Mentre il TAR deciderà se i bilanci della nuova Juve non sono "conformi" come dice Consob, a marzo la stessa Consob chiuderà il procedimento su nuove operazioni di mercato-Juve che ritiene irregolari
A beneficio di tutti coloro che mi chiedono maggiori ragguagli sui vari contenziosi in corso tra Consob e Juventus, di cui nessun media parla, riassumo la situazione con documenti ufficiali alla mano
Poichè sono in molti a chiedermi ragione di diversi miei articoli, come l’ultimo di ieri, in cui tra le altre cose parlo di “nuovi procedimenti” avviati dalla Consob in capo al nuovo management della Juventus cui l’organo di controllo contesta il reato di licenziare, come la vecchia Juventus, “bilanci non conformi”, cioè irregolari, nè più nè meno di com’era usanza del vecchio management facente capo all’ex presidente Andrea Agnelli, un intero Cda che venne spazzato via dopo l’esplosione dello scandalo “Inchiesta Prisma” nata proprio sull’abbrivio della scoperta fatta da Consob delle malefatte nei bilanci juventini (per la cronaca: un procedimento si è già chiuso con una delibera di colpevolezza cui la Juventus ha opposto ricorso al TAR del Lazio: che un giorno o l’altro ci farà sapere), iniziative della Consob di cui nessuno ha mai letto niente nè sui giornali sportivi nè sui giornali d’informazione, nè ha mai sentito parlare in radio o in tv, pensando di fare cosa gradita a tutti ripubblico oggi un mio articolo del 10 novembre scorso in cui davo conto del lungo, ostinato, interminabile braccio di ferro in atto tra l’organo di controllo delle società quotate in Borsa diretto da Paolo Savona e il club bianconero di proprietà di John Elkann (leggi Exor). Non prima di aver ricordato a chi mi legge sempre (i miei abbonati), e di aver svelato a chi si abbevera ai media dell’Istituto Luce e legge con fiducia la Gazzetta o il Corriere dello Sport o Tuttospot, o magari è abbonato a DAZN o Sky - e quindi non ha mai saputo niente di quel che bolle nel pentolone maleodorante della Real Casa -, che l’ultimo procedimento aperto dalla Consob in data 25 agosto 2024 sul conto della Juventus per altri, nuovi illeciti ravvisati nei suoi bilanci, si chiuderà a breve, a detta della stessa Consob entro marzo. Sapremo insomma presto, diciamo tra un mese circa, se dopo aver inchiodato il vecchio Cda targato-Agnelli alle sue colpe e dopo aver deliberato la colpevolezza del nuovo Cda anche sui bilanci “non conformi” della Juve del Nuovo Corso (delibera al momento stoppata dal ricorso di Madama al TAR), per la terza volta il massimo organo di controllo delle società “quotate” chiederà conto alla Juventus di nuovi illeciti e di nuovi imbrogli.
Questo è l’articolo che ho scritto sul tema tre mesi fa: inutile dire nel più assordante dei silenzi.
Non ci si può credere! La Consob ha aperto un nuovo procedimento contro la Juventus: con operazioni di mercato scorrette ha gonfiato il costo delle sue azioni
La notifica è del 25 agosto: è la seconda arrivata al nuovo management, a marzo ci saranno le conclusioni. Contestate 16 operazioni illecite tra cui quelle di "recompra". C'è un dirigente nel mirino
Lo so, penserete che vi stia prendendo in giro, che voglia prendermi gioco di voi. Invece no. Quante volte abbiamo sentito dire che la realtà supera la fantasia? Beh, nel caso della Juventus e della sua predisposizione, o per meglio dire vocazione all’imbroglio, l’affermazione è totalmente vera. E insomma sì, è proprio come avete letto nel titolo: dopo il primo procedimento aperto dalla Consob a carico di Madama nel 2022 con la delibera che diede il la allo scandalo dell’Inchiesta Prisma con le squalifiche di dirigenti e squadra e l’apertura del processo penale tuttora in corso a Roma, e dopo il secondo procedimento del 2023 con relativa delibera (cui Madama ha opposto ricorso al TAR del Lazio) sui “bilanci non conformi” che anche il nuovo management sta continuando a redigere in spregio alle normative e ai principi contabili internazionali, è scattato a fari spenti (alzi la mano chi ha letto la notizia su qualche giornale) il terzo procedimento Consob versus Juventus datato 2024: per la precisione l’atto è stato notificato alla società bianconera il 25 agosto, mentre infuriavano le ultime trattative di calciomercato, e informa che le conclusioni dell’organo di controllo verranno rese note entro il prossimo mese di marzo. Insomma, non c’è due senza tre.
