Moggi e Giraudo su Paparesta: "Domani al Processo gli faccio il culo". "Devono massacrarlo". "Traditore". "Faccia da culo". "Lo devono uccidere". "È morto questo qui".

Dopo Reggina-Juventus 2-1 del 7/11/2004 Big Luciano mette in campo l'artiglieria pesante contro l'arbitro Paparesta istruendo Biscardi e i giornalisti della sua scuderia su cosa dire al Processo in tv

Nell’ultimo mezzo secolo, le partite che si sono chiuse con una sconfitta della Juventus determinata (anche) da chiari errori degli arbitri a suo sfavore si contano sulle dita di una mano: diciamo che per una che se ne trova ce ne sono 99 andate in modo opposto, vinte cioè dalla Juventus grazie (anche) a chiari errori arbitrali andati a suo vantaggio. Ebbene: proprio negli anni bui e marci di Calciopoli in cui l’asservimento della classe arbitrale alla Juventus di Moggi & Giraudo era totale - come le indagini e i processi penali e sportivi dimostrarono - e in cui i designatori Bergamo e Pairetto comunicavano col loro boss Big Luciano con telefoni e schede sim che i nostri eroi pensavano essere (ma si sbagliavano) a prova d’intercettazione, si giocò un giorno - era il 6 novembre 2004 e la Procura di Napoli stava indagando sulla Cupola malavitosa da mesi - la partita Reggina-Juventus che finì 2-1 per la squadra calabrese anche a causa di un paio di evidenti errori commessi a danno dei bianconeri dall’arbitro Paparesta: un rigore non concesso sull’1-2 per un chiaro, netto fallo di mano in area di Balestri e il gol del 2-2 siglato da Ibrahimovic a metà ripresa e annullato per un fallo dubbio commesso dallo stesso Ibra ai danni di De Rosa. Ci fu infine un altro gol firmato da Kapo e annullato per fuorigioco (che c’era) dello stesso giocatore al minuto 94 che fece esplodere la Santabarbara juventina: anche perchè Paparesta di lì a poco fischiò la fine dell’incontro. Reggina 2, Juventus 1.