27 Commenti

Lo spero! I tifosi del Torino lo meritano ampiamente e sarebbe un campionato più bello.

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X una società che si chiama redbull, possedere una squadra che come stemma ha un toro granata sarebbe la strategia di marketing più azzeccata di sempre.

Ora nn so se sono solo rumors o c'è qualcosa di reale, ma l'ingresso della redbull x i tifosi torinesi sarebbe una splendida notizia.(x troppo tempo servì della Juve) e ne gioverà anche il campionato italiano, con un'altra squadra competitiva e con aspirazioni di vittoria.

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Tutto vero Mino. Sulla Via Crucis dei derby Juve-Toro ai tempi di Cairo ho dedicato tempo fa un lungo articolo: in confronto al Torino, Sassuolo e Atalanta sono stati feroci nemici della Juventus

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Non sono mai stati servi della Juventus: basta con questa narrazione fasulla... La verità è che hanno sempre avuto dei farabutti alla presidenza e per questo sono spariti dall’élite del calcio italiano. Ma restano sempre un club storico, con una sua identità, che ha vinto più scudetti di Napoli e Roma messe insieme.

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C'è anche Klopp, da gennaio 2025, come responsabile sportivo delle squadre RB da aggiungere ai sogni dei tifosi granata

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Lo auguro di cuore ai tifosi granata, da tifoso dell'inter ma anche del calcio, sarei felice di rivedere i granata mettersi lo scudetto sul petto....e magari tornare a vincere anche qualche derby.

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Caro Paolo,

come ha scritto qualcuno, i tifosi del Toro sottoscriverebbero anche Belzebù pur di liberarsi di uno come Cairo, per il quale abbiamo finito parolacce e insulti.

Il nostro tifo, o fede granata, va ben oltre l'aspetto sportivo della vittoria (a tutti i costi, come si fregiano di dire quelli con la maglia da carcerati) e nemmeno Red Bull potrebbe cancellare questo aspetto del Torino. L'essenza, l'anima, il Vecchio Cuore Granata non cesseranno mai. Red Bull potrebbe riportarci là in alto dove la nostra storia e la nostra leggenda impongono di stare, ma soprattutto deve restituirci quel magnifico settore giovanile che ancora adesso, nonostante 20 anni di mandrogno short hand, è tra i più titolati del calcio italiano. La nostra essenza nasce da lì! Quando i ragazzi e i tifosi si mescolavano ai giocatori della prima squadra nel cortile del nostro tempio, il Filadelfia. Dove il granata ti si cuciva addosso come una seconda pelle e lì rimaneva, e rimane, per sempre.

Se anche Red Bull cambiasse il nome della società, se anche lo stadio Grande Torino si chiamasse Stadio Red Bull, l'importante è che riapra i cancelli del Filadelfia, che si ricrei quel link (per usare un termine moderno) tra giocatori e il loro popolo (non solo tifosi), allora nulla ci sarà precluso perchè nessun tifoso del Toro chiederebbe di più. Vincere sarebbe solo un accessorio che darebbe un contributo alla stanza dei trofei.

Questo Cairo non lo ha mai voluto comprendere, ed io credo che Klopp, visto da quale società sportiva proviene, queste cose le conosca già e non si volterebbe dall'altra parte.

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Che bellissima lettera-testimonianza, grazie

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Grazie a te, per lo spazio che mi hai concesso. Un saluto e, anche se non ti appartiene,

F.V.C.G.

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Ciao Luca, ti credo e non c'è bisogno di aggiungere altro. Certo, piuttosto che una multinazionale che cancella il passato, sarebbe meglio un altro imprenditore serio e se possibile locale perché noi con la Roma, adesso stiamo cominciando a vivete il ns di incubo con proprietà estera!

In bocca al lupo e...per me Torino è e sarà sempre solo granata!!

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Sarebbe bellissimo se una squadra come il Torino tornasse ai massimi livelli almeno in Italia. Da troppo tempo, ormai, la serie A è roba per Inter, Milan e soprattutto juve.

Ancora meglio se tornassero un minimo competitive anche squadra come le romane e la Fiorentina.

Nel frattempo continuo a coltivare il mio personale sogno di vedere l'Atalanta vincere lo scudetto..

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Pur non essendo tifoso del Toro, penso che Goveani e Attilio Romero siano stati Presidenti peggiori di Cairo.

Quanto al nome, beh, ad avercene di proprietà come Red Bull, anche se ti aggiunge l'acronimo RB al nome della squadra: lo sappiamo bene qui a Roma, sponda giallorossa...