Del nuovo procedimento avviato dalla Consob contro la Juventus mi sono accorto quasi per caso leggendo il comunicato emesso dal club il 27 settembre scorso in occasione dell’approvazione del progetto di bilancio al 30 giugno 2024. A pagina 9, nel paragrafo intitolato
PRINCIPALI FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO IL 30 GIUGNO 2024
si legge (riporto testualmente).
Contestazione da parte di Consob ai sensi dell’art. 187-septies del D.Lgs 58/98 e dell’art. 15 del Regolamento 596/2014
“In data 5 agosto 2024 la Consob ha notificato a (i) Juventus, e (ii) taluni ex amministratori e manager e a un manager attualmente in carica (complessivamente i “Dirigenti”) una contestazione ai sensi dell’art. 187-septies del D.Lgs. 58/1998 per asserita violazione dell’art. 15 del Regolamento (UE) 596/2014 e per l’asserita commissione di illeciti di manipolazione del mercato con riguardo all’informativa fornita al pubblico da JFC dal 28 marzo 2020 al 22 novembre 2022 (la “Contestazione”).
I fatti oggetto della Contestazione sono i medesimi già oggetto dei procedimenti avviati da Consob nei confronti di Juventus negli esercizi 2022/2023 e 2023/2024 (che hanno condotto alle delibere n. 22482/2022 e n. 22858/2023, già oggetto dei comunicati stampa del 21.10.2022, 20.11.2022, 2.12.2022, e del 27.10.2023 e 9.11.2023). Nella Contestazione (similarmente a quanto contestato nella richiesta di rinvio a giudizio formulata in data 17.07.2024 e attualmente innanzi al GUP di Roma) si afferma che l’informativa resa con riferimento a (i) n. 16 operazioni di cessione e contestuale acquisto dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori (c.d. “operazioni incrociate”), (ii) gli accordi di riduzione salariale e i successivi accordi di integrazione salariale/loyalty bonus realizzati nelle stagioni sportive 2019/2020 e 2020/2021 (c.d. “manovre stipendi”) e (iii) n. 5 “promemoria” o “memorandum” - attinenti a talune operazioni di calciomercato risalenti agli esercizi 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020 - non adeguatamente formalizzati né depositati presso la Lega, e concernenti l’eventuale riacquisto dei calciatori oggetto di trasferimento da parte di Juventus (c.d. “accordi di recompra”) sarebbe stata idonea a fornire, e avrebbe asseritamente fornito, indicazioni false e fuorvianti in merito all’offerta e al prezzo delle azioni Juventus, nonché sarebbe stata idonea a fissare, e avrebbe asseritamente fissato, il prezzo delle azioni della Società ad un livello anormale e artificiale quantomeno nel periodo dal 28 marzo 2020 sino al 22 novembre 2022.
La ricezione della Contestazione comporta l’apertura di un procedimento amministrativo, la cui durata stimata dall’Autorità procedente è fino al marzo 2025. La Società si è già attivata al fine di esercitare il proprio diritto di difesa e di intervenire nel procedimento tramite il deposito di deduzioni scritte.
Si precisa che la Contestazione non equivale ad una sanzione amministrativa e che, pertanto, ad oggi la Società non è stata oggetto di sanzioni amministrative. Con riferimento alle Contestazioni a carico dei soli Dirigenti, si segnala che in caso di conferma delle stesse da parte di Consob, Juventus sarebbe responsabile in solido con i Dirigenti per il pagamento dell’eventuale sanzione pecuniaria.
