Serie A: domani sera la Juventus riposa. Affronterà infatti il Torino di Cairo che in 30 derby ne ha persi 23 vincendone uno (inspiegabilmente) nel lontano 2015
Anche se fra i "club amici" di Madama di cui si parla nell'Inchiesta Prisma il Torino non c'è, trovarne uno più amico della Juve è impossibile. Qui il pezzo che scrissi un anno fa sul record di Cairo
Domani sera alle 20:45 si gioca Juventus-Torino che per tempo immemorabile è stata in Italia una sfida infuocata e incerta un po’ come lo sono Real Madrid-Atletico Madrid in Spagna o Celtic-Rangers Glasgow in Scozia. Poi, da quando nel settembre 2005 Urbano Cairo si è insediato come nuovo proprietario e presidente del Torino, il derby della Mole è diventato la partita più invisa a due categorie di persone: i bookmakers che devono “bancare” una partita che tutti sanno come andrà a finire, e i tifosi del Torino che statistiche alla mano sanno che quattro volte su cinque il Torino perderà e una volta su cinque pareggerà. A questo mistero doloroso del calcio italiano avevo dedicato un articolo, scritto il 3 ottobre scorso su Substack, e che ripropongo oggi visto che l’attualità incombe. Non c’è una virgola che cambierei, a parte due numeri: si sono giocati infatti nel 2023-24 altri due derby che hanno aggiornato la statistica portando da 22 a 23 le sconfitte del Torino e da 5 a 6 i pareggi su un totale di 30 derby giocati, mentre le vittorie, pardon: la vittoria è sempre ferma a quota 1. Quando si dice l’eccezione che conferma la regola.
Se non siete tifosi del Torino e volete divertirvi un po’, buona lettura.
Il tragico score del Toro targato-Cairo vs. la Juve: 28 derby giocati, 22 persi, 5 pareggiati, uno vinto
Anni a ridere delle gare giocate da Atalanta e Sassuolo contro Madama, ma a livello di risultati (e spesso di prestazioni) da quando è iniziata l'era Cairo il Torino ha fatto peggio delle succursali
Il primo derby targato Cairo venne giocato il 30 settembre 2007, Torino-Juventus 0-1, e come assaggio non fu niente male: i bianconeri vinsero 1-0 con un gol di Trezeguet segnato al 93’ in fuorigioco convalidato indovinate da chi? Ma sì, da Rocchi, che da vero fischietto “visionario” anticipò quel giorno di qualche anno il cambio di regolamento sui passaggi all’attaccante “sporcati” dal tocco di un difendente e convalidò una rete che doveva essere annullata. Da allora di derby torinesi ne sono stati giocati ventotto: 26 di campionato e 2 di Coppa Italia, con la bellezza di 14 allenatori avvicendatisi sulla panchina granata e cioè De Biasi, Novellino, Camolese, Colantuono, Beretta, Lerda, Papadopulo, Ventura, Mihajlovic, Mazzarri, Longo, Giampaolo, Nicola e Juric. Ebbene, sapete qual è lo score del Toro (anzi, del torello) in questi 28 derby dell’era-Cairo?
Se siete tifosi granata interrompete qui la lettura e passate oltre: ne va della vostra salute mentale. Perchè lo score del Torino in 28 derby è di 22 partite perse, 5 pareggiate e una sola vinta. Non si sa come, successe il 26 aprile 2015 contro la Juventus - guidata da Allegri - in procinto di conquistare il 4° dei 9 scudetti consecutivi, e quando a dirigere la truppa granata c'era proprio lui, Giampiero Ventura, l’uomo della più epocale disfatta azzurra che mente umana ricordi. Il Torino di Ventura vinse quel derby in rimonta 2-1 e vale davvero la pena ricordare i nomi dei quattordici valorosi soldati che con sprezzo del pericolo resero dura la vita, e alla fine sconfissero, l’Armata Bianconera del Comandante Max passata in testa al minuto 35 con un gol di Pirlo. I trionfatori dell’unico derby vinto in nove anni da Urbano Cairo erano, e restano, Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Peres, Benassi (dal 71’ Vives), Gazzi, El Kaddouri, Darmian (dall’82’ Molinaro); Maxi Lopez (dal 61’ Martinez) e Quagliarella.
E insomma sì: per la legge dei grandi numeri è persino successo che il Torino di Cairo abbia vinto un giorno un derby con la Juventus. Lasciando allibito soprattutto lui, il presidente, per fortuna non ancora proprietario di RCS (leggi: Gazzetta, Corriere e altro, acquistati nel 2016), altrimenti il pensiero del calo di vendite dei giornali per depressione post derby del popolo juventino non l’avrebbe fatto dormire la notte. Ma la vera domanda è: fermo restando che opporsi alla Juventus resa invulnerabile, e quindi invincibile, grazie al toccasana dell’integratore-AJA è impresa pressochè impossibile (se ne accorse subito anche il povero Sinisa Mihajlovic che il 6 maggio 2017, col Toro in vantaggio 1-0, vide Valeri espellere Acquah per un intervento compiuto sul pallone, venendo espulso a sua volta per proteste e vedendosi poi raggiungere sull’1-1 al 92’ da un gol di Higuain), può una squadra con la storia e il blasone del Toro trasformarsi in capretto belante, due volte l’anno, e offrirsi come agnello sacrificale agli appetiti del Molosso Juventino?
Può la squadra di Meroni e Ferrini, di Agroppi e Moschino, di Puja e Cereser, di Patrizio e Claudio Sala, di Pulici e Graziani - senza scomodare gli dei dell’Olimpo del Grande Torino - perdere 22 derby su 28 trasformando le ruggenti sfide degli anni 70 in insulse partitelle d’allenamento (per Madama) con combattenti travestiti da educande? Perchè una cosa è certa: se negli ultimi due-tre lustri le partite della Juventus con le sodali Atalanta e Sassuolo sono state spesso sfide comiche (persino la Procura di Torino ha dedicato un filone d’indagine ai poco chiari rapporti della Juventus con “club terzi”, intendendo le succursali di cui sopra e altri club ancora), a livello di risultati il Torino ha fatto addirittura peggio delle dame di compagnia storiche di Madama. “Cairo guarda avanti - titola la Gazzetta di oggi -: Contro la Juventus servirà la testa giusta”. Staremo a vedere. Ma come consiglia il proverbio: “Chi non ha testa, abbia gambe”. Non è mai troppo tardi per tornare a vedere un derby combattuto come Dio comanda. È chiedere troppo, presidente Cairo? E a proposito di testa: lo sa vero cosa dice il proverbio a proposito del pesce che puzza?
Purtroppo siamo prigionieri di un Presidente che non ha alcun interesse sportivo. Sicuramente entrerà nella storia come il peggior presidente del Torino. Chapeau!!!
"Il Torino ha vinto il derby": impressionante pensare che questa frase l'ho sentita pronunciare una sola volta negli ultimi ventinove anni.
E probabilmente la prossima volta che la sentirò pronunciare sarà.. mai, visto che potrei già esser morto.