Mondiale per club: quando l'UEFA si accorse che la Juventus aveva mentito sui 5 bilanci dal 2018 al 2022
Bandita dalle coppe per un anno, la Juventus non avrebbe potuto prendere parte alle 3 Champions precedenti: tutti i 47 punti del suo ranking sono da invalidare (e tra i danneggiati c'è anche la Lazio)
Lotito dopo Lazio-Milan è già nervoso di suo, quindi non disturbatelo: e però, bisognerebbe trovare il modo di fargli sapere che anche lui (e la sua Lazio) e non solo De Laurentiis (e il Napoli), avrebbe motivo di ricorrere all’UEFA affinchè i punti conquistati da Madama nel ranking-Champions delle ultime quattro stagioni - o meglio tre: in quella in corso è squalificata - le vengano tolti, essendo stato provato con sentenze andate in giudicato e quindi definitive che la Juventus ha preso parte alle Champions 2020-21, 2021-22 e 2022-23 per aver imbrogliato l’UEFA presentandole bilanci truccati: i bilanci reali le avrebbero impedito di presentarsi al via di qualsiasi torneo e non sono io a dirlo, a dirlo fu la stessa UEFA in tempi non sospetti, come fra poco vi mostrerò. E dunque, poichè la Juventus partecipò irregolarmente, non avendone i titoli, non solo alla Champions della stagione scorsa (2022-23) dopo la quale venne colpita dalla squalifica, ma anche alle due Champions precedenti che concorrono al ranking di ammissione al Mondiale 2025, ne consegue che le due squadre classificate al 5° posto nei campionati di Serie A 2021-22 e 2020-21, e cioè la Lazio di Sarri e il Napoli di Gattuso, sarebbero dovuti entrare in Champions al posto della Juventus finita quarta. De Laurentiis ha sicuramente un motivo in più per rimpinguare il suo ricorso, visto che il Napoli non giocò la Champions 2021-22 mentre la Juventus, che la disputò con l’inganno, incamerò ben 16 punti. In quanto alla Lazio, che partecipò all’Europa League 2022-23 portando a casa poco meno di 10 milioni, sappia che la Juventus incassò quell’anno dalla Champions che non avrebbe potuto giocare 78.71 milioni (cifre ufficiali UEFA) pur venendo eliminata agli ottavi dal Villareal: un traguardo tranquillamente alla portata della stessa Lazio, come la Champions in corso sta dimostrando.
Come dicevo: a dire che la Juventus ha preso parte alle Champions 2020-21, 2021-22 e 2022-23 illecitamente, con l’imbroglio, per aver presentato all’UEFA conti e bilanci risultati poi truccati non sono io - non conterebbe nulla -, è stata l’UEFA. Adesso il Belpaese (Istituto Luce compreso) scopre all’improvviso che esiste un caso e tutti cadono dalle nuvole, ma il 9 giugno scorso io avevo già scritto tutto: e non solo avevo anticipato come sarebbe andata a finire (squalifica della Juventus da tutte le coppe e multa di 19,5 milioni: esattamente quel che avvenne un mese e mezzo dopo), ma avevo riportato integralmente il comunicato che l’UEFA aveva emesso l’1 dicembre 2022 (e che i media italioti passarono sotto silenzio) dopo essersi accorta, una volta letto l’incartamento ricevuto dalla Procura di Torino, che le informazioni che la Juventus le aveva fornito sul quadro finanziario degli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022 si erano rivelate false, che l’accordo stretto con l’UEFA era stato tradito: a fronte di tutto ciò, l’UEFA si riservava “di intraprendere qualsiasi azione legale che ritenga appropriata e di imporre misure disciplinari in conformità con le Norme procedurali CFCB applicabili”. Cosa che poi puntualmente avvenne.
Ripeto: scrivevo tutto ciò il 9 giugno scorso mentre tutti facevano finta di niente. Per maggiore chiarezza, riporto qui integralmente il mio pezzo. Che vi consiglio di leggere, così avrete chiaro il quadro della situazione e capirete perchè De Laurentiis ha mille, anzi, un milione di buoni motivi per avviare il ricorso a UEFA e FIFA per chiedere l’esclusione della Juventus dal Mondiale per club.
