11 Commenti
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Avatar di Giuseppe Mascherpa

Gentili lettori, gentile Ziliani,

colgo l'occasione dell'articolo 'aperto' e torno a scrivere, da iuventino che ha la presunzione di definirsi "onesto" e "sportivo", per porre a tutti voi una domanda: al netto dei comportamenti illeciti di Moggi e compagnia, e dei recenti magheggi contabili della dirigenza andreagnelliana, non è davvero possibile trovare una lettura di compromesso tra il considerare tutti "immeritati", anzi proprio "rubati", i trofei iuventini 1994-2006 e 2012-2020 (atteggiamento che mi pare derogare un po' al senso critico), e il famoso - e becero - "fine giustifica i mezzi, grazie Triade" scritto dagli ultras bianconeri su uno striscione comparso in curva tempo fa?

Insomma, in parole povere, nei vent'anni (o poco più) citati la Juventus ha proposto, sia in Italia sia in Europa, squadre davvero forti, organizzate, competitive, e questo a prescindere dalle porcate delle dirigenze o da eventuali intrallazzi con gli arbitri. Io credo che ammettere, in modo argomentato e razionale, i meriti sportivi "anche" della Juventus, o quantomeno di alcune delle Juventus di quegli anni, renderebbe più credibili, anche agli occhi dei tifosi bianconeri con i paraocchi, le comprensibili riserve espresse su alcuni dei successi bianconeri (scudetti 1998 e 2002, per dire). Credo che non ci si dovrebbe mai dimenticare di parlare e scrivere sulla base di fatti dimostrati in modo incontrovertibile (risultati di inchieste, atti giudiziari), e - come si dovrebbe fare quando si fa ricerca e ricostruzione storica - di inserire quanto accaduto all'interno del suo ben preciso contesto, o "sistema": altrimenti, il nostro parlare finisce per assomigliare alla chiacchiera da bar.

Tutto questo, ça va sans dire, senza polemica né astio, ma solo per stimolare la discussione, da parte di uno che la "verità" la persegue - o almeno ci prova - per lavoro.

Un saluto cordiale a tutti. GM

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Avatar di morella

Commento equilibrato e profondo (raro tra i tifosi juventini, va detto..) che mi trova d'accordo. Credo che qualche tempo fa Gianluca Vialli avesse espresso un concetto simile ("la squadra era fortissima, non c'era bisogno di rubare")

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Avatar di Antonio C.

Tutto vero, ma se oltre ad avere una squadra forte ( in Italia ), all'estero lasciamo perdere, avevi sistematicamente aiuti e per gli altri invece arbitraggi pilotati, cosa dobbiamo dire?

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Avatar di Giuseppe Mascherpa

Gentile Antonio,

che la Juventus, rappresentando nel calcio italiano la più tipica espressione del potere, abbia spesso avuto arbitraggi favorevoli (che, attenzione!, non significa necessariamente in malafede...) è un fatto che credo non si possa negare (accadeva anche prima della famigerata era moggiana), così come non si può negare che ciò sia avvenuto, nel corso della storia del campionato italiano, anche a vantaggio di altre squadre dalle dirigenze influenti. Ed è pure un fatto che, nel periodo della triade, Moggi annoverasse tra i suoi "compari" anche esponenti dei vertici arbitrali. Tuttavia, non credo che se ne possa dedurre cartesianamente che tutte le vittorie juventine siano da ricondurre alla compiacenza della classe arbitrale, che di certo, peraltro, tra il '94 e il 2006, non era compatta al "servizio" di Moggi (si veda il caso di Collina). Quello che mi pare di avere capito è che Moggi fosse l'attore più influente (ma secondo alcuni autorevoli osservatori la sua era in gran parte millanteria, chiacchiera e distintivo) di un sistema marcio dalle radici, nel quale tutti, nessuno escluso e ciascuno secondo le proprie possibilità, cercavano di portare acqua al proprio mulino. La realtà sportiva, di campo, è ben più complessa delle nostre generalizzazioni da tifosi.

Quanto all'Europa - dove il fattore Moggi, come sa, non è mai stato particolarmente importante - non direi proprio "lasciamo perdere": il numero delle finali di Coppa dei Campioni disputate dalla Juventus (9, alle spalle di Liverpool, Milan, Bayern e Real) parla in favore del prestigio internazionale dei bianconeri (peraltro l'unica squadra italiana ad avere vinto almeno una volta tutte le competizioni continentali).

Un saluto cordiale e un augurio di buona serata.

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Avatar di Paolo Ziliani

Gentile Giuseppe, sul prestigio internazionale della Juventus avrei qualcosa da dire (qualcosa che si lega al suo essere, in Italia, espressione del potere, e meno in Europa): il prestigio io proprio non lo vedo se è vero - com'è vero - che la Juventus è il club italiano che ha preso parte a più Coppe dei Campioni/Champions League, due volte il Milan e l'Inter, e non ne ha mai vinta una. Nel vero senso della parola. Avere in bacheca la coppa insanguinata della finale finta dell'Heysel è un'onta di cui molti degli stessi giocatori juventini si vergognano (io intervistai personalmente Boniek e Tardelli che non si sono mai stancati di dirlo); e forse ancor più vergognosa è la coppa in bacheca della finale con l'Ajax della Juventus finita a processo-doping e riconosciuta colpevole in terzo grado, quindi definitivamente, anche se l'avvenuta prescrizione del reato salvò dalle conseguenze penali Giraudo e il dottor Agricola. Se un club di questo livello non ha mai vinto una Coppa dei Campioni/Champions League in 70 anni di storia, e la Juventus non ne ha mai vinta una, non si capisce quale prestigio internazionale possa vantare. Piuttosto, anche se il calcio non è matematica, va molto vicino alla matematica il ragionamento che se la Juventus ha vinto in Italia 38 scudetti mentre in Champions non ha mai vinto niente, probabilmente non ha ricevuto in Europa gli aiuti che ha ricevuto in Italia. Se l'Inter ha vinto 20 scudetti e 3 Champions e il Milan 19 scudetti e 7 Champions, la Juventus - cui l'Albo d'Oro assegna 38 scudetti - di Champions dovrebbe averne vinte non meno di 10. Invece ne ha vinte zero, come ogni sportivo vero sa. Io su questo dato di realtà che non può certo essere frutto del caso una riflessione seria la farei.

