Mentre Elkann vara l'ennesimo aumento di capitale, la notizia è che la Juventus nel 2024 ha speso 34 milioni per i procuratori: fanno 327 negli ultimi 9 anni, il 20% di tutto il calcio italiano
Non contenta, a gennaio 2025 ne ha spesi 2,7 per gli agenti di Kelly e 2,6 per quelli di Kolo Muani. Dai 27 per Pogba agli 11,6 per Vlahovic ai 10,5 per De Ligt ai 10 per Rabiot, storia di una follia
L’avrete letto tutti: non più tardi di qualche giorno fa, avendo la Juventus licenziato Thiago Motta ma ritrovandosi in mutande, cioè senza il becco di un quattrino per far fronte alle spese dell’allontanamento dell’allenatore e del suo staff, la proprietà Exor è intervenuta - nella persona di John Elkann - versando in cassa 15 milioni a mo’ di anticipo su un aumento di capitale, l’ennesimo, già deliberato, che dovrebbe essere di 110 milioni e il cui preciso ammontare sarà deciso a settembre a conclusione del calciomercato. Per la cronaca: si tratta della quarta ricapitalizzazione che fa seguito ai 300 milioni stanziati nel 2019, ai 400 stanziati nel 2021 e ai 200 stanziati nel 2024, per non parlare dei 175 milioni del “bond Ronaldo” emesso nel febbraio 2019 che la Juventus ha rimborsato con gli interessi a fine febbraio 2024.
Ebbene, in un quadro come questo che mostra un miliardo versato a fondo perduto dagli azionisti nelle casse bucate della società è giunta ieri la notizia, comunicata come ogni anno dalla FIGC nel suo prospetto “Trasparenza”, che nel 2024 la Juventus è stata la società che ha pagato più soldi ai procuratori: 34 milioni (per l’esattezza 33.989.949,48), 10 più dell’Inter seconda, 15 più del Napoli terzo, 16 più della Roma quarta, 19 più del Milan quinto. La FIGC monitora questo aspetto da nove stagioni: e se può interessare, negli ultimi nove anni, dal 2016 al 2024, la Juventus ha versato nelle tasche degli agenti la bellezza (o la sconsideratezza) di 327,3 milioni, alla media di 36,36 milioni bonificati ogni anno. Per dare l’idea di ciò di cui si parla, la Juventus ha speso da sola il 20% dell’intero ammontare pagato ai procuratori da tutto il calcio italiano. Se la “Stecca agli agenti” fosse una disciplina olimpica, avremmo la Juventus medaglia d’oro (327,3 milioni), l’Inter medaglia d’argento (215,5 milioni) e la Roma medaglia di bronzo (182,6 milioni): e dopo averle fotografate sul podio della specialità applaudiremmo un terzetto che da solo ha versato nelle tasche dei procuratori il 44% dei soldi spesi da tutto il movimento.
Aggiungere commenti sarebbe superfluo; almeno da parte mia, che sull’argomento scrivo da anni, naturalmente in splendida solitudine. Ma se siete di stomaco forte, vi consiglio vivamente di leggere l’articolo che scrissi su questa purulenta piaga del calcio italiano (che naturalmente vede la Juventus sguazzarvi da sempre da prim’attrice) il 6 agosto di un anno fa. Leggerete cose che voi umani mai avreste potuto immaginare, a cominciare dai 49 milioni intascati da Mino Raiola (che i tifosi della Juventus, ad ogni suo passaggio a Torino, idolatravano al pari di un top player riservandogli alla Continassa accoglienze da mille e una notte manco fosse Leo Messi) nell’affare Pogba-Juventus-Manchester United per finire ai milioni intascati da mamma Rabiot e dagli agenti di Szczesny, Ramsey e Alex Sandro per… non fare niente. Avete capito bene: per non fare niente. E se avete 5 minuti di tempo e di pazienza per leggere, capirete tutto.
Il pezzo che vi consiglio di non perdere lo trovate qui. Buon divertimento.