Ebbene: non solo le cose andarono come le descrissi (Juve bandita dalle coppe per una stagione, multa di 20 milioni 10 dei quali da pagare subito), ma oggi, sei mesi dopo la risoluzione dell’UEFA, la posizione della Juventus si è ulteriormente aggravata. E non tanto perchè la promessa ufficiale fatta all’UEFA di uscire dal Progetto Superlega si è rivelata vana, visto che il contratto firmato con Real Madrid e Barcellona con cui la Juventus ha dato vita alla società “European Super League Company SL” non glielo consente senza il consenso degli altri partner, che gliel’hanno rifiutato (in caso di abbandono ci sarebbero tra l’altro penali astronomiche da pagare); ma perchè la Juventus è tornata di nuovo nell’occhio del ciclone, in quanto a imbrogli nei bilanci, al punto che la Procura di Roma - cui è passata per competenza territoriale l’Inchiesta Prisma - non solo ha confermato in pieno tutti i capi d’accusa formulati dalla Procura di Torino, ma ha aperto un nuovo procedimento in capo al club bianconero, e lo stesso ha fatto la Consob, perchè il nuovo management sta continuando a muoversi seguendo le orme del vecchio Cda presieduto da Andrea Agnelli, insistendo cioè a reiterare gli illeciti amministrativi e contabili che sono costati la decapitazione dell’intero vecchio Cda, 8 anni di squalifica ai quattro dirigenti apicali, le sanzioni in campo sportivo sia in Italia che in Europa, il processo penale in corso a Roma.
Come se tutto ciò non bastasse, il 22 aprile prossimo il Collegio Arbitrale comunicherà la sua decisione sul caso Ronaldo-Juventus a proposito dei 19,5 milioni di stipendi arretrati mai corrisposti che il calciatore portoghese chiede di ricevere. Anche qui, come per le diffide avute da Consob e Procura di Roma, la Juventus sostiene semplicemente di essere nel giusto e di non dovere nulla al suo ex illustre dipendente: tant’è - si legge nell’ultima relazione semestrale - che il club non ha ritenuto di dover accantonare a bilancio nemmeno un euro a fondo rischio.
Concludendo: abbiamo l’UEFA che non solo ha accertato che la Juventus ha truccato le carte nell’arco addirittura di 5 stagioni (tant’è che l’ha mandata a processo, l’ha sanzionata, la Juventus non ha fatto ricorso e la condanna è passata in giudicato), ma alla quale giungono notizie dalla Procura di Roma e dalla Consob che gli imbrogli nei suoi bilanci continuano anche oggi nonostante la dirigenza sia completamente cambiata. Dire che i 47 punti che la Juventus vanta nel ranking Champions valgano zero ne è la diretta conseguenza: è un’ovvietà e il Napoli non dovrebbe faticare a dimostrarlo. Come ho già avuto modo di dire in più occasioni: avete mai visto un ladro colto in flagrante che viene denunciato, processato, condannato in via definitiva e al quale viene però lasciata l’intera refurtiva?
La prescrizione è ciò a cui punta la Juventus, già il passaggio del procedimento tra Torino e Roma ha fatto passare un anno. I tempi non li conosco, figurato che ancora il rinvio a giudizio non è stato formulato. La Procura romana sembra aver sposato in pieno la linea di quella di Torino, ma più di questo - che già è molto - per ora non riesco a dirti.
ecco appunto, avete mai sentito in tv argomentare tali considerazioni esposte da Ziliani basate su fatti inoppugnabili? Certo che no! Nemmeno sulla RAI tv di Stato pagata con soldi pubblici per cui le 4 testate giornalistiche avrebbero dovuto per contratto e deontologia professionale informare i cittadini paganti non solo il canone ma ticket allo stadio abbonamenti pay-tv e molto altro che alimenta il calcio italiano, pubblico pagante avente diritto alla vera informazione, invece a quei fulgidi esempi di libertà di stampa e informazione pare scivoli via tutto o quasi come se fosse successo poco o nulla, ancora ieri sera dopo Lazio-Milan i soloni microfonati suonano trombe e tromboni tra risatine enfatizzazioni del nulla mentre tutto cola a picco come sul Titanic.