"Serie B" e "Juventus": il tabù dei media, è severamente vietato associare le due parole
Tutto quello che scrivo da mesi si sta avverando: la prima penalità, l'uscita dalle Coppe, la fuga dei calciatori, la fine di Allegri. Ma la parola "Serie B" è ancora tabù: per quanto ancora?
“Serie B". È la parola che sui giornali, nei programmi radio e tv e nei siti web sembra vietato pronunciare. O meglio: pronunciarla associata al nome della Juventus. E non esagero nel dire questo: fino ad ora, a parte me, non lo ha ancora fatto nessuno. Parlo di giornalisti miei colleghi, non due, non tre: parlo di centinaia di giornalisti che negli ultimi sei mesi, impegnati nello svolgimento del loro lavoro quotidiano - quelli che si occupano di calcio, naturalmente -, hanno ritenuto e ritengono ancora oggi, 25 maggio 2023, di non considerare non dico il pericolo, ma la possibilità che la Juventus, che il 15 giugno andrà nuovamente a processo per le malefatte dei suoi ex dirigenti, possa essere mandata in serie B come successo nel 2006 con Calciopoli. Può darsi che abbiano ragione loro e non io, naturalmente. Io addirittura penso e scrivo da sei mesi che la Juventus, regolamento alla mano, meriterebbe una punizione ben più dura della serie B: ci sarebbero anche gli estremi della radiazione. Ma sono il solo e quindi mi dico: mah, che strana cosa. E però, scrivevo che i primi guai sarebbero arrivati con il processo plusvalenze, e i primi guai per Madama sono arrivati con i 10 punti di penalizzazione, uno choc per tutti, persino per il navigato allenatore Max Allegri; scrivevo che la Juventus la stagione prossima al 100% non avrebbe fatto le coppe e adesso lo stanno paventando tutti (anzi, se lo augurano, se tutto si concludesse con questo unico danno); scrivevo che con la Juventus fuori dal giro che conta ci sarebbe stato un fuggi fuggi generale con i giocatori a caccia di club in cui godere di visibilità internazionale e con la società impossibilitata a pagare stipendi milionari ormai improponibili, e oggi lo ammettono tutti (vedi le due pagine sulla Gazzetta di oggi); scrivevo che dopo aver fatto fuori il cugino Andrea e tutto il vecchio Cda, John Elkann avrebbe spazzato via anche l’ultimo retaggio della vecchia gestione, l’allenatore Allegri “made in Agnelli”, e oggi, a due giornate dalla fine del campionato, l’ha capito persino lui, il comandante Acciughina, un uomo sull’orlo di una crisi di nervi.
Insomma: proprio fuori strada non ero analizzando il tornado sportivo e giudiziario che si sarebbe abbattuto sulla Juventus con i processi di maggio e giugno. E quindi, se ogni cosa che ho pensato e scritto si è puntualmente verificata e si sta puntualmente avverando (posso dirlo vero?), perchè mai la parola “Serie B” associata a “Juventus” resta ancora così ostinatamente, testardamente, irriducibilmente tabù? È un po’ come bestemmiare in chiesa. Non scherziamo. Non si può. Non parliamone nemmeno.
E però. Sono tutti d’accordo, anche le centinaia di colleghi di cui sto parlando, che il processo del 15 giugno sarà più delicato, per la Juventus, perchè gli illeciti che le vengono contestati - in particolare le due manovre stipendi - sono più gravi rispetto a quello delle plusvalenze; e l’ho scritto e lo ripeto, anche se il processo del 15 giugno avrà un unico dibattimento, in realtà verranno celebrati al suo interno quattro processi per quattro diversi illeciti contestati ad Agnelli & company: la manovra stipendi 2019-20, la manovra stipendi 2020-21, i rapporti con gli agenti collusi e i rapporti con i club amici meglio noti come le succursali della Real Casa.