Non abbiamo una lira però facciamo ricchi gli agenti: in 8 anni la Juve ha speso per loro 293 milioni (poteva comprarsi Bellingham, Nico Williams, Olmo e Koopmeiners)
Quando Ramsey giunse all'ultimo anno di contratto i suoi agenti ebbero 3 milioni di bonus, quelli di Alex Sandro 1,6, quelli di Szczesny 2,3. Il mistero del debito da 13,5 milioni con Mino Raiola
Secondo un report ufficiale reso noto in questi giorni dalla FIGC, i club di Serie A hanno speso nel 2023 per pagare le commissioni agli agenti 220,2 milioni battendo il record stabilito nel 2022 quando la spesa era stata di 205,7 milioni. Particolare raccapricciante: negli ultimi 8 anni i presidenti dei nostri club hanno dirottato nelle tasche degli agenti il 7,16 % dell’intero fatturato della Serie A, per la precisione 1,51 miliardi rispetto a un fatturato di 21,1 miliardi. Nonostante siamo con le pezze al culo, nessuno in Europa butta i soldi come noi in questo modo: nemmeno i ricchissimi inglesi della Premier League che rispetto a noi fatturano il triplo ma destinano alla spesa per gli agenti solo il 5,45 % del loro fatturato.
Realtà sconfortante, per non dire incommentabile. Come avvilente è la notizia nella notizia - silenziata come sempre dai media italioti - che un quinto di questa montagna di soldi che esce dal circuito del calcio senza farvi più ritorno, quindi progressivamente impoverendolo, li ha spesi e continua a spenderli la Juventus. Negli ultimi 8 anni Madama ha speso solo per commissioni agli agenti la bellezza (o meglio: la schifezza) di 293,4 milioni che corrispondono al 19,39 % della spesa di tutta la Serie A. Per dare un’idea di cosa siano 293,4 milioni e che cosa ci si potrebbe fare, basti dire che il Real Madrid per acquistare Bellingham ha speso un anno fa 103 milioni e che due giovani campioni d’Europa come Nico Williams e Dani Olmo sono acquistabili oggi pagando la clausola di rescissione che per entrambi è di 60 milioni. 103 + 60 + 60 fa 223 milioni: a Madama avanzerebbero 70 milioni con cui potrebbe procedere all’acquisto di Koopmeiners e risparmiare ancora 10-15 milioni. Invece, i 293,4 milioni con cui potevi comprare Bellingham, Nico Williams, Dani Olmo e Koopmeiners sono stati spesi per rimpinguare i conti in banca di Mino Raiola, Jorge Mendes, Veronique Rabiot e di tutti i fortunati agenti con cui Madama è venuta a contatto dal 2016 a oggi.
Per come la vedo io, è uno scandalo. Uno scandalo di cui scrivo inascoltato da anni. Il tweet che vedete sotto è dell’estate 2020 e si riferisce alla vergogna, o meglio all’indecenza, dell’operazione-Pogba portata a termine quattro anni prima, nell’estate 2016, in concerto tra la Juventus di Agnelli, il procuratore di Pogba Mino Raiola (oggi scomparso) e il Manchester United.
A quell’immorale affare di mercato avevo dedicato svariati articoli di denuncia usciti sul Fatto Quotidiano. Cos’era successo? Era successo che la Juventus si era accordata per cedere Pogba al Manchester United per la cifra record di 105 milioni. Ebbene, di quei 105 milioni, 27 erano finiti nelle tasche di Raiola di pura commissione; poi Pogba ne aveva aggiunti di tasca sua 2,6; e il Manchester aveva chiuso il cerchio bonificando all’agente (al di fuori dei 105 milioni dell’accordo) una parcella da 19,4 milioni. Riassumendo: il procuratore di Pogba si era messo in tasca per quel solo affare di mercato 49 milioni. E se nessuno di voi ha fatto pensieri strani sulla destinazione finale di quella montagna di soldi, alzi la mano. Il bello è che tutto era avvenuto alla luce del sole, tant’è vero che le somme che ho citato vennero fedelmente riportate nei bilanci ufficiali sia della Juventus sia del Manchester.
Per tutti questi anni la Juventus è andata avanti comportandosi così. Quando nell’estate 2019, scottata per l’eliminazione dalla Champions patita per mano dei giovani dell’Ajax, Agnelli e Paratici decisero di portare a Torino De Ligt, il difensore olandese autore del gol del decisivo 2-1, il contratto venne siglato su queste basi: 75 milioni all’Ajax più 10,5 di “oneri accessori” all’agente del calciatore. Che guarda caso si chiamava Mino Raiola e al quale per misteriosi motivi i dirigenti juventini hanno continuato a rivolgersi (Matuidi, Kean, Wesley, Ihattaren: ma in principio furono Ibrahimovic e addirittura Nedved) e a pagare commissioni milionarie a ogni trattativa; oltretutto, come potete leggere nel pezzo che trovate sotto e che scrissi nel luglio 2019, la Juve fece tutto questo andando contro le indicazioni della FIGC che fissava la percentuale massima spettante agli agenti al 3 % del valore di ogni trasferimento (esempio: nel caso di De Ligt, 2,25 milioni e non 10,5).
