La vergogna dei media italiani: parlano del Chelsea che rischia le coppe per aver perso 420 milioni in tre anni ma tacciono sulla Juventus che ne ha persi 323 in due anni e a giugno sfonderà i 400
Le regole vietano un rosso superiore a 60 milioni in 3 anni. Certa la multa di 10 milioni rimasta sub judice a luglio 23: ma la gravità della nuova infrazione può spingere i due club fuori dall'Europa
Se esistesse uno strumento in grado di misurare il grado di servilismo di giornali e tv nel mondo del pallone italico, una Scala Mercalli dell’adulazione e della cortigianeria, se mi passate l’espressione un “leccaculometro”, sicuramente in questi giorni questo strumento andrebbe in tilt: troppo forti le vibrazioni avvertite. Eh sì, perchè dovrebbe esserci un limite anche alla piaggeria e alla sottomissione: ma i media del Belpaese, quando di mezzo c’è la Juventus, ogni volta si superano e infrangono la barriera del suono. O meglio: del silenzio.
Direte: perchè Ziliani sta dicendo questo? Lo sto dicendo perchè da un paio di giorni giornali e tv, radio e siti web ci stanno raccontando dei gravi rischi che sta correndo il Chelsea, uno dei club inglesi più quotati: come chiarisce fin dal titolo il Corriere dello Sport (ho scelto un giornale a caso) “Dall’Inghilterra: il Chelsea rischia l’esclusione dalle Coppe europee”.
E come mai? Ce lo spiega Calciomercato.it: “Violato il Fair Play UEFA: nel triennio perdite superiori ai 400 milioni di euro”.
Come poi ci viene spiegato, una delle tre regole del Fair Play Finanziario UEFA, forse la più importante, vieta ai club di accusare a bilancio perdite superiori a 60 milioni complessivi in 3 anni. Invece il Chelsea è in guai grossi: nell’ultimo triennio ha registrato perdite per addirittura 420 milioni di euro (385 milioni di sterline), perdite che ha disperatamente tentato di mascherare, o attenuare, vendendo a se stesso due hotel e la squadra di calcio femminile appartenenti però allo stesso proprietario del club, Todd Boehly. L’UEFA non ha naturalmente ritenuto validi questi introiti in quanto provenienti da “transazioni con parti correlate”, cioè soldi del Chelsea immessi nelle casse del Chelsea, e adesso la situazione è la seguente: il club sta cercando di trovare un accordo con l’UEFA che preveda, al fine di evitargli l’esclusione dalle coppe fin dalla prossima stagione, una forte multa e l’apertura di un Settlement Agreement della durata di tre anni nel corso dei quali il club s’impegna a rientrare sotto l’asticella dei limiti imposti dall’UEFA esponendosi, in caso contrario, alla squalifica dalle coppe. Fra un mese, a metà maggio, conosceremo la decisione. Nel frattempo anche la Premier League, su sollecitazione degli altri 19 club, sta valutando il dossier-Chelsea per arrivare a decidere quali provvedimenti prendere sul conto del club allenato da Maresca.
Tutto chiaro? Perfetto. Come chiara e semplice è, venendo a noi, la situazione della Juventus. Che tanto per cominciare, lo ricorderete, nel luglio 2023 venne squalificata dall’UEFA per un anno dalle coppe per le gravi irregolarità nascoste nei suoi bilanci nelle cinque stagioni precedenti. La stessa Juventus ne aveva dato notizia in questo comunicato ufficiale diramato in data 28 luglio 2023.
E sì, avete letto bene. Oltre alla squalifica di un anno alla Juventus era stata inflitta una multa di 20 milioni: 10 da pagare subito (le sono stati trattenuti quest’anno dagli introiti derivanti dalla partecipazione alla Champions) e 10 che avrebbe dovuto pagare se i bilanci al 30 giugno 2023, 2024 e 2025 non fossero risultati in regola con le norme del FPF UEFA.
E qui arriva la prima notizia; che sarebbe il caso di rendere nota alla proprietà Exor, ammesso che già non ne sia informata. La notizia è che i 10 milioni della vecchia multa rimasti sub judice dovranno adesso essere pagati dalla Juventus. La società infatti non ha rispettato le regole nè nel bilancio al 30 giugno 2023, nè nel bilancio al 30 giugno 2024 e non le ha rispettate nemmeno nel bilancio che andrà a chiudere fra meno di tre mesi, al 30 giugno 2025. E il perchè lo sanno tutti: peccato che soltanto io lo scriva mentre tutti hanno il terrore cieco di farne cenno. È successo infatti che la Juventus, esattamente come il Chelsea, abbia chiuso in modo catastrofico i suoi ultimi bilanci con una perdita di 123,7 milioni nel 2022-23 e di 199,2 milioni nel 2023-24 per un totale, in due anni, di 322,9 milioni. E sta succedendo che in grave passivo verrà chiuso anche il prossimo bilancio, il terzo, che porterà la Juventus a registrare una perdita che porterà il totale del triennio a superare i 400 milioni, forse oltre i 420 del Chelsea e in ogni caso drammaticamente lontana dal tetto di 60 milioni consentito dall’UEFA.
