PALLA AVVELENATA di Paolo Ziliani

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Lippi: "Perchè non mi hai chiesto di Baggio?" Balzarini: "Ma Marcello, io pensavo di farti un favore..."

Lippi: "Perchè non mi hai chiesto di Baggio?" Balzarini: "Ma Marcello, io pensavo di farti un favore..."

Storia di un inviato televisivo che ha trascorso la sua vita professionale al seguito della squadra per la quale fa il tifo e che sfotte i colleghi che fanno i giornalisti e non gli addetti stampa

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Paolo Ziliani
mag 31, 2023
∙ A pagamento
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Lippi: "Perchè non mi hai chiesto di Baggio?" Balzarini: "Ma Marcello, io pensavo di farti un favore..."
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Ho lavorato a Mediaset per quasi 30 anni, dal 1988 al 2016, ideando, scrivendo e curando tanti programmi sportivi: da Calciomania all’Appello del Martedì, da Guida al Campionato in versione entertainement (da Gene Gnocchi in poi) a Controcampo fino alla Tribù del Calcio, sono stato responsabile di centinaia e centinaia di trasmissioni. Ebbene, negli anni in cui mi occupavo, contemporaneamente, di Guida al Campionato e Controcampo prima edizione, quella condotta e curata assieme a me da Sandro Piccinini, cioè da fine anni 90 al dopo Calciopoli, mi trovai alle prese - e Piccinini con me - con un problema spinoso: come usava ai tempi nei quotidiani, e in buona parte accade pure oggi, anche allo sport di Mediaset c’era l’usanza di avere un giornalista fisso al seguito di Juventus, Milan e Inter. Ai tempi avevamo Gianni Balzarini sulla Juventus, Carlo Pellegatti sul Milan e se non ricordo male Antonio Bartolomucci sull’Inter. A Piccinini e a me questa cosa non piaceva. Perchè questi inviati erano anche tifosi delle squadre che quotidianamente seguivano e non era, questa, una cosa buona: il rischio era che l’affetto e il tifo sconfinassero nell’indulgenza e che il racconto di cose, fatti e personaggi ne risultasse condizionato. Ne parlavamo continuamente col direttore dello sport, Ettore Rognoni; ma l’usanza era così radicata e consolidata che provare a spazzarla via pareva un’impresa. Rognoni prendeva tempo, ma poi non cambiava mai niente.

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