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ott 29Messo Mi piace da Paolo Ziliani

Goveani era un prestanome di Borsano, a sua volte testa di legno di Crraxi, e durò solo 6 mesi. E comunque vinse una coppa Italia, cosa che che con Cairo in vent'anni, mai visto nemmeno i quarti.

Tilly Romero altro fantoccio... addetto stampa Fiat, messo lì da Cimminelli, altro pupazzo Fuat, vista che la sua Ergom fatturava 100% Fiat. Messi lì perché in quel momento la Fiat necessitava dell'esclusiva per lo stadio. Durati poco anche loro.

Ma credimi, questi 20 anni di Cairo han fatto molto più danni

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Da tifoso del Toro, ne sai certamente più di me. Quindi, non fatico a credere che Cairo sia davvero stato il peggiore da tanti anni a questa parte.

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Qualsiasi bastone tra le ruote che possa essere messo, verrà messo dalla società Juventus, che assolutamente non ha voglia di avere competizione in città. Sappiamo benissimo cosa successe a vecchi proprietari che ebbero l’idea di riportare in alto il toro, fallimenti di società, commesse azzerate. Vedremo

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È così. Leggere per informazioni "All'ombra del declino" (Zolfo editore) scritto da Massimo Gerbi, figlio di Mario che fu presidente del Torino a fine anni 80 e che guidò un'azienda metallurgico-meccanica che lavorava per la Fiat

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Caro Paolo, ho letto il libro, spiega benissimo la situazione Torinese dagli anni 70 a (quasi) oggi

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Perdonate ma pur avendo grandissima stima di Paolo (e lui lo sa benissimo), come da lui ipotozzato tempo fa perchè è nella natura della democrazia, stavolta non sono d'accordo su tale possibilità e suo pensiero. Chiedete ai tifosi dell'Austria Salisburgo cosa pensano della Red Bull! Chiedete a tutte le tifoserie della Bundesliga, cosa pensano della Red Bull Lipsia!! Appunto perchè il Toro fa parte della storia del calcio italiano e merita il massimo degli onori e della gestione (e lo dico da Romanista), con la Red Bull si rischia che la STORIA venga totalmente cancellata!!! Come? Come hanno sempre fatto laddove la Red Bull si è insediata. Cancellando il nome storico della vecchia società...i sui colori sociali...il suo stemma...i tifosi del Torino sarebbero disposti a barattare tutto questo con ipotetica risalita al vertice del calcio italico? Io personalmente no e se ricordate bene, gli stessi tifosi dell'Udinese che qualche tempo fa sentirono odore di Red Bull, si misero subito di traverso.

Eventuali nuove proprietà di qualsiasi squadra italiana (come estera) devono capire che sono solo gestori momentanei di una storia che non deve mai vedere sradicata nessuna sua pagina! I tifosi rimangono e ci saranno per sempre...i padroni così come i giocatori...passano...

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Grazie Gianluca, premetto che le cose che dici in linea di principio sono in gran parte condivisibili. Su Twitter ho appena risposto a un lettore che abita in Germania (e si chiama anche lui Gianluca) che mi ricordava come in Germania, appunto, gli sportivi non vedano di buon occhio il Lipsia (o meglio, l' RB Lipsia) che si è inventato uno stratagemma per potersi chiamare così, con l'acronimo di Red Bull. Gli ho risposto: "Grazie Gianluca, anche della precisazione sul Kaiserslautern. Le cose che dici sono vere e sono note da anni: e qui entra in gioco la sensibilità sportiva (anche degli appassionati) che è diversa da Paese a Paese. Red Bull ha escogitato un trucco (giudicato legale) per chiamare il Lipsia RB Lipsia e in Germania non l'hanno ancora mandata giù; in Italia (Inter ultimo esempio con Betsson) i club vengono sponsorizzati da agenzie di scommesse, cosa proibita, ma con uno stratagemma che rende la cosa legale, e nessuno dice niente. Il discorso sarebbe lungo: ma io, che non sono tifoso del Torino ma so cos'è stato e cosa dovrebbe continuare a essere il Torino, penso che liberarsi di Cairo e mettersi nella mani di un gruppo che ha appena ingaggiato come supervisore Jurgen Klopp (ho detto Klopp) sarebbe una benedizione anche a costo di vedere la denominazione sociale diventare RB Torino. Tanto i cori allo stadio non cambierebbero". E naturalmente mi rendo conto che il passaggio dalla denominazione Torino a "RB Torino" non sarebbe un passaggio indolore. E tuttavia, se hai un attimo di tempo e vai a leggere sotto il mio pezzo postato anche su Twitter le reazioni dei tifosi del Torino all'eventuale passaggio sotto Red Bull, noterai con sorpresa che praticamente nessuno ne fa un problema. La vera domanda è: meglio chiamarsi RB Torino e tornare a essere il Torino o continuare a chiamarsi Torino senza avere più niente, nemmeno il lontano ricordo, di cos'è sempre stato il club granata? Io credo che il sacrificio di un cambio di nome potrebbe essere sopportato. Red Bull resterà 10, 15 o 20 anni e poi se ne andrà? L' RB Torino tornerà a chiamarsi Torino. C'è forse qualche tifoso della Fiorentina che ricorda con raccapriccio gli anni in cui la squadra, post-fallimento da gestione Cecchi Gori, cambiò la sua denominazione in Florentia? C'è forse qualche tifoso del Napoli che si sveglia di notte di soprassalto ripensando al 2004 quando il club passò a De Laurentiis e cambiò il suo nome in Napoli Soccer? Credo di no: i nomi passano, l'identità resta. E la verità e che con Cairo l'identità del Torino è andata persa (e calpestata e mortificata) da 19 anni: questo è il ventesimo. E forse è troppo

