Per la serie "Non c'è limite al peggio", c'è stata ieri sul web la vergognosa performance di Ibrahimovic in compagnia di tale IShowSpeed. Il Milan, se fosse un club serio, l'avrebbe già licenziato
Paolo, in questi casi a Napoli si dice " è ghiuta a pazziella man e criature". Cioè, la pazziella, il giocattolo, in questo caso il Milan, sta nelle mani dei bambini, cioè quei soggetti. Che pena per i milanisti. Forza Napoli. Saluti
Ibra è stato un grande campione, da interista ho un ottimo ricordo sopratutto per lo scudetto di parma che senza di lui probabilmente avrebbe cambiato la storia dell'inter e del triplete, ma come dirigente francamente stà facendo figure di palta una dietro l'altra, fare lo spaccone a sanremo ci stà ma queste ultime "prestazioni" sinceramente fanno pena.
... eravamo un club serio e prestigioso...ora siamo in mano a indegni mercanti, cui vincere dà sostanzialmente noia...a loro si è aggiunta questa macchietta: la sua conferenza stampa di presentazione e quella di Fonseca, due vicende penose...siamo una sub-barzelletta...quando se ne andranno, sarà un gran giorno. Grazie delle dure parole usate nel pezzo... sempre troppo generose e benevole, per quanto meritano
copio e incollo dal profilo Instagram di Mario Adinolfi:
Mentre Pepe a 41 anni piange tra le braccia di CR7 per essere stato eliminato ai rigori dalla Francia dagli europei, il centravanti della nostra Nazionale ci tiene a far sapere al mondo con un autoscatto che sta soffrendo molto per l’orrenda figura che ha umiliato gli italiani specie quelli emigrati in Germania. Dal dolore è diventato biondo ed è dovuto fuggire rapidamente a Ibiza. Forse si punirà ulteriormente infliggendosi un tatuaggio, ma c’è spazio solo sulle chiappe.
Quando sento Caressa dire che i problemi sono le scuole calcio…forse voleva dire le scuole, perché i ragazzi ormai crescono con le pigne in testa, misurano il bene e il male solo con le categorie del denaro e dell’invidia da provocare via social, l’esito è insieme ridicolo e pericoloso.
Il calcio una volta era terreno di disciplina e sacrificio, il riscatto arrivava dopo un duro lavoro. Mi ha subito stupito la sera dell’eliminazione con la Svizzera lo sguardo vuoto dei ragazzi sul campo di Berlino, annoiati ma non addolorati. A me è venuto subito in mente il Nino Manfredi di Pane e Cioccolata, film che esattamente mezzo secolo fa a Berlino vinceva (Orso d’Argento, 1974). Anche Manfredi in quel film si tinge di biondo e si infila in un pub pieno di svizzeri per veder giocare la Nazionale. E allora mi sono chiesto: vuoi vedere che questo selfie di Scamacca a Ibiza è un omaggio evocativo a Nino Manfredi? O Scamacca non ha la minima idea di chi sia Nino Manfredi? Illuminatemi voi.
che la goliardia nel mondo del calcio ci sia sempre stata non vi è dubbio alcuno, come in tanti altri ambienti, purtroppo oggi la differenza la fanno i social media che amplificano la pochezza culturale di alcuni esseri umani.
Paolo, premesso che sono assolutamente d'accordo con te, mi permetto dire che una controprova non esiste. So che dico una banalità, ma all'epoca di tutte quelle persone che hai citato i social e tutto ciò che comportano non esistevano. Forse c'era un po' più di maturità, forse. Ma, se è vero che anche all' epoca c'erano gli scandali, le combine, i magheggi di ogni tipo in cui eramo invischiati sempre le stesse squadre e uomini che oggi vengono osannati, allora poteva accadere anche all'epoca. Immagino anche io che uno come Maldini non si sarebbe prestato ad una cosa tanto squallida.
Paolo, in questi casi a Napoli si dice " è ghiuta a pazziella man e criature". Cioè, la pazziella, il giocattolo, in questo caso il Milan, sta nelle mani dei bambini, cioè quei soggetti. Che pena per i milanisti. Forza Napoli. Saluti
Ibra è stato un grande campione, da interista ho un ottimo ricordo sopratutto per lo scudetto di parma che senza di lui probabilmente avrebbe cambiato la storia dell'inter e del triplete, ma come dirigente francamente stà facendo figure di palta una dietro l'altra, fare lo spaccone a sanremo ci stà ma queste ultime "prestazioni" sinceramente fanno pena.
... eravamo un club serio e prestigioso...ora siamo in mano a indegni mercanti, cui vincere dà sostanzialmente noia...a loro si è aggiunta questa macchietta: la sua conferenza stampa di presentazione e quella di Fonseca, due vicende penose...siamo una sub-barzelletta...quando se ne andranno, sarà un gran giorno. Grazie delle dure parole usate nel pezzo... sempre troppo generose e benevole, per quanto meritano
Senza parole... Che brutta fine.
Perfetto
copio e incollo dal profilo Instagram di Mario Adinolfi:
Mentre Pepe a 41 anni piange tra le braccia di CR7 per essere stato eliminato ai rigori dalla Francia dagli europei, il centravanti della nostra Nazionale ci tiene a far sapere al mondo con un autoscatto che sta soffrendo molto per l’orrenda figura che ha umiliato gli italiani specie quelli emigrati in Germania. Dal dolore è diventato biondo ed è dovuto fuggire rapidamente a Ibiza. Forse si punirà ulteriormente infliggendosi un tatuaggio, ma c’è spazio solo sulle chiappe.
Quando sento Caressa dire che i problemi sono le scuole calcio…forse voleva dire le scuole, perché i ragazzi ormai crescono con le pigne in testa, misurano il bene e il male solo con le categorie del denaro e dell’invidia da provocare via social, l’esito è insieme ridicolo e pericoloso.
Il calcio una volta era terreno di disciplina e sacrificio, il riscatto arrivava dopo un duro lavoro. Mi ha subito stupito la sera dell’eliminazione con la Svizzera lo sguardo vuoto dei ragazzi sul campo di Berlino, annoiati ma non addolorati. A me è venuto subito in mente il Nino Manfredi di Pane e Cioccolata, film che esattamente mezzo secolo fa a Berlino vinceva (Orso d’Argento, 1974). Anche Manfredi in quel film si tinge di biondo e si infila in un pub pieno di svizzeri per veder giocare la Nazionale. E allora mi sono chiesto: vuoi vedere che questo selfie di Scamacca a Ibiza è un omaggio evocativo a Nino Manfredi? O Scamacca non ha la minima idea di chi sia Nino Manfredi? Illuminatemi voi.
che la goliardia nel mondo del calcio ci sia sempre stata non vi è dubbio alcuno, come in tanti altri ambienti, purtroppo oggi la differenza la fanno i social media che amplificano la pochezza culturale di alcuni esseri umani.
vaffanculo idiota
Imbarazzante
Paolo, premesso che sono assolutamente d'accordo con te, mi permetto dire che una controprova non esiste. So che dico una banalità, ma all'epoca di tutte quelle persone che hai citato i social e tutto ciò che comportano non esistevano. Forse c'era un po' più di maturità, forse. Ma, se è vero che anche all' epoca c'erano gli scandali, le combine, i magheggi di ogni tipo in cui eramo invischiati sempre le stesse squadre e uomini che oggi vengono osannati, allora poteva accadere anche all'epoca. Immagino anche io che uno come Maldini non si sarebbe prestato ad una cosa tanto squallida.