Licenziamento Allegri: se il giudice darà ragione a Max, la Juventus spenderà più di 30 milioni tra lui e Motta per la panchina
Allegri ha deciso: porterà la Juve in tribunale. Come per Ronaldo che reclamava gli stipendi, Madama deve ora accantonare una forte somma nel "Fondo rischi": con CR7 non lo fece ma la Borsa lo impone
In tribunale a Roma per rispondere delle malefatte amministrative del vecchio CdA guidato da Andrea Agnelli; in tribunale per ricorrere contro la sentenza del Collegio arbitrale che l’ha condannata a pagare a Ronaldo 10 milioni di emolumenti non corrispostigli; ancora in tribunale, prossimamente su questi schermi, portata questa volta non da un suo ex giocatore ma dal suo ex allenatore Massimiliano Allegri; il quale, ricevuta la notifica di “licenziamento per giusta causa” - in soldoni: interruzione istantanea degli stipendi che la Juventus deve corrispondergli fino al 30 giugno 2025 -, ha deciso d’impugnare il provvedimento e di rivolgersi al tribunale del lavoro e al giudice del lavoro. Per chi non lo sapesse, o non lo ricordasse: tra i cinque motivi di “giusta causa” addotti dalla Juventus nella lettera di licenziamento inviata ad Allegri ce ne sono due ritenuti particolarmente gravi, l’aggressione con tanto di minacce e strattonamenti al direttore di Tuttosport Guido Vaciago e la duplice piazzata messa in atto nei confronti del direttore sportivo Cristiano Giuntoli che Allegri ha prima tentato di allontanare dal campo al momento della premiazione (scena ripresa dalle telecamere e andata in mondovisione) e poi ha continuato a insolentire mentre la comitiva juventina faceva ritorno in albergo, il tutto davanti a svariati testimoni.
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