Scusate il ritardo. Tre anni dopo il ruvido benservito datogli da Agnelli, Tudor - allora vice Pirlo - sta tornando alla Juventus da comandante in capo. Per lui, l'occasione della vita
Nell'estate 2020 Pirlo lo aveva voluto come vice assieme al fidato Baronio: ma il feeling non era scoppiato e a fine anno tutto finì col ritorno di Allegri. A lui la mission impossible del 4° posto
A volte ritornano. Anche le idee. Come quella di portare sulla panchina della Juventus Igor Tudor, croato di Spalato, oggi 46enne, che stando ai rumors sembrerebbe aver vinto il ballottaggio con Mancini, un ballottaggio che il club bianconero ha tenuto in vita con scarsa eleganza (anche nei confronti di Motta) guardando al centesimo e aspettando di vedere quale dei due si accontentasse prima della misera offerta: contratto di soli tre mesi, presenza al Mondiale per club da decidere all’ultimo e niente più che un’opzione - quindi nessuna garanzia - sulla stagione prossima.
Dopo aver vestito da giocatore la maglia bianconera per sette stagioni (1998-2005) a cavallo di fine/inizio millennio, Tudor era ricomparso alla Continassa tre lustri dopo, nell’estate 2020, in una veste completamente nuova: quella di vice allenatore di Andrea Pirlo che a sorpresa era stato chiamato da Agnelli per sostituire in panchina il vittorioso ma poco gradito (ai giocatori e all’ambiente in generale) Maurizio Sarri.
Andrea Pirlo, Igor Tudor, Roberto Baronio. Una triade del tutto inedita in cui l’unico non debuttante, l’unico già esperto non era Pirlo, non era Baronio ma era proprio lui, Tudor; che costretto a smettere di giocare a 28 anni per le conseguenze di un grave infortunio si era subito buttato sulla carriera di allenatore e aveva accumulato esperienza prima in patria (Hajduk Spalato), poi in Grecia (Paok Salonicco), in Turchia (Karabükspor e Galatasaray) e infine in Italia (Udinese) dove aveva fatto ritorno dodici anni dopo l’ultima partita giocata da difensore con la maglia del Siena, ma a carriera di calciatore ormai compromessa.
Quel che successe fra Tudor e Pirlo, tra Tudor e Baronio, tra Tudor e la Juventus in quella non felice stagione che portò alla fine Andrea Agnelli a richiamare in panchina Max Allegri precipitando la Juventus ancor più nel baratro, lo raccontai sul Fatto Quotidiano il 16 maggio 2022. Si era appena conclusa la prima, sconfortante stagione della Juve targata Allegri e lo spettacolo e i risultati erano stati così modesti che sul Fatto avanzai il dubbio: e se l’allenatore giusto fosse stato quello cui nessuno ha pensato, Igor Tudor?
Sono passati tre anni, uno peggiore dell’altro, e la Juventus con un po’ di ritardo sembra oggi averci ripensato. A volte ritornano. Anche le idee.
Assumere un allenatore per 2 mesi, solo per arrivare a fine campionato: se lo avesse fatto una qualsiasi altra Società che non fosse la Juventus sarebbe stata tacciata, giustamente, di incapacità e pressapochismo.
Vedremo ora cosa scriveranno i giornali....
2 soli mesi in una squadra composta male con l'obbligo di arrivare quarti.
Più che occasione della la vita c'è il serio rischio di bruciarsi.