Milan: tutte le verità che Maldini ha detto e tutte quelle che ha taciuto (A.A.A autocritica cercasi)
La mancata smentita dell'intenzione di portare Pirlo in panchina, la sfiducia a Pioli andato in semifinale Champions a dispetto del disastroso mercato fattogli, la pioggia di infortuni senza rimedio
Sulla bella intervista, per le domande e non solo per le risposte, di Paolo Maldini a Repubblica (complimenti a Enrico Currò), il mondo-Milan - ma direi chiunque sia appassionato di calcio - ha ora tutti gli elementi per farsi un giudizio sulla svolta epocale avvenuta a fine giugno in casa rossonera: e cioè il licenziamento che tanto fece e ancora fa discutere di Maldini e del suo braccio destro Massara da responsabili dell’area tecnica dopo uno scudetto conquistato a dir poco a sorpresa solo dodici mesi prima e una Champions League portata avanti fino alla doppia, amara semifinale contro l’Inter: chiusa sportivamente parlando malissimo ma non certo per i conti societari, letteralmente miracolati dall’inattesa performance europea al punto da consentire al club, dopo tempo immemore, la chiusura del bilancio in attivo.
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