Ciò premesso, in continuità con il proprio operato, Juventus intende procedere alla presentazione di proprie difese nel contesto del procedimento, ritenendo di aver operato nel rispetto delle applicabili disposizioni normative e regolamentari, anche in materia di informativa al mercato, nonché in linea con la prassi internazionale della football industry”.
Ancora una volta, la Consob accusa la Juventus di compiere brogli in bilancio. E ancora una volta la Juventus risponde, a mo’ di disco rotto, che è la Consob che si sbaglia: lei ha operato nel più totale “rispetto delle disposizioni normative e regolamentari”. Il che è quantomeno curioso: possibile che la Consob, l’organismo regolatore, non conosca le regole e che sia la Juventus che sale in cattedra per insegnargliele? Sarebbe come insegnare al Papa a dire messa. E soprattutto: Madama lo fa sempre ma nessuno le dà mai ragione (vedi, per uscire dall’orticello-Consob, il contenzioso sugli stipendi non pagati a Ronaldo che l’ha vista soccombente).
La verità è che ormai siamo al ridicolo. Per la seconda volta la Consob avverte che c’è un club di calcio, la Juventus, che sta partecipando ai campionati nazionali e europei da fuorilegge, in barba alle regole che come tutti sarebbe tenuta a rispettare, oltretutto in recidiva di comportamento illecito, e nessuno dice niente. Nel frattempo la Juventus blocca i procedimenti appellandosi al TAR del Lazio, ritarda il completamento degli iter amministrativi - e l’avvio degli eventuali, susseguenti deferimenti da parte della dormiente giustizia sportiva e della giustizia penale - e come se niente fosse continua a partecipare al gioco dei campionati nella più completa alterazione delle regole. Se la Consob dice il vero, barando.
Se a voi questa sembra una cosa seria, fatemelo sapere. E naturalmente, se tutto ciò sta bene a Inter e Napoli, a Milan e Atalanta, a Lazio e Roma, a Fiorentina e Torino beh: contenti loro, contenti tutti.
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Questo è invece lo stralcio di un articolo pubblicato due mesi prima, il 5 settembre, che attiene al precedente procedimento avviato da Consob sui “bilanci non conformi” redatti dal nuovo management della Juventus e chiuso dall’ente di controllo con una solenne, totale bocciatura delle tesi difensive contrapposte dai legali bianconeri. Che non hanno perso tempo e si sono appellati al TAR del Lazio nella speranza di prendere tempo e di convincere l’ente amministrativo a dar torto alle conclusioni colpevoliste di Consob. Che a dire il vero finora non si è mai sbagliata.
La Consob smonta la difesa della Juventus e conferma: bilanci non conformi. E mentre Madama ricorre al TAR (!) la Procura FIGC sta a guardare: eppure questo è un fatto nuovo
Sembra un déjà vu, invece è vero: dopo i mille ricorsi fatti (e persi) dalla Juve di Agnelli, ora ci si mettono anche Ferrero e Scanavino. La linea di difesa? Noi abbiamo ragione e la Consob ha torto
Contenzioso Consob-Juventus: riassunto prima di andare a concludere.
In data 31 luglio 2023, cioè poco più di un anno fa, la Consob apre un procedimento informando la Juventus dell’ipotesi di non conformità di due bilanci approvati dal nuovo management: il bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022 e il bilancio consolidato semestrale al 31 dicembre 2022.
Tre giorni dopo, il 3 agosto, la Juventus chiede alla Consob l’accesso agli atti.
Cinque giorni dopo, l’8 agosto, la Consob li rende disponibili.
Il 4 ottobre, due mesi e quattro giorni dopo la notifica, si svolge alla Consob l’audizione della Juventus.
Il 25 ottobre, ventuno giorni dopo l’audizione, a firma del presidente Paolo Savona la Consob diffonde e rende nota la delibera n. 22858: “Accertamento della non conformità del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2022 e del bilancio consolidato semestrale al 31 dicembre 2022 della società Juventus Football Club SpA” nella quale, dopo avere ricordato i fatti che hanno originato il procedimento e aver dato conto delle spiegazioni e contro-deduzioni fornite dalla Juventus nell’audizione del 4 ottobre, le respinge, smontandole una ad una e confermando la non conformità dei bilanci della società bianconera.
