Stasera DAZN svelerà perchè Sommer ha fatto rigore e Rui Patricio no? L'Italia in fremente attesa
Tutti e due hanno anticipato l'avversario, tutti e due hanno respinto il pallone, tutti e due hanno colpito al volto l'avversario ma Sommer ha avuto rigore contro, Rui Patricio punizione a favore
Sono sicuro che sarà così. Stasera, dopo Juventus-Udinese, nel corso del programma “Open VAR” DAZN ci spiegherà perchè in Roma-Inter, a differenza di quel che era successo in Fiorentina-Inter quando venne concesso un calcio di rigore contro l’Inter per un intervento “imprudente” del portiere Sommer su Nzola (uscito su una palla alta, il portiere aveva respinto il pallone con il pugno ma immediatamente dopo aveva colpito al volto l’attaccante avversario), in Roma-Inter di sabato un intervento del tutto identico compiuto dal portiere della Roma Rui Patricio ai danni dell’interista Pavard non ha sortito lo stesso effetto: anzi, l’arbitro ha addirittura concesso un calcio di punizione a favore della Roma.
Ricapitolando: non solo l’addetto al VAR (Mazzoleni) non è intervenuto - come aveva fatto Marini con Aureliano - richiamando l’arbitro Guida a rivedere l’azione essendoci gli estremi - così ci avevano spiegato la volta scorsa - del rigore per “comportamento imprudente” del portiere della Roma; ma la stessa DAZN, sia in telecronaca sia nel corso della trattazione post-partita, si è ben guardata dal prendere in considerazione l’azione come se l’episodio in questione (Rui Patricio che esce di pugno, anticipa Pavard, respinge il pallone e subito dopo colpisce alla testa l’interista) non fosse mai avvenuto. Eppure, e le immagini che anche qui vi ripropongo lo confermano, parliamo di due azioni dalla dinamica perfettamente uguale: portiere e avversario che saltano su una palla alta, il portiere che di pugno respinge il pallone anticipando per poche frazioni di secondo il colpo di testa dell’attaccante, il pugno del portiere che va poi a colpire inevitabilmente il volto dell’avversario che stramazza a terra dolorante.
Ora, aprendo una breve parentesi: provate a immaginare se Nico Gonzalez in Fiorentina-Inter avesse trasformato il rigore concesso da Aureliano invece di sbagliarlo: la partita, che era agli sgoccioli, sarebbe probabilmente finita in pareggio e l’Inter avrebbe oggi 2 punti di vantaggio in meno sulla Juventus. E anche se l’Inter in casa della Roma alla fine ha vinto lo stesso, lo ha fatto patendo le pene dell’inferno; tant’è che aveva chiuso il primo tempo in svantaggio (1-2) cosa che non sarebbe successa se al minuto 12, per coerenza con quanto deciso in Fiorentina-Inter, le fosse stato concesso il rigore per l’intervento “imprudente” di Rui Patricio su Pavard. Roma e Inter erano in quel momento sullo 0-0, Calhanoglu avrebbe probabilmente realizzato il rigore (non ne ha mai sbagliato uno) e tutto sarebbe stato più facile, ne converrete, per la squadra di Inzaghi. Ed è una fortuna per Rocchi e per i suoi arbitri che la forza dell’Inter, unita a un po’ di buona sorte (leggi: l’indecorosa esecuzione del rigore di Nico Gonzalez) non abbiano tolto ai nerazzurri la vittoria in queste due partite: fossero finite in pareggio, come avrebbe potuto accadere per l’intervento dell’addetto VAR Marini in Fiorentina-Inter e per il mancato intervento dell’addetto VAR Mazzoleni in Roma-Inter, oggi l’Inter non avrebbe 60 punti in classifica ma 4 in meno (56), gli stessi della Juventus in caso di successo stasera contro l’Udinese: e il campionato sarebbe attraversato oggi da una bufera di proteste, polemiche e controversie tali da trasformarlo in una Santabarbara.