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Avatar di Giuseppe Mascherpa

Gentile Ziliani,

mi trova completamente d'accordo sull'Heysel: una partita disputata per ragioni di ordine pubblico, giocata da gente sotto choc e decisa da un rigore inesistente (che puzza tanto di assurdo risarcimento per l'accaduto...) non fa testo. Quanto alla Juve lippiana 94-98, fu purtroppo partecipe di una pratica che ha letteralmente avvelenato il calcio italiano (ed europeo?) degli anni Ottanta e Novanta, ovvero quello della somministrazione off label di farmaci (va precisato che nessuno di quei farmaci era ai tempi incluso nelle liste delle sostanze dopanti, ed è proprio per questo che i medici sportivi avevano la possibilità di programmarne un impiego smodato): peccato che soltanto la procura di Torino, in seguito alle accuse (nella sostanza sensate) di Zeman, si sia presa la briga di condurre delle indagini. Onestamente, però, non credo che quella Juventus vincesse "grazie ai farmaci", né credo - lo ripeto - che fosse l'unica società a farne troppo ampio uso (cfr. le confessioni di ex calciatori in preda al panico spuntate un po' come funghi dopo la morte di Vialli): per questo mi perdonerà se, pur deplorando sul piano etico l'abitudine di imbottire di farmaci i calciatori (e gli sportivi in generale), non mi sento di ripudiare la coppa del 1996.

Infine, farei una riflessione sui numeri: se la Juventus ha vinto 36 scudetti (tolti i due revocati) e disputato 9 finali di coppa dei campioni, significa che ha giocato per il tetto d'Europa ogni quattro vittorie nazionali (in realtà meno, perché una decina di tricolori furono conquistati prima dell'istituzione della Coppa dei Campioni); la partita secca, poi, è quello che è, e soltanto in due casi (2015 e 2017) la Juventus ha perso per manifesta inferiorità... Se valutassimo le grandi compagini della storia del calcio soltanto sulla base del successo finale e non sul percorso compiuto, non ci ricorderemmo più dell'Ungheria degli anni Cinquanta o dell'Olanda dei Settanta.

Questo il mio pensiero; mi perdoni le concessioni al tifo.

Un saluto cordiale, buona serata e grazie del confronto.

Gm

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Avatar di Paolo Ziliani

Grazie a lei del confronto. E un solo appunto a quello che dice: lei è troppo intelligente per non riconoscere che la massiccia, sistematica somministrazione di farmaci, non a fini curativi, a ragazzi sani come lo sono i calciatori fu una barbarie, per non dire una pratica atroce le cui conseguenze, senza entrare nei particolari - che sono per alcuni drammatici e scabrosi - si sono purtroppo viste sia a breve che a lungo termine. Il fatto che i farmaci di cui sopra, a cominciare dagli antidepressivi con cui tutti gli juventini furono bombardati, non fossero inclusi nell'elenco delle sostanze dopanti, non cancella l'abominio compiuto ai danni dei giocatori da un club che aveva "una dotazione di farmaci paragonabile a quella di un ospedale di una città di media grandezza" (la definizione è degli inquirenti): e il solo club che ne abusava al pari della Juventus fu a quei tempi il Parma. Sul doping di Juventus e Parma facemmo un'intera puntata di "Controcampo" con in studio il vice presidente della Juventus Chiusano e il presidente del Parma Stefano Tanzi, figlio di Callisto. Altri club compromessi a quei folli livelli non ce n'erano: e continuo a pensare che sia una vergogna considerare meritata una Coppa dei Campioni vinta con le flebo fatte ai giocatori negli intervalli delle partite e dopo un processo penale chiusosi con una condanna di dirigenti e club

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Avatar di Frenk67

Stando stretti ne mancano ALMENO TRE, 1998 col furto prolungato tutta la stagione e finito col rigore non dato a Ronaldo (quello vero ), quello del 5 maggio dove senza la cricca, l'inter sarebbe arrivata a Roma con lo scudetto in tasca ( una su tutte il vergognoso arbitraggio di De Santis arbitro della cupola a Verona col Chievo ) e quello di aquattro anni fa vinto da Sarri, ma andando indietro negli anni ce ne sarebbero anche altri. Sarebbe stata una bella lotta capire chi tra milan e inter avrebbe raggiunto per primo la seconda stella perchè anche il milan l'avrebbe da tempo sulle maglie.

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Avatar di Antonio C.

L'ultimo post dell'ex agnelli della Juve, quello squalificato, poteva evitarselo. Lui è nato Signore, ma solo per i soldi.

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Avatar di Massimino

Il famoso scudetto di cartone non andava semplicemente assegnato, quindi no l'Inter non è la società che ha vinto più scudetti diciamo "normali", per non parlare del fatto che la Serie A è diventata da qualche anno "Marotta League"....

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