Ora, considerando che i bilanci della Juventus sono pubblici e che la stessa Juventus - come società quotata in borsa - li rende noti con tanto di comunicati ufficiali, la domanda che sorge spontanea è: come mai i media italiani parlano del Chelsea che rischia l’esclusione dalle coppe per perdite superiori a 400 milioni e non dicono niente, ma proprio niente, sul conto della Juventus che ha accumulato perdite superiori a 400 milioni e che a differenza del Chelsea è addirittura recidiva, tant’è vero che per irregolarità nei bilanci è reduce da una squalifica di un anno ed è chiamata a pagare ora anche la seconda metà della multa da 20 milioni inflittale due estati fa in sovrappiù alla cacciata dall’Europa? Se è possibile saperlo, qual è il motivo per cui i media italiani mettono alla gogna il Chelsea e si dimenticano della Juventus quando le infrazioni e le violazioni commesse sono le stesse e anzi la recidività di Madama rende la sua posizione ancor più pesante?
Dice: ma la proprietà Exor, come sempre ha fatto, anche questa volta interverrà ripianando le perdite con un aumento di capitale. Niente da dire. Peccato che ciò non sposti di una virgola i termini della questione e non cancelli l’inadempienza del club: esattamente come nel caso del Chelsea, i soldi iniettati da Exor sono introiti provenienti da “transazioni con parti correlate”, di Juventus che pompa soldi nelle casse di Juventus. Mentre quel che conta qui sono le perdite a bilancio. E come il Chelsea, la Juventus ne ha accumulata una superiore di almeno 7 volte alla perdita massima consentita.
Ora, essendo questa situazione nota a tutti, perchè nessuno dice niente? La Juventus, quella del nuovo management Scanavino-Ferrero-Giuntoli insediato da John Elkann, è già stata ritenuta colpevole di “bilanci non conformi” dalla Consob esattamente come tre anni fa quando il pronunciamento dell’organismo di controllo fece scattare l’Inchiesta Prisma della Procura di Torino che portò alla decapitazione dell’intero CdA, ai processi sportivi e penale (quest’ultimo ancora in corso) e alle maxi squalifiche di tutti i massimi dirigenti a cominciare da Agnelli e Paratici. E se contro la delibera Consob la Juventus si è rivolta al TAR del Lazio bloccandone al momento le conseguenze, per il mancato rispetto del FPF dovrà presto rendere conto all’UEFA. Il Chelsea lo sta già facendo come tutti i media inglesi, BBC in testa, stanno da tempo riferendo.
Silenzio assoluto invece qui da noi sulla Juventus. Che alla notizia della promozione di Gravina a vice presidente vicario di Ceferin all’UEFA ha tuttavia acceso un cero alla Madonna PGV (per grazia ricevuta). Se nell’estate 2023 i tre anni di squalifica chiesti dal CFCB vennero ridotti a uno grazie anche ai buoni uffici e all’intercessione del presidente federale che in Italia aveva appena teleguidato il vergognoso inciucio del patteggiamento cancella-processi, oggi ci sarà bisogno del miglior Gravina “salva-brand” per limitare al minimo le sanzioni cui inevitabilmente la Juventus andrà incontro in sede UEFA.
Inutile aggiungere che mentre in Inghilterra tutti i club di Premier si sono schierati contro il Chelsea che ha giocato violando le regole rispettate da tutti, in Serie A non c’è un club che sia uscito allo scoperto chiedendo provvedimenti contro la Juventus che continua a fare strame delle regole falsando la regolarità dei campionati. Tutti zitti e tutti in fila come nelle processioni che si concludono con l’inchino al boss del paese : con i media intenti a dar fiato alle trombe e a far rullare i tamburi come nella migliore tradizione dello Strapaese italiota.
La messa è ricominciata: scambiamoci un segno di pace.
Se di una cosa, o di un crimine, non se ne parla... allora questo non esiste.
Questa la logica mafiosa dei truffatori che da sempre guidano lo Straordinario Brand.
I servili pennivendoli italioti coprono i crimini gobbi, i contabili di Elkann sono maestri del gioco delle tre tavolette, l'impiegato gravina ha rinnovato il mandato Uefa dove continuerà a portare valigette imbottite per "oliare i meccanismi".
Scommettiamo che anche questa volta se la cavano con un paternalistico buffetto....?
Buone notizie, Setta dei Zilianiati! Ma ahimè, non per voi…
In un martedì dove l’indice FITSE MIB ha chiuso con un +2,49%, recuperando 819,02 punti base, il titolo bianconero è risalito fino al 4,22%. Le azioni ora valgono 2,8140 euro ciascuna e la capitalizzazione di mercato è tornata sopra la soglia del miliardo di euro: 1,07 miliardi.
Buona serata!