Motivazioni Juve: 75 pagine sconsigliate ai deboli di cuore
Il Collegio di Garanzia demolisce il club bianconero dalla prima all'ultima riga. Ma è soprattutto la condanna a rispondere di illecito sportivo (art. 4) a togliere ogni speranza di salvezza a Madama
Sono un massacro, per la Juventus, le 75 pagine di motivazioni del Collegio di Garanzia rese note ieri sera. Chiunque abbia la pazienza di leggerle si accorgerà, innanzitutto, di quale gigantesco bluff sia stato l’annullamento, temporaneo, dei 15 punti di penalizzazione che la Corte d’Appello aveva inflitto alla Juventus, annullamento che aveva provocato giubilo nel popolo bianconero. Sapete perchè ciò era successo? Perchè il Collegio, dopo avere inchiodato alle proprie colpe e responsabilità i massimi dirigenti del club, da Agnelli ad Arrivabene, da Paratici a Cherubini, confermandone le pesanti condanne, dopo aver smontato e demolito tutti i ricorsi dei legali su cavilli e vizi di forma, dopo aver posto una pietra tombale sul destino della Juventus confermando la giustezza del riferimento alla violazione dell’articolo 4 comma 1, quello della lealtà sportiva che rimanda a penalizzazioni in classifica, e non dell’articolo 31 comma 1 che prevede come sanzioni ammende (e questo è un dramma pensando al prossimo processo “manovre stipendi” e a quello sui “club succursali”: altri illeciti, altre penalizzazioni in classifica), all’ultimo giro della giostra accoglieva il ricorso dei consiglieri senza deleghe, figure minori del Cda come Paolo Garimberti, Daniela Marilungo, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Francesco Roncaglio e Pavel Nedved - che in effetti alla Juve contava come il due di picche -, tutti inibiti per 8 mesi, e chiedeva alla Corte di rivedere il giudizio nei loro confronti. Motivo: gli illeciti commessi in tema “plusvalenze artificiali” erano evidentemente colpa dei dirigenti dell’area sportiva e la Corte, secondo il Collegio, avrebbe dovuto valutare più specificamente le responsabilità personali di questi consiglieri non essendo certo che fossero al corrente degli illeciti perpetrati, né che avessero contribuito a metterli in atto. Per questo motivo, assieme all’annullamento delle sanzioni a Garimberti, Marilungo & company veniva giocoforza annullata la penalizzazione di 15 punti in classifica: una volta rivalutato il ruolo svolto dai suddetti membri del Cda, la Corte deciderà quale nuova e più calibrata penalizzazione in classifica infliggere. Ma poiché stiamo parlando di violazione dell’articolo 4, cioè di illecito, dovrà trattarsi di penalizzazione afflittiva che toglierà la Juve la qualificazione alle coppe.
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