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Poi, a voler essere precisi, il Torino, dopo Superga ha già cambiato il nome in Talmone Torino.

E non credo che Red Bull toccherebbe il granata (in inglese Dark Red, quindi potrebbe diventare Dark Red Bull Torino).

Il Toro del logo è cambiato almeno 20 volte in oltre 100 anni.

Se poi vuole giocare coi colori della seconda e terza maglia, ma chi se ne frega! Avete visto lo scempio di terza maglia rosa di quest'anno?

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Se me la metti così...ce sta...come se dice a Roma! Certo ci sarebbe da mandare giù bocconi amari. Ad esempio a Roma non abbiamo mai accettato il cambio stemma con la dicitura Roma 1927, rimuovendo ASR...e non stiamo parlando della RB. Purtroppo sono vecchia guardia e nostalgico di quel calcio romantico anni 80. Certo se questo vuol dire potersi liberare da uno come Cairo (solo ora con i problemi che abbiamo con la ns di proprietà, capisci chi è schiavo...), allora si...sono d'accordo con te! Un saluto con la consueta e profonda stima!

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Solo calpestata e mortificata, persa no. Non la perderemo mai!

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Credimi Gianluca, dopo 20 anni di Cairo, accetterei anche Belzebù come presidente.

Ha azzerato le giovanili, con la primavera che per 4 anni ha giocato a Biella o Vercelli, e con i genitori che si autotassano e dipingono gli spogliatoi per renderli decorosi.

Ha allontanato tutti i simboli, da Zaccarelli ad Asta, da Benedetti a Comi. Ha sistematicamente smontato le squadre. Non ha mai completato il Filadelfia. Una vera disgrazia.

Ben venga Red Bull

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off topic ma non di molto...

anche il Giornalista S. Rizzo ieri sera su Di Martedì accennava della vicenda "Piracy Shield" evidenziando la particolarità di come uno studio legale abbia avuto la commessa per sviluppare la piattaforma antipirateria, stessa notizia citata anche da Ziliani nell'articolo "AAA OPERATORE INESPERTO CERCASI: I'indegna storia di Piracy Shield......" , S. Rizzo domandava come e cosa c'entrasse lo studio legale Previti con la realizzazione del software digitale. Tale curiosità andrebbe approfondita considerato il cognome noto per vicende sportive ed extra sportive di C. Previti padre del titolare dello studio legale, sicuramente sarà tutto limpido e regolare ma conoscere meccanismi e competenze con cui si realizzano gli interessi collettivi credo sia giornalisticamente lecito.

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ott 30·modificato ott 30

se da 20 anni il Torino vola basso sarà perché all'imprenditore Cairo conviene, strano a dirsi, eppure viene dalla scuola Berlusconi dove gli investimenti fruttavano in pochi anni di lavoro collocando le giuste persone nei posti giusti e vendere finito il ciclo vincente, Cairo invece sembra ostinato a volare basso in ambito calcistico oppure non ci capisce molto, in tal caso sarebbe bastato acquistare una società di terza fascia e non un club dal passato glorioso in cui investire molto e bene per riportalo in auge come meriterebbe.

Non è il caso di Cairo, ma ho la vaga impressione che il mondo del calcio sia per alcuni imprenditori una sorta di marchingegno in cui investire denaro finalizzato ad aggiustare gli asset economici della propria holding finanziaria, per cui i risultati sportivi passano in secondo piano.

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Sarebbe una gran bella cosa

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