAR è lo stesso che non richiamò Di Bello in Juventus-Bologna"
Esemplare j'accuse del tecnico del Bologna dopo l'1-1 di Lecce: non contesta il rigore decretato dall'addetto VAR ma la sua vergognosa disparità di comportamento - Il precedente di Spezia-Lazio 3-4
Che Thiago Motta sia oggi, con Simone Inzaghi, il miglior allenatore di Serie A è sotto gli occhi di tutti; che il suo Bologna, come ho già avuto modo di scrivere in un articolo del 29 settembre (“Lo scandalo Bologna: 6 punti rubati in 3 partite, la squadra di Motta doveva essere 3^ a 13 punti"), sia in assoluto la squadra più danneggiata di un campionato dove meriterebbe di essere terzo in classifica a pari punti con il Milan è altrettanto certo; e che non sia la classe, oltre alla bravura, a far difetto al tecnico rossoblù lo si è visto oggi, nel dopo partita di Lecce-Bologna 1-1, una partita che il Bologna stava vincendo 1-0 e che è finita invece 1-1 per un rigore concesso al Lecce all’ultimo secondo di recupero, un rigore che l’arbitro Doveri ha decretato dopo essere stato invitato a rivedere le immagini dell’azione dall’addetto VAR Nasca. Rigore che c’era: il portiere Falcone, che come il collega Provedel in Lazio-Atletico Madrid, stava segnando a colpo sicuro, questa volta di piede, il gol del pareggio, era stato strattonato e spinto a terra da Calafiori.
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