La ricostruzione e i retroscena dell'inaudito incidente avvenuto col blocco di Google Drive: capolavoro di cialtronaggine e incompetenza. Gli esperti: "Se nessuno li ferma ci scapperà il morto"
comunque P. Ziliani merita tutto il rispetto e la considerazione possibile da parte tutti, mi dispiace di non poter sottoscrivere l'abbonamento a questo blog; l'argomento in oggetto ben esplicitato è l'unico nel deserto dell'informazione mediatica nazionale capace solo creare miraggi per ingannare milioni d'italiani.
Grazie Paolo. Dopo le prime righe mi sono detto che questo é un articolo da postare liberamente ovunque e alla fine ho letto, sorridendo, che é a disposizione di tutti.
infatti l'ho girato per e-mail a 36 persone, sto pensando di farne una copia cartacea in grande formato per affiggerla nel Bar dello Sport del mio quartiere, sempre se il gestore (juventino) me lo permetterà.
comunque lo dicevo che questi al governo non solo del calcio ragionano con la cartacarbone in tempi di BIT BYTE e WEB, sono fuori dalla realtà cioè anacronistici, oppure sono talmente consapevoli e capacissimi di realizzare marchingegni tecnico-burocratici apparentemente farlocchi e speciosi al fine d'ottenere vantaggi personali contro gli interessi nazionali.
Bellissimo articolo. Però devo correggerti solo sul fatto che non parliamo di una materia nuova . La pirateria e lo streaming illegale sono ormai diversi anni che sono sulla scena. Il problema è che sono fenomeni globali, non si possono fermare semplicemente bloccando un IP .
Guarda per esempio l'operazione 404 un'iniziativa internazionale contro la pirateria digitale lanciata dal Brasile nel 2019 e supportata da altri Paesi sudamericani e partner internazionali, tra cui Argentina, Regno Unito ,Stati Uniti e sostenuta dalla Liga spagnola . Bloccano persino le app come successo l'altro giorno in Argentina con l'app Magis TV rimossa dagli store per fermare la trasmissione di contenuti senza licenza. Si è arrivati ad operazioni e collaborazioni internazionali tra le varie agenzie ma il fenomeno continua .
Così come strutturato il Piracy Shield è più uno strumento di censura . Può essere addirittura visto come strumento di potere, un messaggio che si da alle big tech per dirgli che possiamo bloccarle quando vogliamo . Su questa linea non sorprende quindi il tentativo di stringere anche sulle VPN . In pratica tanto fumo e niente arrosto .
Poi si sa, molti utenti ricorrono allo streaming illegale per mancanza di opzioni accessibili. Creare campagne che promuovano alternative legali e accessibili può ridurre la pitateria. Il punto è quello.
Grazie, soprattutto delle precisazioni che arrivano da un esperto della materia: io sono un profano, il classico boomer che prova a documentarsi al meglio, se non altro per evitare sfondoni in cui sarebbe facile incappare. Quel che scrivi rende ancora più nitido e indiscutibile il quadro d'insieme della faccenda: siamo in mano a gente che non si rende nemmeno conto di dove vive, di quel che fa, dei disastri che potrebbe arrecare...
questa Italia è assurda!!! Al Ministero della Cultura hanno fatto dimettere una persona per vicende istituzionalmente estranee ed insignificanti, al contrario nelle istituzioni calcistiche nazionali alcune persone evidentemente incapaci di gestire il 5° settore economico e finanziario nazionale rimangono salde ai loro posti di comando commettendo corbellerie su corbellerie? Ma con questi personaggi strampalati come pretendiamo noi italiani di partecipare alla pari nei consessi internazionali?
Questo articolo mi ricordo la storia del "chiodo" Che blocco il paese qualche settimana fa.
comunque P. Ziliani merita tutto il rispetto e la considerazione possibile da parte tutti, mi dispiace di non poter sottoscrivere l'abbonamento a questo blog; l'argomento in oggetto ben esplicitato è l'unico nel deserto dell'informazione mediatica nazionale capace solo creare miraggi per ingannare milioni d'italiani.
Grazie Paolo. Dopo le prime righe mi sono detto che questo é un articolo da postare liberamente ovunque e alla fine ho letto, sorridendo, che é a disposizione di tutti.
Ottimo
infatti l'ho girato per e-mail a 36 persone, sto pensando di farne una copia cartacea in grande formato per affiggerla nel Bar dello Sport del mio quartiere, sempre se il gestore (juventino) me lo permetterà.
comunque lo dicevo che questi al governo non solo del calcio ragionano con la cartacarbone in tempi di BIT BYTE e WEB, sono fuori dalla realtà cioè anacronistici, oppure sono talmente consapevoli e capacissimi di realizzare marchingegni tecnico-burocratici apparentemente farlocchi e speciosi al fine d'ottenere vantaggi personali contro gli interessi nazionali.
ma quelli nella foto sono le tre scimmiette?
Da una parte il pezzo...tto, dall'altra una manica di pazzi
" Super Junior Developer :D "
Bellissimo articolo. Però devo correggerti solo sul fatto che non parliamo di una materia nuova . La pirateria e lo streaming illegale sono ormai diversi anni che sono sulla scena. Il problema è che sono fenomeni globali, non si possono fermare semplicemente bloccando un IP .
Guarda per esempio l'operazione 404 un'iniziativa internazionale contro la pirateria digitale lanciata dal Brasile nel 2019 e supportata da altri Paesi sudamericani e partner internazionali, tra cui Argentina, Regno Unito ,Stati Uniti e sostenuta dalla Liga spagnola . Bloccano persino le app come successo l'altro giorno in Argentina con l'app Magis TV rimossa dagli store per fermare la trasmissione di contenuti senza licenza. Si è arrivati ad operazioni e collaborazioni internazionali tra le varie agenzie ma il fenomeno continua .
Così come strutturato il Piracy Shield è più uno strumento di censura . Può essere addirittura visto come strumento di potere, un messaggio che si da alle big tech per dirgli che possiamo bloccarle quando vogliamo . Su questa linea non sorprende quindi il tentativo di stringere anche sulle VPN . In pratica tanto fumo e niente arrosto .
Poi si sa, molti utenti ricorrono allo streaming illegale per mancanza di opzioni accessibili. Creare campagne che promuovano alternative legali e accessibili può ridurre la pitateria. Il punto è quello.
Grazie, soprattutto delle precisazioni che arrivano da un esperto della materia: io sono un profano, il classico boomer che prova a documentarsi al meglio, se non altro per evitare sfondoni in cui sarebbe facile incappare. Quel che scrivi rende ancora più nitido e indiscutibile il quadro d'insieme della faccenda: siamo in mano a gente che non si rende nemmeno conto di dove vive, di quel che fa, dei disastri che potrebbe arrecare...
...e purtroppo siamo solo all'inizio Paolo .
Grazie per quello che fai, sei molto prezioso . continua così !
Una vicenda che farebbe piangere, se non facesse così ridere…
questa Italia è assurda!!! Al Ministero della Cultura hanno fatto dimettere una persona per vicende istituzionalmente estranee ed insignificanti, al contrario nelle istituzioni calcistiche nazionali alcune persone evidentemente incapaci di gestire il 5° settore economico e finanziario nazionale rimangono salde ai loro posti di comando commettendo corbellerie su corbellerie? Ma con questi personaggi strampalati come pretendiamo noi italiani di partecipare alla pari nei consessi internazionali?