Mondiale per club, Infantino disperato: è senza sponsor, senza tv, Leghe e calciatori si sono rivolti alla Corte Europea e lui ora va a Canossa. Ma forse è tardi

A nove mesi dal via, ancora non si sa in quali città e in quali date si giocheranno le partite. La promessa di un montepremi da sogno è già tramontata: la FIFA rischia una figuraccia mondiale

Sarà anche stata un’idea geniale quella del presidente della FIFA Gianni Infantino di cambiare format al Mondiale per Club trasformandolo in un vero e proprio campionato del mondo a 32 squadre, tipo quello per nazionali, con prima edizione messa in calendario a giugno-luglio 2025 negli USA; quel che è certo è che al fixing di oggi, mercoledì 25 settembre 2024, a meno di nove mesi dall’annunciato esordio il Mondiale per Club (cui avrebbero dovuto partecipare due club italiani, Inter e Juventus) è, per dirla con un eufemismo, in alto mare: e nessuno, tanto meno Infantino, sa se si giocherà oppure no. Come già ho avuto modo di raccontarvi: non si sa quali città ospiteranno le partite; non si conoscono le date e il calendario dei match; non si conosce la formula del torneo; non si sa quali tv trasmetteranno l’evento; non si sa su quali sponsor la FIFA potrà far conto; non si conosce dunque nemmeno l’ammontare del montepremi che i 32 club andrebbero a dividersi. Ma soprattutto, nessuno sa cosa deciderà la Corte Europea che è stata chiamata a pronunciarsi (lo farà a fine anno) su vari ricorsi presentati contro la FIFA e il suo neonato Mondiale da diversi soggetti, in primis il sindacato mondiale dei calciatori (FIFPRO) e l’European Leagues, cioè l’Associazione delle Leghe europee che rappresenta poco meno di mille club di 29 Paesi d’Europa.