Ma stasera, come detto, finalmente sapremo. Non ho dubbi che DAZN, la piattaforma detentrice dei diritti della Serie A che per un curioso caso del destino figura tra gli sponsor della Juventus quale suo partner ufficiale, avrà organizzato un bel seminario volto al chiarimento del mistero di “Sommer imprudente e Rui Patricio non imprudente”. Dopo il caso Sommer-Nzola, Pierluigi Pardo ospitò nientemeno che il vice in carica del designatore Rocchi, Damato, il quale spiegò al colto e all’inclita il perchè della giustezza del rigore fischiato contro Sommer (fu “imprudente”, non fece attenzione che avrebbe colpito il pallone, sì, ma anche il volto dell’avversario); ebbene, stasera ci aspettiamo che Damato, o magari Rocchi in persona o perchè no l’addetto al VAR Mazzoleni ci spieghino perchè Rui Patricio, avendo compiuto lo stesso intervento di Sommer, avendo cioè colpito col pugno prima il pallone e poi il viso dell’attaccante non solo non sia stato “imprudente” ma sia stato addirittura vittima dell’imprudenza dell’avversario che pur avendo rimediato un pugno in testa si è visto fischiare punizione contro per carica al portiere.
A Firenze Sommer colpevole, a Roma Rui Patricio innocente e anzi addirittura vittima. E insomma, delle due l’una: o all’AIA e alla CAN girano due regolamenti diversi del gioco del calcio e a seconda delle partite e delle circostanze si consiglia all’arbitro l’uso del regolamento 1 piuttosto che del regolamento 2, e allora il mistero è svelato ma almeno dovrebbero dircelo; oppure il regolamento è uno solo e allora questa totale disparità di trattamento non trova spiegazione. A meno che non si voglia pensar male: ma è l’ultima cosa che vogliamo fare, e che tutti gli sportivi italiani vogliono fare, essendo l’onorabilità e l’imparzialità degli arbitri di casa nostra al di sopra di ogni sospetto da sempre e a dispetto di piccoli, trascurabili, innocenti incidenti di percorso del tutto irrilevanti al fine del mio discorso, tipo Calciopoli.
In conclusione, da ex autore di programmi televisivi sportivi quale sono, ai colleghi di DAZN mi permetto di dare un consiglio anche se non richiesto: fossi in loro, per dare un tocco di spettacolarità all’evento organizzerei questa sera una sorta di duello alla “Mezzogiorno di fuoco” tra l’addetto VAR Marini che fece dare il rigore contro Sommer e l’addetto VAR Mazzoleni che non lo fece dare contro Rui Patricio.
Accompagnati dai padrini Doveri e Pairetto (che li affiancavano come AVAR in Fiorentina-Inter e in Roma-Inter) e col giudice Marelli a dirigere la tenzone, in piedi schiena contro schiena a centro studio i due addetti VAR hanno un minuto di tempo per spiegare, allontanandosi l’uno dall’altro, prima l’uno e poi l’altro, perchè Sommer aveva commesso fallo da rigore ai danni di Nzola e perchè Rui Patricio non lo ha commesso ai danni di Pavard. Tutto questo prima di voltarsi e sparare. Nella speranza che i due duellanti non colpiscano il giudice Marelli (una fattispecie non prevista dal rituale), l’emozione e la curiosità di scoprire chi dei due aveva ed ha ragione sono altissime. Chi vincerà? Le scommesse sono aperte. Per informazioni unitevi a “Fan Zone” su DAZN inquadrando il QR code che appare sulla vostra smart-tv.
Ricapitolando: un arbitro, due guardalinee, un "quarto uomo", un addetto VAR ed un assistente Var fanno in totale sei persone, due delle quali dotate di tecnologia con almeno una ventina di "occhi elettronici" disponibili. E nonostante questo arrivano due giudizi differenti sulla stessa tipologia di azione. C'è qualcosa che non torna, credo che si stia andando verso un caos regolamentare che andrebbe definito una volta per tutte: non è possibile che una stessa azione possa venir giudicata in modo differente a seconda di chi sia il componente del sestetto giudicante. Ma forse fa più comodo così per "altri scopi"...
Due situazioni identiche, definite in modo opposto, causalmente capitate alla stessa squadra, ma valutate sempre a sfavore della stessa squadra, che potevano causare la perdita di 4 punti in caso di pareggio. Anche cosi si perdono gli scudetti. Tutto nella totale indifferenza dei moviolisti che nulla hanno detto nel caso di rui patrizio, da tutt'altro interessati. ( Vedi saccani e i suoi compagni di merende impegnati nella crociata sempre antiinter nel dire che il gol di acerbi era da annullare . domenica ore 19. )