Se nel calcio fossero tutti come Paolo Maldini che gli ultras li schifava, lo diceva e li evitava, forse oggi non saremmo qui a vergognarci della mafia negli stadi
Venticinque anni di Milan trascorsi da un lato vincendo tutto quel che c'era da vincere e dall'altro combattendo una guerra del tutto isolata, da cane sciolto, contro il male del calcio: il tifo ultrà
Strano a dirsi, ma nel palmares di Paolo Maldini, unanimemente considerato come uno dei migliori giocatori della storia del calcio con 25 stagioni trascorse tutte con la maglia del Milan, 5 Coppe dei Campioni vinte alzando il trofeo - unico la mondo - addirittura in tre decenni differenti, 126 partite giocate in nazionale con cui ha preso parte a 4 Campionati del Mondo, nel palmares di Maldini - dicevo - quello che può considerarsi il suo più grande successo, un merito che pochi nel mondo del calcio possono vantare, non viene riportato. “Paolo Maldini - andrebbe scritto negli annali dello sport - è l’unico giocatore della storia del calcio italiano ad essersi apertamente schierato per tutta la sua carriera contro gli ultrà del tifo; in particolare gli ultrà del Milan con cui non ha mai voluto venire a patti e che si è sempre rifiutato di considerare suoi interlocutori”.
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