9 Commenti
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Avatar di Simone Bogotto

Complimenti, ho una stima per te che è immensa. Sei l’unico giornalista che non fa sconti a nessuno e dice le cose come stanno . Chalpeau da milanista

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Avatar di Mino1980

La cosa sconcertante, a mio avviso, nn è solo che stai svendendo tutti i nuovi acquisti, ma che sono bastati 6 mesi x fartelo capire.

Mi spiego, se investì soldi su un giocatore è perché credi in lui e pensi possa essere utile alla squadra, e sappiamo tutti che nn tutti i giocatori (essendo umani e nn robot) si riescono ad inserire e a dare il massimo da subito, però se dopo sei mesi già li vuoi dare via allora il danno è doppio, perché vuol dire che la dirigenza è la prima a nn credere nelle proprie strategie di mercato (basta vedere la storia recente di Tonali e De Ketelare che dopo i primi anni incerti sono sbocciati)

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Avatar di Clesippo
Feb 1Modificato

i giocatori sono diventati assett per le società, servono per aggiustare o aumentare il capitale sociale per far quadrare i bilanci economici (vedi plusvalenze) quindi se li passano l'un con l'altro come beni materiali al contempo come investimento sportivo sperando migliorino per aumentarne il valore del cartellino, poi scegliere se tenerlo sotto contratto per il bene della squadra oppure incassare cifre moltiplicate con la vendita.

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Avatar di Clesippo

non è detto che un ottimo giocatore di calcio può diventare anche un ottimo dirigente societario, anzi spesso accade il contrario. Quindi la domanda che tutti (o quasi) si pongono è: ma gli americani conoscono il gioco del calcio specialmente quello nostrano? Perché ne sapranno di business ma di questo sport non credo ne capiscano molto se promuovono un ex giocatore -se pur eccellente- a dirigente al posto di chi il calcio italiota lo conosce come le proprie tasche.

Rammento agli smemorati che P. Maldini "mastica" calcio fin dalla tenera età grazie al padre Cesare indiscutibile esperto professionista, che nolente o volente gli ha trasferito un know how che pochi altri possono vantare, chissà per quale mistero gli americani hanno preferito l'incertezza all'esperienza che già possedevano in casa Milan.

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Avatar di lucax

Gli apprendisti stregoni avevano già cannato la precedente campagna acquisti escluso Pulisic e in parte Reijnders. Sono semplicemente negati. Ma non basta questo per santificare Maldini che come DS ha fatto più danni della grandine. Un altro nato imparato (come Ibrahimović). Maldini avrebbe potuto essere un ottimo presidente (alla Boniperti) o un eccellente coach manager. Ma come DS è stato una chiappa. Troppo arrogante e troppo saputello, negato nelle trattative (nelle quali occorre sagacia e diplomazia, doti a lui totalmente sconosciute). Maldini ha perso a zero come un ebete Donnarumma, Calhanoglu e Kessié. Ha scelto due schiapponi di allenatori come Giampaolo e Pioli. Ha poi rinnovato il contratto a Pioli a cifre folli salvo pentirsene pochi mesi dopo (tanto non erano soldi suoi). Chi voleva prendere al posto di Pioli? Conte, Guardiola, Sarri, Spalletti? No, troppo scontato per il nostro talent scout alla rovescia. Voleva Pirlo! Si proprio lui, il non allenatore per eccellenza. Stendiamo un velo pietoso, poi, sulla ciurma di bidoni che il divino Paolo ha portato al Milan: Tatarusanu Dest Ballo-Touré Bakayoko Meité Castillejo Mandzukic Lazetic Pellegri Origi Messias. Uno squadrone dell'orrore. E chi voleva prendere prima di essere licenziato? Loftus-Cheek, Kaneda e Arnautovic, altre tre pippe galattiche. Poche storie, il Milan ha il disperato bisogno - da decenni! - di un DS professionista del calibro di Tare, Sartori, Berta. Non di altri dilettanti allo sbaraglio.

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Avatar di Paolo Ziliani

Okay, però quel che racconti è solo la metà della luna. Nell'altro metà ci sono - nel periodo Maldini - gli arrivi (li cito in ordine sparso) di Tonali, Leao, Theo Hernandez, Maignan, Kalulu, Bennacer, Brahim Diaz, Giroud (forse ne dimentico un paio): a parte quest'ultimo tutti arrivati giovani e che hanno costituito l'ossatura di una squadra che da mediocre è arrivata a vincere uno scudetto senza mai staccarsi dalla base di assoluta modestia su cui era costretta a vivacchiare e senza mai avere la possibilità di spiccare il volo e diventare grande: cosa impossibile visti i vergognosi budget messi a disposizione da Elliott prima e da Red Bird poi. In aggiunta a ciò, con un allenatore "schiappone" come Pioli il Milan oltre a vincere un titolo è tornato a farsi vedere dopo tempo immemorabile in Champions League raggiungendo addirittura una semifinale: e se per qualche anno, con tutti i suoi difetti e i suoi limiti imposti, ripeto, principalmente dall'avarizia della proprietà, è sembrato una squadra seria (cosa che adesso non è più), credo che buona parte del merito sia da ascrivere proprio a Maldini e al suo lavoro di supervisione ad ogni livello, anche di campo, anche di spogliatoio, che svolgeva forte del carisma che la sua irripetibile storia di fuoriclasse gli ha lasciato in dote. Con due fagioli e due zucchine Maldini - anche sbagliando molte mosse - ha fatto buone, anzi ottime cose. Sono invece bastati due anni ai suoi successori per ridurre tutto il suo lavoro in cenere.

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Avatar di Stefano Mecozzi

Sarebbe interessante fare una riflessione generale sulle capacità delle proprietà americane di gestire una squadra di calcio italiana: non mi sembra che stiano dando una buona prova.

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Avatar di Enrico Contini

Dei geni, insomma, soprattutto quello che s'è spesso paragonato a Dio (calcistico) e che dovrebbe capirci qualcosa di calcio...

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Avatar di Antonio D'Elia

Quello che mi domando è: ma il presunto proprietario, cioè Cardinale, si rende conto che con questi peracottari fra non molto anche l'appeal e il merchandising del Milan andranno a farsi benedire? Poi con il bilancio come la metterà?Si affiderà all'algoritmo?

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