Poichè c’è (poteva mancare?) chi mi accusa di falsità e vaneggiamenti nella ricostruzione della vicenda, questa è la parte finale della delibera di cui sopra a firma del presidente Paolo Savona tratta dal documento originale:
“Il presente provvedimento - conclude il comunicato - potrà essere impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro sessanta giorni dalla comunicazione”. Domanda da un milione di dollari: che cosa fa secondo voi la Juventus, che come tutti sanno è la primatista del mondo di ricorsi fatti e di ricorsi perduti, ossia il 100 %? Indovinato: sabato 24 febbraio 2024 annuncia il ricorso al TAR del Lazio contro i rilievi della Consob sui suoi bilanci.
Bilanci che non sono in regola (“non conformi”, come dice l’organo di controllo) non perchè lo dico io, che non avrei né gli elementi né la competenza per stabilirlo, ma perchè a dirlo è la Consob esattamente come aveva fatto due anni prima per i bilanci approvati dal vecchio CdA della Juventus guidato da Andrea Agnelli, CdA che fu immediatamente e interamente rimosso dalla proprietà e che oggi è atteso al processo penale di Roma.
Vi chiederete: quando verrà discusso il ricorso al TAR? Ancora non si sa; e naturalmente vi terrò informati. A margine resta da dire che il 21 giugno scorso la Consob ha sanzionato la società di revisione dei conti della Juventus ai tempi di Agnelli, la ERNST & YOUNG, con una multa di 195 mila euro e due suoi consulenti, Stefania Boschetti e Roberto Grossi, con multe rispettivamente di 30 mila e 70 mila euro. Dico questo perchè l’attuale società di revisione, Deloitte, come ricordavo nel pezzo di ieri, ha riconosciuto alla Consob di brancolare nel buio per l’incompletezza della documentazione fornitale dalla società Juventus e ha ammesso la possibilità che possano emergere elementi informativi nuovi a lei al momento sconosciuti.
Al momento la situazione è chiara: per la Consob, che sui bilanci falsati della Juventus di Agnelli aveva visto giusto (anche se resta un mistero il ritardo con cui è intervenuta), sono falsati anche i bilanci della Juventus di Ferrero e Scanavino. E falsati non poco, ma in modo “rilevante”, come più volte l’organismo di controllo ha tenuto a sottilineare. La Juventus era stata anche invitata, com’è dovere di ogni società quotata in borsa, a “correggere retroattivamente” gli strafalcioni di bilancio fatti dal vecchio management: cosa che la società non ha provveduto a fare, e questo ha innescato ricadute a cascata di ulteriori illiceità sui suoi ultimi bilanci già carichi di abbagli e svarioni, se vogliamo chiamarli così. Il presidente Ferrero però è sereno: “I nostri esperti ci dicono che abbiamo ragione e che i nostri comportamenti sono stati e sono corretti”. Come dire che alla Consob sono un’accozzaglia di dilettanti allo sbaraglio.
Vi chiederete: e la Procura federale in tutto questo? Se ne sta naturalmente a dormire. E il fatto che il procedimento aperto dalla Consob in capo alla nuova Juventus sia in tutta evidenza un fatto nuovo rispetto ai “misfatti antichi” che furono oggetto dell’osceno patteggiamento Juve-FJGC (anche i bilanci di oggi sono considerati irregolari) e che la delibera con cui la Consob certifica non conformi i bilanci redatti dal nuovo CdA sia un documento ufficiale, di pubblico dominio e a disposizione di chiunque desideri prenderne visione - come ho fatto io - da più di un anno, alla giustizia sportiva che riferisce a mastro Gravina non interessa. La parola d’ordine è: non sta succedendo nulla. E Chinè non c’è. O se c’è, sta dormendo.
Non svegliatelo.
Ma il Tar, almeno una tessera clienti Gold o Premium, gliela ha mai rilasciata? In fondo, sono clienti molto affezionati...
Immenso Paolo Ziliani.
LAVORONE!