"JUVENTOPOLI" è in libreria: il racconto della trattativa Stato-Calcio che sta uccidendo il calcio italiano
Per 6 mesi i media hanno fatto a gara, in combutta con politica e Palazzo, nel minimizzare e nascondere l'atroce scandalo che ha visto la Juventus protagonista: il libro esce perchè nessuno dimentichi
Esce oggi in tutte le librerie d’Italia il libro che ho scritto con Maurizio Pistocchi: “Juventopoli: scudetti falsati & altre storie poco edificanti”. È un viaggio in un abisso di orrori morali e sportivi, un’immersione in una cloaca di comportamenti sleali e anti-sportivi, uno sfogliare un campionario di illeciti sportivi che per numero, gravità e reiterazione dei reati non ha precedenti, nella storia del calcio non solo italiano ma mondiale, a memoria d’uomo. In un Paese in cui il rispetto dei regolamenti e delle leggi e in cui il valore della giustizia e dell’eguaglianza fossero ancora considerati importanti, oltre che educativi, il club che ha commesso questa immane sconcezza e i suoi dirigenti sarebbero stati radiati dal calcio e allontanati da qualsiasi consesso civile. In Italia abbiamo invece il vergognoso governo in carica che ci siamo scelti (leggi i suoi rappresentanti Giorgetti, Abodi, Malagò), i vergognosi dirigenti del Palazzo del calcio che conosciamo da anni (leggi Gravina, Casini, De Siervo), i vergognosi magistrati dell’ordinamento sportivo che abbiamo imparato a conoscere (Chinè, Sica, Taucer): una vera e propria cricca che al termine della più turpe e indegna trattativa Stato-Calcio ha rifilato, sul viso di milioni e milioni di appassionati di calcio e di persone perbene, lo schiaffo di un colpo di spugna che ha consentito alla Juventus, protagonista della Nuova Grande Truffa diciassette anni dopo Calciopoli, di uscire dal tornado giudiziario scatenato a livello penale prima e sportivo poi, dai magistrati della Procura di Torino con le 17 mila pagine della loro impeccabile Inchieste Prisma, praticamente senza un graffio.
In campo sportivo, i 10 punti di penalizzazione giunti al termine del primo e unico processo celebrato, quello sulle plusvalenze fittizie, al quale avrebbero dovuto seguire nuovi processi e nuove penalità, retrocessioni e revoche di titoli, sono rimasti la sola, unica, isolata sanzione; e gli 8 anni di squalifica distribuiti fra i quattro massimi dirigenti, Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene, cui avrebbe dovuto seguire una pioggia di squalifiche sufficiente per comportarne la radiazione, non hanno avuto seguito alcuno. Nel più totale spregio dei regolamenti, politica, istituzioni e mass media hanno dato vita al più ignobile colpo di spugna, o insabbiamento, che mente umana ricordi. “La Juventus è un brand straordinario che dobbiamo difendere”, disse il presidente FIGC Gravina pochi giorni prima dell’ignobile patteggiamento Procura-Juventus stipulato dietro pagamento di 718 mila euro di multa. E ad accordo ratificato: “Questo è un bel giorno per il calcio italiano: abbiamo raggiunto una soluzione auspicata e condivisa da tutti”. Se intendeva la cricca di cui fa parte, Gravina aveva perfettamente ragione.
Oggi, a poco più di un mese di distanza, il calcio italiano è un pugile suonato che barcolla e non si regge in piedi. Il 20 agosto ricomincia il campionato e il costo dei diritti-tv, a dispetto del salvataggio in Serie A della Juventus, spacciato per la panacea di tutti i mali, è precipitato ai minimi storici. E se fino a ieri facevamo schifo al mondo intero, oggi facciamo schifo anche a noi stessi: finalmente consapevoli di che cos’è - e cosa era, e cosa sarà in futuro - la nostra Serie A: un campionato-farsa, dove le regole valgono per 19 competitor ma non valgono per il 20° (anzi, per il primo) al quale è consentito compiere qualunque tipo dei scorrettezza, slealtà, comportamento illecito e nessuno eccepirà o obietterà. C’è un regolamento per la Juventus, che non prevede regole, e c’è un regolamento per gli altri.
Con Maurizio Pistocchi ho scritto questo libro per due fondamentali motivi: raccontare quel che l’asservita informazione italiana ha scientificamente evitato di fare, dal giorno dello tsunami che spazzò via Agnelli dai CdA di Juventus, Stellantis ed Exor, il 28 novembre 2022, ad oggi; e soprattutto per non dimenticare. Siamo un Paese finito con uno sport e un calcio ridotti a zerbino di un club che non smette di metterci alla gogna dell’intero mondo: l’importante è dirlo, spiegarlo, ribadirlo. Poi, liberi tutti di tornare a fare il tifo. Per chi e per cosa, davvero non si capisce.
Sono in attesa della consegna Amazom.
Grazie Paolo e Grazie Maurizio.
per chi vuole, sono in procinto di twittare a Report questo messaggio, chi è interessato può spargere la voce e ritwittare all infinito:)
"@reportrai3 Buondì, dopo il vs servizio del 16/01/2023 "Il Bianco e Nero" vi siete persi che :
L'8 maggio il Collegio di Garanzia, (Cassazione sport) dice giusto punire la Juventus con penalizzazioni e non multe"
Il 30 Maggio la Procura FIGC fa il contrario.
Cosa c'è sotto?"
Domani dovrei procedere con questo:
" problema “recidiva” (Juve già punita, e dirigenti anche, per violazione articolo 4 comma 1 per le plusvalenze) non era possibile procedere al patteggiamento essendo il secondo processo, in calendario il 15 giugno, imperniato su 4 accuse di 4 violazioni sempre dell’art. 4 comma 1."
Grazie a tutti.
Appena ordinati 3 libri su Amazon, 2 li regalo agli amici. Grazie per questa opera di verità