Tutto regolare? Viene da ridere soltanto a pensarci. Solo andando a memoria, dai 27 milioni versati a Raiola per Pogba nel 2016 agli 11,6 riconosciuti a Ristic, agente di Vlahovic, nel gennaio 2022, la Juventus si è letteralmente svenata in quanto a “stecche” pagate agli agenti: la mamma di Rabiot si è fatta ricca con i 10 milioni intascati nel 2019 alla firma del contratto più i 2 avuti come gentile cadeau l’estate scorsa solo per la gentilezza di avere autorizzato il prolungamento del contratto del figlio per un anno. Quando Ronaldo nel 2018 passò dal Real alla Juve, Jorge Mendes, il suo procuratore, intascò 12 milioni. Ma le nefandezze commesse dalla Juventus in tema di prebende ai procuratori toccano vette altissime anche con i comprimari. Pochi lo sanno, ma quando Ramsey - il flop gallese portato a Torino con stipendio d’oro - nell’estate del 2022 iniziò la sua ultima stagione in bianconero, anche se non giocò mai una partita (tant’è che a gennaio venne sbolognato ai Rangers) i suoi agenti dell’Avid Sports Group ricevettero un compenso-extra di 3 milioni; e lo stesso discorso vale oggi per gli agenti della scuderia CAA Stellar di Szczesny per i quali l’1 luglio è scattato un “bonus” da 2,333 milioni per essere giunto, il loro assistito, all’ultimo anno di contratto (anche se Giuntoli ha deciso di mandarlo via). E anche se non ci crederete, quando l’estate scorsa Alex Sandro cominciò la sua settima e ultima stagione con la maglia bianconera, il suo agente Pablo Miranda ricevette lui pure una prebenda di 1,65 milioni. Per ringraziarlo dell’incommensurabile regalo di aver tenuto Alex Sandro (mica Djalma Santos) per così tanto tempo alla Juve.
Direte: vabbè, una gestione folle quella della Juventus con i procuratori, ma l’importante è che tutto sia stato fatto secondo le regole e alla luce del sole. Beh, mica tanto. Almeno stando alla Procura di Torino che tra le mille malefatte contestate alla società bianconera ha trovato, oltre al debito con Ronaldo (per cui il club è già stato condannato a pagare al portoghese 10 milioni) anche un debito indovinate con chi? Pace all’anima sua, con Mino Raiola (quindi con chi oggi ha ereditato il suo studio, il fratello Vincenzo e l’avvocato Rafaela Pimenta), nientemeno che 13,5 milioni di cui nessuno ha capito la natura e di cui Agnelli & company saranno chiamati a dare spiegazioni, tra le tante che dovranno fornire, nel processo di Roma per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio dello stesso Agnelli, di Paratici, di Nedved, di Arrivabene e di altri setti dirigenti dell’area amministrativa.
Naturalmente, in questo disgustoso e pacchiano scandalo che mette alla berlina tutto il calcio italiano, la Juventus è solo la punta dell’iceberg. A spalleggiarla ci sono infatti due altri top club, l’Inter e la Roma, che in quando a “stecche” pagate agli agenti non scherzano: 190,8 milioni l’Inter, 165,5 milioni la Roma. Il che significa che Juventus (medaglia d’oro), Inter (argento) e Roma (bronzo) hanno da sole speso il 43 % del monte-commissioni di tutta la Serie A messa assieme.
Dal campionato col verme è tutto: linea allo studio (medico, se per caso vi state sentendo poco bene).
Mantenere e sviluppare il dominio della Cupola mafiosa sul calcio itaGliano costa.
E non poco.
Ma la più grande vergogna, che ne certifica la profonda corruzione ed il totale asservimento, è il silenzio tombale di media, sistema giudiziario, Lega e Figc.
Tutti zitti ed a occhi bassi davanti ai padroni mafiosi.
Tutti.
Tranne un'anima coraggiosa ed amante della Verità che paga di persona il suo essere "Hombre Vertical".
Grazie Paolo ...!
Su questo tema De Bruyne è stato un geniale innovatore (del buon senso)
https://www.panorama.it/attualita/sport/kimmich-de-bruyne-rinnovo-senza-procuratore