Schifosi i cori razzisti contro Vlahovic. E però Juve e FIGC dovrebbero forse darsi una mossa...
Il razzismo è una costante di quasi tutti i nostri stadi: siamo la vergogna d'Europa ma è inutile che piangiamo lacrime di coccodrillo. La Federazione dovrebbe andare a nascondersi: leggete qui...
Dire che i cori razzisti di Bergamo su “Vlahovic zingaro” lasciano schifati tutti, o meglio, lasciano schifate tutte le persone per bene, è il minimo. Dire che cori razzisti identici si erano già sentiti in passato, come ad esempio i cori “Mihajlovic zingaro” o “Sinisa serbo di merda”, ma pochi si erano stracciati le vesti è altrettanto doveroso; forse erano passati inosservati perchè a intonarli erano stati i tifosi del club che oggi (giustamente) s’indigna, la Juventus. Come accadde nel derby Juventus-Torino 1-1 del 6 maggio 2017. “Questa è l’Italia - disse Mihajlovic a fine partita, nel corso della quale guarda caso venne espulso dall’arbitro Valeri -. Comunque, quelli che mi hanno chiamato zingaro possono anche venire da me; non c’è nessun problema, me lo dicono in faccia e li aspetto volentieri. Non c’è nessun problema, gli dico anche dove abito: sono al Principe di Piemonte. Vengono là e me lo dicono in faccia, vediamo se hanno le palle” (intervista rintracciabile ancora oggi su YouTube). Aveva ragione Mihajlovic: questa è l’Italia. E questa era ed è la FIGC che da decenni fa come lo struzzo: testa sotto la sabbia aspettando che tutto passi in cavalleria. Nel frattempo il razzismo dilaga e spopola nei nostri stadi e si manifesta in ogni partita: per colpire ora un nero, ora uno zingaro, ora un terrone. Tutto fa brodo.
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