Marconi (Pisa), Santini (Padova), Lerda (Pro Vercelli): senza prova-tv presero dieci giornate. La giustizia forte coi deboli e debole coi forti
Ricordate il Chievo spazzato via e la Reggina spedita in C mentre alla Juventus veniva regalato il patteggiamento? Il verdetto sul caso Acerbi ci dirà molto sul senso di giustizia del calcio italiano
Ricordate il Chievo cancellato dal calcio e la Reggina mandata in Serie C per aver commesso illeciti amministrativi infinitamente meno gravi - oltre che meno numerosi - rispetto a quelli che nella primavera scorsa vennero contestati alla Juventus ma che le vennero abbuonati, e finirono nel nulla, grazie all’inciucio con la FIGC che consentì alla società bianconera di cancellare ogni sua colpa dietro pagamento di una risibile multa di 718 mila euro? Il classico, conclamato, indegno caso di due pesi e due misure. La vergogna di una Federazione che si mostra forte con i deboli e debole con i forti. Ebbene, poichè il verdetto del giudice sportivo sul caso Acerbi-Juan Jesus è ormai imminente (potrebbe arrivare già domani o al più tardi mercoledì), è il caso di dire oggi, col senno di prima - perchè col senno di poi sono capaci tutti - alcune cose importanti: non a salvaguardia dei forti, ma dei deboli. Ai quali non si fanno mai sconti. E che pagano duramente senza che nessuno alzi mai la voce a loro difesa: questione di brand, per dirla alla Gravina.
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