Ora, a me sembra che il quadro sia chiaro, anche se nessuno ne scorge i contorni. E mi chiedo: se è vero che dal primo e precedente processo, quello sulle plusvalenze, la Juventus è uscita con condanne dure e definitive per i suoi dirigenti apicali (Agnelli e Arrivabene 2 anni, Paratici 2 anni e 6 mesi, Cherubini 1 anno e 4 mesi) e con una penalizzazione in classifica di 10 punti che l’ha estromessa dai primi 4 posti validi per la qualificazione alla Champions League; e se è vero che tutto ciò è avvenuto per la violazione dell’articolo 4 comma 1, quello sulla lealtà sportiva, che è la stessa contestata ai dirigenti (per responsabilità diretta) e alla Juventus (per responsabilità oggettiva) per ognuno dei 4 illeciti di cui sopra per comportamenti per i quali i giudici hanno in mano una montagna di prove documentali; mi chiedo, dicevo, come sia possibile che dirigenti e club possano scampare a nuove sanzioni, che addirittura potrebbero e dovrebbero essere più pesanti rispetto a quelle avute per le plusvalenze.
Nella manovra stipendi 1 (2019-20) c’è, solo per dirne una, il documento sequestrato nel cassetto della scrivania di Agnelli che porta la firma del presidente e del capitano Chiellini e che comprova la pianificazione e la messa in atto dell’illecito della finta rinuncia dei giocatori a quattro stipendi, con beneficio fasullo di 90 milioni finito a bilancio.
Nella manovra stipendi 2 (2020-21), essendo venuta meno la finta scusa del Covid, che rendeva credibile il raggiungimento di un accordo di squadra tra i giocatori, ci sono le 17 “side letters” individuali (scritture private, non riportate su moduli federali, quindi illegali) con cui 17 giocatori aderivano a una nuova finta rinuncia a 4 stipendi sempre per consentire alla società di ritoccare il bilancio a proprio vantaggio con perdite fintamente occultate.
Nel filone agenti collusi ci sono carteggi mail, intercettazioni telefoniche confessorie e scritture private sequestrate in vari studi legali di Torino che comprovano tutta una serie di illeciti commessi per operazioni di mercato inesistenti e altro ancora.
Nel filone club amici ci sono carteggi mail, intercettazioni telefoniche confessorie e scritture private sequestrate nella sede della Juventus che comprovano la rete di alleanza creata da Agnelli & C. con tutta una serie di club, non solo di serie A, società amiche che si prestavano a commettere azioni illegali di ogni tipo per permettere alla Juventus la realizzazione di operazioni di mercato e di contabilità illecite.
E insomma: se per il solo processo plusvalenze la Juventus è stata punita con quasi 8 anni di squalifica per i quattro suoi massimi dirigenti e con 10 punti in meno in classifica, perchè nessuno pensa, dice, scrive che per i 4 grandi illeciti per cui verrà giudicata il 15 giugno la Juventus rischia non una, non due, non tre ma bensì quattro dure e distinte sanzioni? Che andandosi ad assommare a quelle già ricevute comporteranno la inevitabile radiazione di Agnelli e Paratici e nuove penalizzazioni per il club che già ora sa di concludere il campionato piazzandosi al 6° o al 7° posto, quindi in zona Europa League o in zona Conference; e se tanto mi dà tanto, le penalizzazioni in arrivo non potranno che farla rotolare prima in serie B e poi ancora più giù. Una rovinosa caduta evitabile solo raggiungendo un patteggiamento pre processo che limiti i danni al minimo. Appunto, come capitò nel 2006, con l’accettazione della serie B con penalizzazione e tante scuse, grazie per la vostra comprensione e per la vostra bontà d’animo.
Voglio vedere chi sarà, tra giornali, siti web, programmi radio e programmi tv il primo a scrivere o pronunciare la parola “Serie B”. Associata alla parola “Juventus”. Io dico che succederà. Perchè magari sono io che sbaglio. Ma se non fosse così…
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..si rischia di commettere reato di lesa maestà nel pronunciare o scrivere la lettera "B"... grazie di questo primo mese di libertà e verità...e già che ci siamo, celebriamo e ringraziamo anche Felix Magath, per il suo quarantennale dardo...
Dopo queste ennesime condanne: miglioreranno ?
Si ? E allora vada per la “C”. . Con penalizzazione .
Penseranno di aver ragione loro come hanno sempre fatto ?
E allora non resta che : la radiazione .
Altrimenti continueranno con la violazione sleale delle regole .